Agrifoglio - Ilex aquifolium
L’agrifoglio appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae che comprende più di 400 specie, sempreverdi e decidue, la cui quasi totalità è rappresentata proprio dal genere Ilex aquifolium. Gli alberi e gli arbusti hanno generalmente foglie alternate, con fiori piccoli, bianchi o rosa, su piante separate. Gli individui femminili, preferiti nei giardini, originano in autunno bacche gialle, rosse, arancioni o nere.
Sono piante comuni nelle aree verdi sia come esemplari isolati sia per la realizzazione di siepi. Hanno una crescita estremamente lenta e per questo richiedono pochissime cure. Inoltre hanno l’indubbio pregio di essere (quasi tutti) sempreverdi e rendere il giardino gradevole anche durante i mesi più freddi. Sono molto apprezzate sia le foglie lucide verdi scure o variegate, sia le abbondanti bacche. Proprio per questa caratteristica l’agrifoglio viene in molti paesi associato alle festività natalizie ed è ampiamente utilizzato per decorare le case durante questo periodo.
Grande arbusto o piccolo albero, alto fino a 8-10 metri, a crescita abbastanza lenta, originario dell’Europa e dell’Asia; ha portamento eretto, e sviluppa una folta chioma di forma ovale o piramidale, a volte anche disordinata. Il fogliame sempreverde è di colore verde brillate e di forma ovale; è cuoioso e ceroso, le giovani foglie hanno margine munito di spine aguzze, mentre le foglie più vecchie hanno margine intero e privo di spine. Si tratta di una pianta dioica, gli esemplari femminili producono piccoli fiori bianchi, a quattro petali, seguiti in estate-autunno, da piccole bacche rosse, che rim angono sulla pianta anche durante tutto l’arco dell’anno. Arbusto molto apprezzato in tutta Europa, viene particolarmente utilizzato per le decorazioni Natalizie. Esistono varietà particolarmente decorative, con fogliame bruno-violaceo, o variegato di bianco o di giallo.
Famiglia e genere | Aquifoliaceae, gen. Ilex |
Tipo di pianta | Albero o arbusto, in genere fino a 4 metri di altezza |
Esposizione | Mezz’ombra-ombra, ma anche sole al Nord |
Rustico | Molto rustico, fino a -15°C |
Terreno | Non esigente, subacido |
Concimazione | Una volta all’anno con concime granulare |
Irrigazione | Solo nei primi due anni |
Colori | Foglie verde scuro, anche variegate, bacche rosse, arancioni, gialle o nere |
L’agrifoglio è un arbusto a crescita piuttosto lenta che può raggiungere in età adulta un’altezza dai 4 ai 6 metri. Esistono però anche degli esemplari secolari alti anche più di 18 metri. Sono piante piuttosto longeve visto che possono vivere anche fino a 300 anni.
Nella forma comune (Ilex aquifolium) le foglie sono variabili, da ellittiche a ovate, lunghe 10 cm e larghe 5 con apice spinoso, da giovani nella parte bassa della pianta con margine molto spinoso, da adulte con margine quasi privo di spine, verde scuro e lucido nella pagina superiore. La corteccia è grigio pallido e liscia. I fiori sono piccoli, bianchi, rosati o porpora, profumati, in grappoli all’ascella delle foglie, su piante separate, a fine primavera. I frutti sono bacche rosse di circa 1 cm di diametro.
Il legno è duro e omogeneo, piuttosto pesante, di color bianco grigiastro che scurisce con l’età. Viene utilizzato per manufatti di pregio.
È originario dell’Asia occidentale e dell’Europa, in particolare provengono da habitat boschivi dove crescono insieme a faggi e querce.
Visto il suo ampio utilizzo in giardino le cultivar disponibili sono tantissime.
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Predilige posizioni semiombreggiate; nei luoghi con clima fresco si coltivano anche in pieno sole, mentre nelle zone con estati molto calde si pongono a dimora in luogo particolarmente ombreggiato; si coltivano anche in contenitore.
Si tratta di arbusti che in natura crescono nel sottobosco. La posizione ideale è quindi la mezz’ombra.
