Pompelmo

Il Pompelmo Generalità

Il Pompelmo è un agrume chiamato citrus x paradisi, poiché nelle zone di origine veniva un tempo chiamato frutto proibito; fino ad alcuni decenni fa si credeva che il pompelmo fosse una specie di citrus, studi successivi hanno invece provato che si tratta di un ibrido, tra il pomelo (citrus maxima) e l’arancio (citrus x sinensis). Si tratta di un agrume decisamente particolare, soprattutto per il fatto che la sua nascita avvenne abbastanza “di recente”, ovvero nel 1700, e non in Asia, ma nelle Isole Barbados, dove i coltivatori di agrumi ibridarono le arance coltivate in Giamaica con il pomelo, agrume non molto diffuso e conosciuto. Il risultato fu un albero di media grandezza, che non supera di solito i 5-7m di altezza, sempreverde, con foglie lanceolate, di colore verde scuro; in primavera inoltrata e in estate produce grandi fiori bianchi, profumati, riuniti in infiorescenze a grappolo, che possono contare numerosi fiori. Ai fiori, in autunno e inverno, seguono i frutti, esperidi di grandi dimensioni, di forma tondeggiante, leggermente schiacciata, di colore giallo a maturazione. I pompelmi hanno buccia abbastanza sottile, ma caratterizzata da uno spesso albedo spugnoso; gli spicchi sono suddivisi da membrane spesse e coriacee, che in genere vengono mangiate; il frutto risulta molto succoso e ricco d polpa, con un sapore acidulo ed amarognolo. Nel corso dei pochi secoli dopo lo sviluppo del primo pompelmo, questo agrume si è diffuso in coltivazione in particolare nel continente americano, e solo successivamente in Asia e in Israele; in Italia i pompelmi vengono poco coltivati e sono diffusi in commercio solo da alcuni decenni. Nonostante la sua breve vita, esistono molte varietà di pompelmo, che sempre più si discostano dal primo, divenendo di colore sempre più aranciato, e di sapore sempre più dolce.
Pompelmo verde

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Varietà di pompelmo:

Pompelmo giallo

Pompelmo giallo Il Pompelmo giallo, o bianco, è il più tipico esempio di pompelmo; esistono oggi molte varietà di pompelmo giallo, in genere con pronunciato sapore amarognolo. Questo tipo di pompelmi sono utilizzati grandemente nell’industria alimentare, per la preparazione di succhi freschi o concentrati; per questo motivo, molte delle varietà nuove di pompelmo giallo producono frutti di dimensioni enormi, fino ad arrivare al peso di un paio di kilogrammi per singolo frutto. Le nuove varietà per il consumo fresco, mantengono il sapore amarognolo, ma tendono ad avere buccia ed albedo sempre più sottile. Le varietà più nuove presentano una polpa succosa, priva di semi, e poco amarognola.

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Pompelmo rosa o rosso

Pompelmo rosa o rosso Nel corso degli anni, i produttori di pompelmi hanno cercato di migliorare il sapore di questo frutto incrociando questo ibrido con gli aranci, in modo da ottenere frutti più dolci e succosi, e con polpa colorata, da rosa salmone, fino all’arancione scuro tipico delle arance tarocco. Questo tipo di ibridazioni hanno reso il pompelmo un frutto più diffuso, visto che il gusto acidulo ed amaro del pompelmo tipico tende a non essere gradito da tutti. Alcune varietà prodotte negli stati uniti non sono frutto di ibridazione “naturale”, ma provengono da sementi ed embrioni che sono stati sottoposti ad ionizzazione, svariate decine di anni orsono. I pompelmi rosa e rossi sono di forma molto simile a quella del pompelmo giallo, le differenze si notano solo per quanto riguarda il colore ed il sapore della polpa.


Pompelmo ugli

Pompelmo ugli Visto il successo dei pompelmi rosa e rossi, i pompelmi negli anni sono stati ibridati con altri agrumi; in Italia è diffuso il mapo, ovvero un incrocio tra mandarino e pompelmo, che ha dato origine a dei grossi mandarini con polpa arancione, che sono commestibili e dolci anche quando la scorza è ancora verde, e mantengono un sapore leggermente amarognolo. In Giamaica si è cercato di ibridare i pompelmi con le clementine, dando origine all’ibrido ugli, un pompelmo bruttarello, con poco albedo, ma buccia più grande rispetto alla polpa, e spicchi abbastanza separati. Lo spazio che rimane tra polpa e buccia causa un aspetto bitorzoluto dei frutti, perché ad ogni urto la buccia ricade sulla polpa, lasciando un avvallamento.


