Orto botanico di Bologna

vedi anche: Orto

Generalità

L'orto Botanico dell'Università di Bologna nasce nel 1568, su progetto di Ulisse Aldrovandi; in Italia segue quello di Padova, di Pisa e di Firenze. La prima sede fu in centro città, dove trovarono posto alcune centinaia di piante, prevalentemente piante medicinali ed esotiche, come suggerivano gli usi del tempo e gli interessi dei naturalisti. In seguito venne spostato nel 1587 vicino a Porta s. Stefano; nel 1803 l'Orto Botanico raggiunse la sede dove ancora oggi possiamo ammirarla, in un terreno di circa due ettari, dove erano già presenti alberi di notevoli dimensioni.

Le piante

All'interno dell'orto botanico troviamo numerose specie di erbacee, arbusti e alberature; nella raccolta delle essenze si sono seguiti nel tempo due criteri espositivi:

- Seguendo il metodo e gli interessi dei fondatori dell'Orto Botanico si sono raccolte, nel passare dei secoli, piante esotiche, esemplari particolari e piante medicinali, che costituivano l'antico orto dei semplici.

-Seguendo la più moderna visione dell'orto botanico, quale sede di divulgazione e didattica, sono state costituite all'interno dell'orto alcune ricostruzioni di ambienti naturali.

Tutte le essenze presenti nell'Orto Botanico sono dotate di targhette che ne identificano la specie, la Famiglia e il luogo di distribuzioni geografica.

Il Bosco di latifoglie

Si tratta di una piccola area rilevata che ospita diverse piante arboree, di cui alcune, di recente introduzione provenienti dai boschi delle colline intorno a Bologna (Fraxinus ornus L.,Ostrya carpinifolia Scop. etc.). Le piante erbacee del sottobosco sono state introdotte in concordanza col tema sviluppato dalla vegetazione arborea.

L’Orto dei Semplici

Progenitore degli Orti Botanici, l’Orto dei Semplici, o Hortus simplicium, é un luogo destinato nel Medioevo alla coltivazione ed allo studio delle piante medicinali. “Semplici” venivano chiamati, nella terminologia medievale, i principi curativi che venivano ottenuti direttamente dalla natura, mentre “Compositi” erano i farmaci ottenuti miscelando e trattando sostanze diverse. I farmaci venivano sottoposti a vari trattamenti (essiccazione, macerazione, ecc.) nel laboratorio chiamato, con termine latino, officina. Perciò le piante medicinali vengono chiamate ancora oggi “officinali”. L’Orto dei Semplici ora ricostituito entro lo spazio dell’Orto Botanico dell’Università riprende la pianta e rievoca lo spirito del primo Orto aldrovandiano.

Il bosco planiziale e lo stagno

Comprende uno specchio d’acqua con vegetazione stagnale, una cintura periferica di piante semisommerse ed una prateria inondata. Segue una cintura a salici ed un’area dedicata alla ricostruzione di un nucleo di foresta mesoigrofila a pioppi e salici, col pioppo bianco come specie arborea dominante.

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Orto botanico di Bologna: Visitiamo l'orto

floraIl bastione

Situato all’estremità settentrionale dell’Orto il bastione, appartenente all’antica cinta muraria della città, ospita numerose piante arboree caducifoglie, quasi tutte indigene e rappresentative della flora dei boschi appenninici; la porzione orientale, con suolo più arido e più esposta al sole, contiene una collezione di arbusti e alberi sempreverdi dei boschi mediterranei.

Le serre

Due serre ospitano una collezione di piante tropicali, tra cui specie arboree di interesse alimentare, felci, bromeliacee ed orchidee epifite; una accoglie la raccolta di piante succulente realizzata dal Prof. Giuseppe Lodi, una delle maggiori d’Italia; un’ultima piccola serra é dedicata ad una ricca collezione di piante carnivore

Visitiamo l'Orto

Già presso l'entrata ci sentiamo sovrastare da imponenti esemplari di conifere e latifoglie, alcune particolari, altri presenti anche nel nostro paese. Nella visita si alternano spazi "tradizionali", quali il giardino delle piante officinali, le vasche con le piante acquatiche (esotiche e non), il Bosco Parco, un ampio prato nel quale crescono alberi isolati, per lo più originari delle zone temperate del nostro emisfero; e spazi più "moderni", possiamo infatti ammirare la ricostruzione della Macchia Mediterranea, del bosco golenale, della faggeta, oltre ad un ampio stagno, presso cui si sta sviluppando un colorato giardino roccioso.

Passeggiando lungo i vialetti del parco gli stimoli all'osservazione sono innumerevoli, in ogni periodo dell'anno.

La primavera, momento di massima esplosione e magnificenza del mondo vegetale, è preceduta da segnali puntuali, come la precoce e odorosa fioritura del Calicanto e quelle di Nocciolo e Corniolo, che colorano di giallo vari punti del bosco parco, mentre alcuni lembi di prato si macchiano del bianco dei Bucaneve.

Durante l'autunno si ammirano, invece, le magnifiche colorazioni che assumono le foglie di molti alberi prima di cadere e in inverno, sui rami ormai spogli, pendono frutti dalle forme spesso inconsuete e bizzarre.

Qualche informazione

L'Orto Botanico di Bologna si trova alla periferia del quartiere universitario, in via Imerio 42, è raggiungibile anche a piedi dalla stazione ferroviaria; si trova nel centro di bologna, quindi si può raggiungere in automobile o con i mezzi pubblici.

L'ingresso è libero e il giardino resta aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 15:00; il sabato dalle ore 8:00 alle ore 13:00.

Durante l'anno scolastico vengono organizzate gite guidate per ragazzi e scolaresche, ulteriori informazioni su queste attività le troverete alla seguente pagina web www3.unibo.it/musei-universitari//didattica/aulaorto.htm.

Questo articolo è stato preparato grazie alla collaborazione del Dott. Umberto Mossetti; ulteriori informazioni le potete trovare sulle pagine del sito dedicato a questo orto botanico da cui sono state tratte anche le fotografie.

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