Margherite

Le margherite

Le margherite appartengono alla famiglia delle asteracee; nonostante il nome di margherita in origine veniva dato soltanto alle varie specie del genere leucanthemum, oggi vengono chiamate margherite tantissime asteracee, di svariate specie.
Margherite

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Le vere margherite

Come abbiamo detto il termine giusto per designare l’infiorescenza è “capolino”. È composta da un gran numero di singoli fiori, noti come floculi. Questi possono avere due forme: tubulosa (come quelli al centro delle “margherite”) o ligulata (quelli che comunemente, ma erroneamente, designeremmo come petali). Possono in maniera corretta venire definiti rispettivamente “fiori del disco” e “fiori del raggio”.

La margherita è una piccola erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle asteracee, detta leucanthemum, o anche chrysanthemum leucanthemum; produce le particolari infiorescenze tipiche delle asteracee, costituite da piccolissimi fiori di colore giallo, che danno origine ad un carnoso centro dorato, sul cui perimetro sono presenti fiorellini con un solo petalo di colore bianco; sono comunemente diffuse nei prati incolti di gran parte dell'Europa, e fioriscono nel periodo primaverile. Esistono in commercio svariati ibridi a fiore colorato, rosa, giallo, crema, ed anche alcuni con fioritura che si prolunga per tutta la bella stagione. Molte specie del genere chrysanthemum producono fiori simili alle margherite, ma di dimensioni e colori i più svariati, dal rosso acceso al rosa vivace.

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Le gerbere

Margherite Vengono comunemente dette margherite anche le gerbere, anche dette margheritoni; si tratta di una perenne di dimensioni medie o grandi, originaria del sud Africa, e quindi non molto adatta a vivere nei giardini europei; viene coltivata spesso come annuale in giardino, oppure come pianta da appartamento durante i mesi freddi.

I capolini delle gerbere sono di grandi dimensioni, e vengono molto apprezzati come fiori recisi. Necessitano di essere posizionate in luogo luminoso, ma non direttamente colpito dai raggi solari diretti, le annaffiature devono essere regolari, attendendo sempre che il terreno asciughi bene tra un'annaffiatura e l'altra; il fogliame delle gerbere è delicato e di grandi dimensioni, per evitare che venga colpito da malattie fungine è consigliabile garantire alle piante una buona ventilazione, soprattutto se vengono coltivate in casa.

Molto apprezzata come pianta da vaso, da taglio o da aiuola per la particolarità di essere estremamente grande e dalla forma regolarissima. Le tonalità in cui è disponibile vanno dal bianco fino al giallo e all’arancione, comprendo tutta la gamma dei rossi e dei rosa. L’altezza media è 60 cm e la fioritura (se non forzata) avviene tra maggio e ottobre. Deve essere coltivata in terreno non troppo calcareo e evitare assolutamente ogni tipo di ristagno che è frequentemente causa di marciumi radicali. Il terriccio deve quindi essere composto da abbondante materia organica stagionata e molta sabbia. Va inoltre prestata una grande attenzione alle irrigazioni, ricorrendovi solo quando strettamente necessario.

Sono piuttosto rustiche, ma nel Centro-Nord vanno sempre pacciamate con uno spesso strato di foglie e paglia per preservarle soprattutto dalle gelate improvvise che potrebbero esserle fatali.


Le margherite africane

gazanie Esistono altre specie di margherite originarie dell'Africa meridionale; si tratta delle gazanie, ed anche dell'osteospermum, anche detto dimorphoteca. Queste piante sono perenni nei luoghi di origine; in Italia si coltivano in giardino, ma spesso non sopravvivono ad inverni eccessivamente rigidi, vanno quindi riparate in inverno o pacciamate con foglie o paglia. In realtà vengono generalmente coltivate come annuali, perchè le giovani piante producono fioriture migliori rispetto alle piante di qualche anno. Se nel clima del luogo in cui viviamo queste piante sopravvivono all'inverno possiamo mantenerle sempre giovani dividendo i pani di radici: in autunno dissotterrriamo le piante e pratichiamo delle porzioni, mantenendo per ogni porzione una buona quantità di foglie e di radici, quindi poniamo nuovamente a dimora le nuove piante distanziandole, per permettere loro di svilupparsi la primavera successiva.