Teniamo però presente che sono molto resistenti. In tutto il Nord raramente avranno problemi anche in posizioni più esposte. Poniamo invece maggiore attenzione al Centro-Sud. Le cultivar variegate sono più sensibili al sole ed è quindi importante valutare con maggiore attenzione il loro posizionamento.
sopporta senza problemi brevi periodi di siccità, anche se è consigliabile annaffiare sporadicamente durante il periodo estivo; evitiamo di inzuppare eccessivamente il terreno o di lasciarlo secco per troppi giorni consecutivi. In primavera spargere ai piedi della pianta del concime granulare a lenta cessione.
Gli
ilex aquifolium adulti raramente necessitano di interventi umani. Per facilitare la crescita e l’attecchimento di quelle giovani, invece, è bene durante i primi due anni irrigare almeno una volta al mese. In estate, soprattutto al Centro-Sud e sulle Coste, può essere di notevole giovamento vaporizzare il fogliame durante le ore più calde della giornata
Se viviamo in aree molto nevose dobbiamo evitare che il peso possa rompere o piegare i rami. Interveniamo quindi spesso per rimuovere le spesse coltri, scuotendo leggermente le branche.
l’agrifoglio si coltiva in terreni leggermente acidi, si adattano a qualsiasi terreno, anche se non amano l’argilla ed i terreni eccessivamente basici. Si prepara un composto adatto alla coltivazione dell’agrifoglio mescolando della torba con del terriccio soffice, arricchito con concime organico ben maturo.
Si tratta di piante poco esigenti, ma in linea generale prediligono un suolo leggero, profondo e possibilmente acido o subacido. Di solito la presenza di calcare non è un problema. I maggiori inconvenienti possono derivare da un substrato eccessivamente compatto e pesante. Ciò può essere causa di ristagni idrici e di marciumi dell’apparato ipogeo. In questo caso, alla messa a dimora, si consiglia di predisporre uno strato drenante piuttosto spesso e inglobare una buona quantità di stallatico.
si propaga per talea legnosa in autunno o semilegnosa in estate; in primavera si seminano i piccoli semi neri, prelevandoli dai frutti freschi.
teme lo sviluppo della cocciniglia e della ruggine.
Gli ilex aquifolium hanno radici piuttosto sensibili e il trapianto è per loro un momento molto delicato. È quindi meglio prediligere gli esemplari in vaso, evitando quelli con un pane di terra molto ristretto o addirittura a radice nuda.
Il periodo migliore per questa operazione è senza dubbio l’autunno. In questa maniera la pianta avrà tutta la stagione fredda per adattarsi alla nuova collocazione e eventualmente cominciare ad esplorare con le radici il terreno circostante. È comunque possibile procedere anche in primavera (specie per le piante in vaso), mentre è assolutamente da evitare l’estate.
Si dovrà aprire una buca larga e profonda almeno due settimane prima della piantumazione in maniera che il suolo possa ossigenarsi e tornare attivo.
Al momento della messa a dimora creeremo uno spesso strato drenante con della ghiaia, posizioneremo la pianta in maniera che il colletto sia qualche centimetro al di sopra della superficie. Riempiamo con il terreno eventualmente mescolato con dell’ammendante. Irrighiamo abbondantemente.
La richiesta di concime è minima, data anche la loro crescita lenta. Possiamo somministrare ogni anno due manciate di concime granulare a lenta cessione, accertandoci che non sia eccessivamente ricco in azoto.
Per migliorare la tessitura del terreno è sempre una buona pratica, prima dell’inverno, coprire il piede con una buona quantità di stallatico maturo sfarinato, da interrarsi poi con leggere zappettature all’arrivo della bella stagione.
L’ilex è molto rustico. Riesce a sopportare egregiamente temperature fino a -15 gradi, anche mantenute per un lungo periodo.
Di conseguenza può essere messo a dimora all’esterno con tranquillità in tutto il nostro paese con l’eccezione, forse, delle zone alpine al di sopra dei 1200 metri di altitudine.
Gli agrifogli sopportano molto bene le potature. Vengono infatti utilizzati per siepi anche formali e per l’arte topiaria. Se le potature sono frequenti riusciremo nel giro di qualche anno ad ottenere un esemplare molto folto e a dargli la forma che preferiamo.