Coltivare il pompelmo

I pompelmi hanno esigenze pedoclimatiche molto simili a quelle degli altri agrumi; sono alberi di origine subtropicale, che prediligono un clima caldo e umido, e quindi in Italia possono venire coltivati in giardino solo nelle zone caratterizzate da inverni molto miti, in quanto queste piante non amano le gelate. Ciò non significa che non possano sopportare brevi e lievi gelate, ma la presenza di frutti sull’albero in pieno inverno li rende molto suscettibili al gelo, che oltre a rovinare le zone apicali dei rami, può compromettere il raccolto, anche interamente. Coltivazioni di pompelmi in Italia sono presenti solo nelle isole e nelle zone del sud, dove l’inverno ha un clima decisamente mite. Questi alberi non amano neppure il clima estivo molto caldo, soprattutto a causa della siccità delle estati italiane; per questo motivo, se decidiamo di coltivare i pompelmi (in piena terra o in vaso che sia) è importante ricordarsi che necessiteranno di annaffiature regolari, soprattutto in estate, per evitare che il terreno rimanga a lungo asciutto. Il terreno dovrà essere fertile, sciolto e molto ben drenato, è quindi opportuno miscelare al substrato della sabbia od ella ghiaia, in modo da scongiurare la presenza di acqua stagnante. Se viviamo in zone con clima invernale molto freddo, possiamo coltivare il pompelmo in vaso, che andrà riposto in serra fredda durante la stagione fredda. Le concimazioni si forniscono in autunno e in primavera, spargendo sul terreno del concime granulare a lenta cessione; per tutta la bella stagione con i pompelmi si utilizzano dei concimi fogliari, da fornire vaporizzandoli sulla chioma nelle ore più fresche del giorno. Per il nostro pompelmo scegliamo una posizione ben soleggiata, e comunque riparata dal vento freddo; potrebbe ad esempio essere indicata una aiuola posta a sud della casa, in modo che goda di molte ore di sole, e contemporaneamente della protezione data dalle mura della casa.


I frutti del pompelmo

Pompelmi Come dicevamo, i pompelmi hanno dimensioni maggiori delle arance, contengono molto succo, ed hanno un sapore acidulo e amarognolo; le varietà moderne di pompelmo hanno polpa di colore arancio o rosata, decisamente più zuccherina rispetto a quella dei pompelmi che si potevano trovare sul mercato fino a circa una ventina di anni fa. In genere gli spicchi sono ricoperti da una pellicola trasparente molto coriacea, che risulta difficile da masticare; quindi, per praticità, invece di mangiare il pompelmo sbucciandolo e suddividendolo in spicchi, di solito lo si taglia a metà e se ne scava la polpa succosa con appositi cucchiai; è anche possibile staccare gli spicchi, che vanno però accuratamente pelati prima di mangiarli. Il pompelmo non viene molto utilizzato in Italia allo stato fresco, o meglio, non viene consumato quanto altri agrumi, come arance o mandarini; spesso viene utilizzato come agrume da spremuta, oppure si utilizza in insalate salate, in modo da sfruttare il suo sapore non completamente zuccherino.


I benefici del pompelmo

Come per tutti gli agrumi, i pompelmi sono frutti sani e salutar, ricchi di vitamina C; il contenuto di fibre, Sali minerali, acqua, vitamine, e la quantità di zuccheri non eccessiva li rende un frutto spesso consigliato nelle diete; chiaro che si parla di pompelmi freschi, non di succhi di frutta al pompelmo, che spesso contengono aggiunte di zuccheri e conservanti. Studi scientifici hanno dimostrato una particolarità dei pompelmi: alcuni polifenoli contenuti nella polpa hanno dimostrato una forte interazione con alcuni enzimi epatici ed intestinali: il consumo di pompelmo in associazione a molti farmaci causa la mancata metabolizzazione di tali farmaci, che quindi non svolgono le loro funzioni. In particolare inibisce la metabolizzazione di alcuni farmaci chemioterapici, e delle ciclosporine; se quindi amiamo il succo di pompelmo, ma siamo costretti a sottoporci ad una terapia farmacologica, chiediamo al nostro medico se possiamo continuare liberamente a bere il nostro succo, o se invece dobbiamo sospenderne il consumo durante la cura. Sono molti i farmaci che vengono metabolizzati proprio dagli enzimi il cui operato viene inibito dal succo di pompelmo, ad esempio anche molti anticoncezionali per uso orale; è quindi importante informarsi accuratamente. In erboristeria troviamo molti prodotti a base di estratto di semi di pompelmo; tale prodotto sembra sia un toccasana per quanto riguarda malattie fungine di ogni tipo, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla candida; questo olio è efficace anche come antibatterico e antiinfiammatorio, per malattie della bocca e della gola. Si trova in capsule, ma anche come olio essenziale, da bere mescolato con un succo di frutta, in quanto il sapore è decisamente poco gradevole.




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