Le margherite più diffuse nei giardini

Vi è un gran numero di piante che produce infiorescenze con questa forma e sono davvero disponibili in un gran numero di dimensioni e colori. Vengono molto apprezzate per la loro apparente semplicità, ma anche per la resistenza e la straordinaria capacità di attirare insetti, in particolare farfalle a api. Sono quindi adattissime alle aiuole, alle bordure, ai prati naturali, ma anhe, se di dimensioni contenute, anche al giardino roccioso.

Diamo quindi una descrizione delle più apprezzate e diffuse in commercio.


Aster alpinus

Aster alpinus Bellissima perenne adatta come coprisuolo o per il giardino roccioso. Originaria dell’Europa, dell’Asia e del Nordamerica, si può rinvenire nel nostro paese allo stato spontaneo su tutte le Alpi (anche se, purtroppo, è sempre più rara). Vuole un terreno possibilmente calcareo, fresco, ma ben drenato. L’esposizione ideale è la mezz’ombra, soprattutto per proteggerla dal forte caldo estivo che potrebbe danneggiarla seriamente. Produce capolini grandi su steli eretti: la specie nostrana ha le ligule lilla con disco giallo, ma in coltivazione sono disponibili anche cultivar nel bianco e nel rosa e quasi rossi.


Chrysanthemum leucanthemum

Chrysanthemum leucanthemum È la margherita dei campi con fiori del raggio bianchi e disco giallo. È endemica dell’Europa e in Italia si può trovare quasi ovunque come spontanea, soprattutto nei prati di collina e di montagna. Molto rustica e adattissima al giardino naturale e, se mantenuta ordinata, anche alla bordura. Molto amata dagli insetti: in particolare è un richiamo irresistibile per le farfalle.


Chrysantheum maximum

Chrysantheum maximum Viene generalmente designata come “margheritona”, anche se, in realtà, è un crisantemo. È originaria dell’Europa e in particolare dei Pirenei. Cresce anche allo stato spontaneo con grande vigore, con fusti alti e robusti (fino a 90 cm di altezza). Il suo punto debole sono senza dubbio le foglie, che risultano un po’ grossolane, anche se di un bel verde brillante e profondamente dentate. I fiori della corona sono bianchi, mentre il disco è giallo. Il diametro complessivo è di circa 8 cm. Sono prodotti a partire dalla metà di luglio fino a novembre, soprattutto se si mantiene la pianta pulita con continutà. È pianta di facilissima coltura, adatta a esposizioni da soleggiate a ombrose. Gli ibridatori sono riusciti ad ottenere numerose cultivar: sono presenti fiori doppi, fiori bianchi e individui più compatti e adattabili a piccoli spazi verdi. Si adatta molto bene al giardino naturale, alle aiuole e anche alla bordura mista.


Osteospermo (dimorphoteca)

dimorphoteca Il genere comprende una settantina di specie perenni o annuali originarie dell’Africa meridionale e dell’Arabia. I fiori del raggio vanno dal giallo all’arancione fino al rosa e al viola. I capolini in generale risultano molto regolari, anche se esistono cultivar con le ligule leggermente arricciate che donano un effetto molto particolare.

La fioritura, se curata, può durare tranquillamente per tutta la stagione. Possono quindi essere considerate ottimi per la coltivazione in vaso, per le bordure, per le aiuole e addirittura per il giardino roccioso, visto che tollerano piuttosto bene anche i terreni poveri e aridi. L’esposizione ideale è sempre pieno sole, anche se riescono a fiorire bene in leggera ombra.

Nel Centro-Sud possono tranquillamente venire trattati come perenni, pacciamando bene la base. Al Nord necessitano invece sicuramente di venir ritirati all’interno o in serra.


Felicia amelloides

Felicia amelloides Particolare e bellissima margherita dal fiore azzurro, conosciuta anche come Agathea o Aster Capensis. Può essere considerata annuale o perenne a seconda del clima in cui viviamo. Nel Centro-Sud Italia di solito non ha problemi a superare l’inverno, al Nord, invece, deve sicuramente venire ritirata almeno in serra fredda.

È originaria del Sudafrica e dell’Abissinia.

