Banano di montagna

Quanto annaffiare il banano di montagna

Il Banano di montagna è un albero davvero particolare, ma gradevole sia per l'aspetto che per i frutti dalle caratteristiche diverse dalla classica banana. Preferisce un terreno fertile, fresco, drenato e profondo, ma si adatta bene anche nei suoli calcarei e argillosi. Il Banano di Montagna è rustico e non richiede tante cure e attenzioni, tuttavia il terreno deve essere per forza profondo e senza ristagni d'acqua. Quindi, è bene innaffiarlo regolarmente nei primi anni, mentre nell'età adulta è una pianta autonoma che si accontenta delle piogge. L'unico accorgimento è quello di non farlo seccare nei momenti di maggiore calura e siccità, infatti per avere sempre frutti abbondanti si consiglia di irrigarlo soprattutto in estate. Per accelerare il momento della fruttificazione bisogna assicurargli un terreno molto umido sia dopo l'impianto che nell'anno seguente.
Banano montagna

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Come coltivare il banano di montagna

Fiore banano pawpaw Il Banano di montagna ha una grande attività pollonifera e un delicato apparato radicale che si sviluppa poco. Di conseguenza si consiglia di trattare con attenzione le sue radici durante il trapianto, infatti la terra intorno alle stesse deve restare integra. La pianta, di solito, è venduta in vaso per poter eseguire l’impianto in primavera. Le radici se vengono danneggiate durante il trapianto provocano un arresto al ciclo vegetativo della pianta che si potrebbe protrarre per mesi. La moltiplicazione del Banano di montagna può essere effettuata per seme, anche se molto probabilmente non si avranno le stesse caratteristiche della pianta originaria e la crescita potrebbe essere lenta con frutti tardivi. Meglio allora la moltiplicazione con l'innesto che è più sicura e i frutti saranno di qualità uguale a quelli della pianta del nesto. Infine, la moltiplicazione usando i polloni è un po' più difficile da portare a termine in modo soddisfacente in quanto i polloni stessi fanno fatica ad attecchire.

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Come concimare la pianta

Foglie banane Il Banano di montagna fiorisce in aprile prima delle foglie, e i suoi frutti si fanno notare dalla fine dell'estate fino all'inizio dell'autunno. Si concima durante l’impianto con fertilizzante organico alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera. La potatura di questa pianta si esegue solo per eliminare i polloni, i rami danneggiati e secchi o per effettuare dei tagli necessari per impedire all'albero di vegetare solo fuori dalla chioma. Il Banano di montagna negli ultimi anni viene coltivato sempre di più sia come pianta da frutto che come albero decorativo per giardini. I frutti del Banano di montagna sono ricchi di vitamine e di proteine e la polpa interna è dolce, gialla e profumata, con semi scuri e grossi come fagioli. Il sapore dei frutti è simile a quello del mango e della banana.


Banano di montagna: Esposizione e malattie

Frutti banane montagna Il Banano di montagna sopporta molto bene il freddo ed è una pianta assai resistente, infatti può superare temperature che scendono sotto lo zero, ma non ama il caldo. Quindi vive bene in zone caratterizzate da freddi mesi invernali e da fresche estati ventilate. Da adulto è bene tenerlo al sole, mentre da giovane nella mezza ombra. La pianta è resistente anche alle malattie e ai parassiti per le sostanze che sono contenute nei rami, nelle foglie e nella corteccia; infatti non è noto fino ad ora nessun attacco di funghi o parassiti a carico del Banano di montagna. È comunque una pianta ornamentale, rigogliosa e dallo stile esotico, che può entrare a far parte di un giardino o di un frutteto per renderlo più ricco e diversificato. In effetti il Banano di montagna è un albero spontaneo molto antico che già esisteva 5 milioni di anni fa, e da allora viene apprezzato per i suoi frutti e coltivato un po' ovunque anche per il suo gradevole aspetto esteriore.