Generalmente si interviene alla fine dell’inverno, per stimolarne la ripresa e la crescita vegetativa. Ad ogni modo si può intervenire in qualsiasi momento, specialmente con il fine di mantenere la forma.
Teniamo però presente che, se vogliamo abbondanti bacche durante la stagione invernale, dovremo evitare di intervenire da metà primavera in avanti. Rischieremmo, infatti, di tagliare proprio i fiori o i frutti in maturazione.
La crescita è piuttosto lenta ed è in media di 15-20 cm all’anno.
Per creare belle siepi e averle compatte nel giro di pochi anni sarà bene distanziare i soggetti di circa un metro. Se vogliamo invece un aspetto più naturale, cioè una siepe libera, possiamo arrivare anche a 3 metri tra una pianta e l’altra.
Nella maggior parte degli ilex i fiori maschili e quelli femminili si trovano su piante separate.
Generalmente si acquistano individui femminili per poter godere delle bacche.
Perché i fiori siano impollinati è però necessario avere un maschio nelle vicinanze. Ne è sufficiente uno ogni cinque femmine.
Alcuni vivaisti hanno ovviato a questo problema innestando un ramo maschile su una pianta femmina.
Vi sono però anche alcune cultivar ermafrodite.
Parassiti e malattie
L’agrifoglio ha generalmente pochi nemici. Possono capitare rari attacchi di cocciniglia o di afidi, ma raramente è il caso di intervenire.
Crispa aurea picta ha foglie spesse, a volte ondulate, prive di spine, tranne all’apice. Hanno una macchia centrale giallo verde.
Argentea marginata ha foglie rosate da giovani, poi margini bianchi con rami verdi e bacche rosse.
Bacciflava porta bacche gialle e foglie spinose
Ferox detto anche agrifoglio porcospino, solo maschile. Le foglie sono dotate di spine sulla pagina superiore.
Ferox argentea anche questa solo maschile, ha foglie con pagina superiore dotata di spine e margine giallo-crema
Handsworth New Silver ha rami viola, foglie bordate di bianco e piccole bacche rosse
Flavescens detto anche “luce di luna” sono gialli il piccolo e le nervature centrali. Il margine delle foglie può essere anche liscio
J. C. Van Tol pianta sia maschile sia femminile. Ha foglie spesse verde scuro, lucide e lisce nella pagina superiore. Sono quasi completamente prive di spine.
Madame Briot le foglie di questa forma femminile sono larghe e hanno un margine giallo scuro. Produce moltissime bacche scarlatte.
Pyramidalis fructu luteo ha foglie ovali, verde scuro e lucenti, spesso prive di spine. Ha grandi e abbondanti bacche gialle
Silver Milkmaid ha foglie verde scuro con una macchia bianco-crema al centro e abbondanti bacche rosse.
Silver Queen maschile, ha foglie larghe e bianche lungo il margine, arancione e rosa pallido da giovani. I rami sono di un viola intenso.
Agrifoglio di Highclere è un ibrido tra un agrifoglio comune e l’Ilex perado, nativo delle Azzorre. Ha fogli più tondeggianti. Vi sono moltissime cultivar ed è stilizzatissimo nei giardini: Wilsonii, Lawsoniana, Golden King, Camellifolia, Belgica aurea
Ilex x Koehneana ha foglie da ellittiche ad oblunghe, molto spinose, bronzee da giovani e poi verde lucente. I rami sono macchiati di viola. È un ibrido ottenuto a Firenze tra l’Aquifolium e il tarajo.
Agrifoglio tarajo proveniente dalla Cina orientale e dal Giappone. Ha foglie oblunghe, molto spesse e con dentelli grossolani e non spinosi, verde oliva come anche i rami. È l’unica specie di agrifoglio che vive spontaneamente nelle zone temperate.
Agrifoglio americano la pagina superiore delle foglie è liscia e opaca. Vive vicino alle coste, in suoli sabbiosi.
Ilex peduncolosa originaria di Cina, Giappone e Taiwan, vive in foreste e boscaglie. Ha foglie da ovate ad ellittiche, non dentante. Il margine col tempo diventa bronzeo.
Agrifoglio purpureo originario di Cina e Giappone ha foglie ellittico-lanceolate, bronzee da giovani.
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