Callicarpa bodinieri

Callicarpa

La callicarpa è un bell’arbusto gradevole in ogni periodo dell’anno: impreziosisce il nostro giardino con le sue foglie e i suoi fiori, dalla primavera all’autunno, ma ci riserva una sorpresa regalandoci bellissime bacche viola, simili a caramelline, che persistono per buona parte dell’inverno, visto che non son particolarmente appetite dagli uccelli. La sua coltivazione è estremamente semplice e la pianta è in generale molto tollerante: si adatta benissimo, quindi ai giardini a bassa manutenzione

Sotto il nome di Callicarpa si riuniscono numerosi arbusti caduchi o sempreverdi originari dell'Asia e dell'America settentrionale.

La corteccia della Callicarpa bodinieri è liscia, marrone, i rami si sviluppano verso l'alto e la pianta solitamente si mantiene al di sotto dei due metri; le foglie di questo tipo di arbusti sono ovali, opposte, verde brillante sopra, una tonalità più chiara, tendente al crema, sotto.

In primavera inoltrata la Callicarpa bodinieri produce numerosi fiorellini bianchi, rosa o rossi, a seconda della specie; in autunno alle ascelle dei rami crescono ciuffetti costituiti da numerosi frutti tondeggianti di un vistoso colore lilla-violetto, che rimangono sulla pianta per alcuni mesi, rendendola molto decorativa.

Callicarpa americana ha fiori rosa e frutti di diametro di circa 2-3 cm.

Callicarpa bodinieri ha frutti più piccoli, fiori rosa.

Callicarpa japonica ha frutti piccoli, fiori rosa e foglie che in autunno si colorano di rosa-porpora variegato.

Per una fioritura più abbondante e per mantenere la vegetazione compatta si consiglia di potare la pianta a fine inverno.

Le callicarpa solitamente tendono a non autoimpollinarsi abbondantemente, quindi per avere molti più frutti in inverno si consiglia di porre a dimora alcuni esemplari vicini.

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Esposizione

callicarpa Questi arbusti amano le posizioni soleggiate o a mezz'ombra; possono essere piantati anche in zone d'ombra, ma, ponendoli a dimora all'ombra completa, si penalizzerà moltissimo la fioritura che risulterà essere di minore intensitào , nei casi più gravi, quasi assente.

Gli esemplari adulti non temono il freddo e resistono bene anche a temperature di -15 gradi, mentre le giovani piantine non ancora sviluppate completamente, vanno protette per il primo inverno dopo la messa a dimora così da permettere loro di acquistare maggiore forza e vigore. Evitare di esporre le callicarpa a forti venti che possono pregiudicarne la salute.

Questo arbusto cresce bene in posizioni calde e ben soleggiate, ma tollera anche una leggera ombra. Nella scelta della collocazione teniamo soprattutto presente il nostro clima invernale: se viviamo al Nord prediligiamo aree riparate dal freddo e dalle correnti (magari nei pressi di un muro esposto a Sud) e che siano raggiunte dalla luce per buona parte della giornata e soprattutto di prima mattina. In questa maniera saremo sicuri di non incorrere in disseccamenti a causa di gelate.

In ogni caso, se possibile, inseriamo la callicarpa nei pressi della nostra abitazione, facendo in modo di poterla ammirare dalle finestre: in inverno donerà un tocco di vivacità al nostro giardino e sarà gradevole ammirarla in ogni momento della giornata.


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Caratteristiche della Callicarpa

Come abbiamo detto la coltivazione della callicarpa non è difficile, visto che si adatta a terreni diversi ed è sufficientemente rustica da poter essere coltivata in quasi tutta Italia.

La callicarpa bodinieri è originaria dell’Estremo Oriente e appartiene alla famiglia delle Verbenaceae. Il suo genere è molto ricco visto che comprende circa 140 specie tra arbusti ed alberelli, alti da 3 fino a più di 10 metri. I rami hanno un aspetto tomentoso e alle volte sono ricoperti da piccole ghiandole. In estate produce un’abbondante fioritura dall’ascella fogliare. Le corolle, a gruppi molto folti, sono piccole nei colori bianco, rosso o porpora, ma raramente costituiscono la principale attrattiva. Particolarmente attraenti sono invece le foglie, specialmente all’arrivo dell’autunno: si tingono infatti di tonalità calde, nel rosa, nel porpora e nel giallo. La vera attrattiva è però rappresentata dai frutti, maturi a partire da ottobre, di un bel violetto lucido, molto abbondanti, raccolti intorno all’ascella fogliare.