Possono essere impiegate sia come piante da vaso e da taglio, sia per creare delle macchie irregolari nei prati e nelle bordure. L’esposizione ideale è sempre il pieno sole, anche se tollerano piuttosto bene anche un’ombra leggera. Fioriscono dalla primavera alla fine dell’autunno, con una pausa nel periodo più caldo dell’anno. Gradiscono terreni freschi, ma ben drenati e concimazioni costanti.


Echinacea

Straordinarie margherite estive, amatissime dalle farfalle, con steli robusti e con i fiori del disco sporgenti. Originaria del Nordamerica è caratterizzata da foglie verde scuro ruvide e grandi infiorescenze solitarie in colori che vanno dal rosa al rosso al bianco, fino al giallo e all’arancione. Esistono inoltre innumerevoli cultivar con ligule doppie, particolarissime da inserire in giardino.

Le echinacee prosperano in un terreno profondo, ricco di humus e ben drenato. Vanno sempre ben pacciamate durante l’inverno per evitare che l’apparato ipogeo marcisca e si perdano di conseguenza degli esemplari. Le estati molto calde, ad ogni modo, sono raramente un problema.

La fioritura avviene nel pieno dell’estate, ma se si rimuovono con prontezza i capolini appassiti è possibile vederne una seconda a metà autunno.


Rudbeckia

Rudbeckia I vivacissimi fiori della rudbeckia sono davvero preziosi in giardino, grazie alle loro sfumature calde, dal giallo all’arancione al marrone-rossiccio, e alla caratteristica di fiorire quando la bella stagione sta per svanire. Sono facili da coltivare, ma bisogna sempre tenere presente che prediligono terreni sempre piuttosto umidi e un’esposizione ben soleggiata. All’ombra, purtroppo, tendono a crescere molto e possono poi essere più facilmente abbattute dal vento o dalle piogge autunnali. Normalmente raggiungono tra i 60 e i 100 cm di altezza. Vi sono parecchie cultivar interessanti, per esempio: Rudbeckia sullivanti goldstrum, Rudbeckia hirta Goldilocks, Rudbeckia lancinata Hortensia.


Cosmos

Annuali e perenni molto popolari, con lunghi steli esili e le foglie simili a felci. Creano un insieme perfetto al punto da sembrare quasi fiori finti. Sono molto semplici da coltivare, amanti in particolar modo delle posizioni soleggiate e dei suoli ben drenati. Le varietà annuali si ottengono con facilità e velocità da seme, procedendo quando le temperature diurne abbiano superato i 16°C.

L’altezza va da 60 a 90 cm, le corolle si declinano in colori dal bianco al rosa fino al rosso, per tutta l’estate.

Sono ottime come fiore reciso, ma si adattano benissimo alle aiuole e alle bordure. Bellissime anche inserite nel giardino naturale o nei prati.

Sono disponibili sul mercato miscugli caratterizzati da colorazioni e soprattutto altezze diverse.

Molto popolare è anche il Cosmos atrosanguineus, perenne, con ligule di color marrone rossiccio, vellutate e un sottile ma gradevolissimo profumo di cioccolato. È però piuttosto sensibile al freddo e necessita quindi di essere riparata durante l’inverno.


Margherite: Bellis perennis o pratolina

bellis perennis Un'altra pianta che viene spesso indicata con il nome generico di margherita è la bellis perennis o pratolina. La pratolina è una asteracea diffusa in maniera naturale e spontanea in tutti i prati dalla pianura sino alla collina e bassa montagna. Fiorisce durante l'arco di tutta la bella stagione e con particolare vigore all'inizio della primavera.

Oltre ad essere molto bella esteticamente, la pratolina ha dei fiori che sono commestibili e spesso vengono utilizzati crudi per condire insalate oppure cotti per arricchire frittate e verdure. Anche le foglie della bellis sono commestibili ma vanno raccolte dalla rosetta basale ad inizio stagione quando sono ancora fresche.

Anche sei piacevole da vedere quando fiorita per via dei suoi colori, la pratolina viene considerata una infestante nei tappeti erbosi perchè con le sue foglie larghe della rosetta basale forma dei piccoli cespuglietti nel giardino poco apprezzabili dal punto di vista estetico. Il più delle volte è consigliabile rimuovere meccanicamente le bellis che crescono all'interno di un tappeto erboso di graminacee, per evitare di ricorrer a diserbanti selettivi che seppur estremamente efficaci se utilizzati in grandi quantità sono anche inquinanti per l'ambiente.