Annaffiature

callicarpa Questo tipo di arbusto non necessita di grandi annaffitaure, sopportando senza problemi brevi periodi di siccità; annaffiare saltuariamente nei periodi più caldi e asciutti dell'anno. Le specie sempreverdi vanno annaffiate sporadicamente anche in inverno.

La callicarpa è molto tollerante nei confronti della siccità, ma cresce più vigorosamente se le radici sono in un ambiente leggermente fresco. In estate, specialmente i primi anni, irrighiamo abbondantemente una volta alla settimana e ripetiamo quando il terreno risulta asciutto per i primi 5 cm. Per proteggere le radici e ridurre gli interventi possiamo predisporre una spessa pacciamatura a base di sfasci vegetali.

LA CALLICARPA IN BREVE
Nome comune Callicarpa
Famiglia e nome latino Verbenaceae, gen. Callicarpa, circa 140 specie
Origini Cina, Corea, Giappone, Sud degli Stati Uniti
Tipo di pianta Arbusto o albero
Colore delle foglie Verde in primavera, poi rosa, crema o porpora
Fogliame caduco
Lunghezza/larghezza da adulta Da 150 a più di 300 cm, in tutti i sensi
Coltivazione facile
Irrigazioni Frequenti in estate
Umidità ambientale media
Crescita Mediamente veloce
Temperatura minima -10°C, ma meglio se protetta e in collocazione calda e ben esposta
Terreno Non esigente, meglio fresco, ma ben drenato. Terra di foglie + terra di campo + un po’ di sabbia
pH terreno Da subacido a subalcalino
Concimazione Stallatico + concime piante verdi
Esposizione Sole, leggera ombra
Parassiti e malattie Pochi nemici
Propagazione talea
Uso Esemplare isolato, gruppi, bordure miste, siepi in purezza o con altre essenze


Origini Callicarpa

Questo arbusto prende il nome dal suo scopritore, Émile-Marie Bodinier, un missionario francese inviato in Oriente alla metà del XIX secolo, anche se i primi in Europa ad ottenere, da seme, degli esemplari furono i botanici dei giardini di Kew, a Londra. Il nome del genere, Callicarpa, deriva invece dal greco e significa “bei frutti”.

Anche se le specie diffuse a livello ornamentale sono originarie per lo più della Cina, bisogna precisare che altri esponenti del genere si possono trovare anche in Corea, Giappone e nel Sud degli Stati Uniti e sono stati usati per creare degli ibridi interessanti.


Terreno

callicarpa fiori Questo genere di piante preferisce terreni, sciolti, profondi, leggermente acidi, molto ben drenati, così da evitare che si possano formare dei ristagni d'acqua che risulterebbero pericolosi per la salute della pianta.


Moltiplicazione

In primavera si possono seminare i semi estratti dai frutti dell'anno precedente; solitamente però le nuove piante non saranno identiche alla pianta madre, ma avranno probabilmente fiori di colore diverso.

In autunno si possono praticare talee semilegnose, che vanno fatte radicare in un composto costituito da sabbia e torba in parti uguali, possibilmente dopo averle intinte nell'ormone radicante.


Parassiti e malattie

callicarpa fiori Questo arbusto è fortunatamente molto resistente alle malattie e viene attaccato di rado da parassiti. Evitiamo solamente di irrigare eccessivamente, specialmente in primavera e autunno.

Generalmente non viene colpita né da parassiti né da malattie. Nel caso si riscontrasse la presenza di parassiti che abbiano colpito la pianta è bene intervenire rapidamente con l'utilizzo di prodotti insetticidi specifici che aiuteranno a risolvere il problema in breve tempo.


Uso

callicarpa La callicarpa si coltiva quasi esclusivamente in piena terra: mal sopporta la vita in contenitori, per quanto grandi. Possiamo usarla come esemplare isolato, creare dei gruppi, inserirla nelle bordure miste. L’ideale è però dare vita ad una bella siepe in purezza o alternandola con altre essenze da bacca quali il sorbo o il cotoneaster.


Messa a dimora

callicarpa L’impianto può essere effettuato in autunno o in primavera. La prima opzione è ideale perché permette alla pianta di sviluppare da subito le radici e dedicarsi maggiormente alla crescita vegetativa all’arrivo della bella stagione. Prendiamola però in considerazione solo se viviamo nel Centro-Sud e nelle aree costiere o comunque dove le temperature minime non scendano sotto i -5°C (proteggendo poi in ogni caso il piede e possibilmente la parte aerea). Altrove, in particolar modo nelle zone montane, è bene procedere verso marzo, quando le gelate siano certamente terminate.

Scaviamo una buca profonda e larga il doppio del pane di terra (circa 50 x 50 cm). La qualità del terreno è poco importante, anche se idealmente dovrebbe essere ben drenato, ma fresco (un mix di terra da giardino e terra di bosco, con un po’ di sabbia). Se il nostro risultasse invece troppo pesante inglobiamo un po’ di sabbia e stallatico e creiamo sul fondo uno spesso strato drenante con del lapillo vulcanico.

Dopo aver inserito la pianta copriamo con substrato, compattiamo e irrighiamo abbondantemente.


Concimazione

Le concimazioni non sono strettamente necessarie, ma mantenere sempre vivo e aerato il terreno favorisce la crescita e la resistenza delle piante. Si consiglia in autunno di spargere abbondante stallatico sfarinato o in pellets nell’area coperta dalla chioma. Oltre ad arricchire il terreno proteggerà le radici dalle gelate. All’arrivo della primavera aggiungeremo una manciata di granulare per piante verdi e ingloberemo tutto tramite leggere zappettate.


Rusticità

bacche callicarpa Questi arbusti sopportano agevolmente temperature fino a -10°C, ma non è raro che superino indenni inverni molto più freddi (specialmente nel caso di piante ben avviate). Temono invece i venti gelidi e i bruschi cali termici: per questo è importante scegliere posizioni riparate e proteggere gli esemplari giovani, specialmente l’apparato radicale.

Può capitare infatti che la parte aerea venga “bruciata” totalmente, ma il più delle volte l’arbusto si salva grazie a nuovi getti basali.


Potatura

La potatura della callicarpa va effettuata in due momenti.

Prima di tutto si interviene subito al termine dell’impianto, accorciando i rami della metà della loro lunghezza. Eliminiamo inoltre i rami mal posizionati e tutti quelli che appaiano deboli o danneggiati.

In seguito si poterà alla fine dell’inverno, indicativamente a marzo, quando le gelate siano certamente terminate. L’intento sarà di stimolare la pianta a produrre nuovi rami, molto fioriferi e portatori poi di bacche. Eliminiamo tutte le branche più vecchie di 2 anni, dal diametro superiore al centimetro. Non interveniamo mai invece dopo la fioritura pena la perdita della produzione dei bei frutti color lilla.


Propagazione

Il metodo più semplice per propagare la callicarpa è la talea di stelo.

Si comincia a settembre prelevando dei rami laterali semilegnosi e tagliando segmenti lunghi circa 15 cm. Inseriamoli in un misto di torba e sabbia in uguali proporzioni. Mettiamo all’ombra, ma manteniamo alte le temperature e l’umidità. La radicazione è abbastanza veloce (circa 60 giorni), dopo di che possiamo trasferire in singoli vasetti con composta definitiva. Proteggiamo dal freddo e mettiamo a dimora definitiva in primavera.


Callicarpa bodinieri: Specie e varietà

Callicarpa bodinieri, var. giarldi “profusion”

Cultivar molto interessante per la bella colorazione delle foglie. Da giovani sono bronzo-porpora, diventano poi verde scuro e infine, in autunno, giallo acceso. I rami sono tomentosi, mentre i fiori, rosa pallido, si schiudono in estate. Le bacche sono di un bel viola scuro e restano sulla pianta fino a fine inverno. Cresce fino a 3 metri in larghezza e altezza. Preferisce climi e posizioni calde.

Callicarpa dichotoma “Cardinal”

La caratteristica peculiare di questo arbusto sono le foglie, verde brillante in primavera, poi rosa violaceo in autunno. La fioritura è rosa chiaro, seguita da belle bacche lilla. Adatta a piccoli giardini visto che non supera 1,5 m in altezza e larghezza.

Callicarpa japonica “Leucocarpa”

Ha foglie sottili verde chiaro che virano al crema in autunno. I fiori, estivi, sono bianchi e sono seguiti da belle bacche candide. Anche questa è contenuta e non supera il metro e mezzo.

Callicarpa rubella

Le foglie, molto grandi, sono prima verdi, poi diventano di uno splendido rosa. I fiori estivi sono rosa scuro, seguiti da bacche dello stesso colore. L’altezza va da 1,5 m a più di 3. Teme il freddo e necessita di protezioni.



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