I gigli si coltivano per i loro fiori colorati e profumati. Crescono al meglio in un terreno fertile e ben drenato, con ph neutro o alcalino. È una pianta che ama il sole nella parte aerea, ma la penombra in quella radicale. Piantate i bulbi a una profondità doppia rispetto alla loro altezza, distanti l'uno dall'altro tre volte il diametro. La moltiplicazione dei gigli può avvenire per seme, ma in questo caso i fiori non compariranno che dopo 3-4 anni e non è detto che abbiano caratteristiche identiche alla pianta di raccolta. Meglio quindi procedere o per divisione dei bulbi o per separazione dei cespi, ogni 3-4 anni, operazioni che potrete compiere in ottobre o in marzo.
Per coltivare i gigli in vaso, piantate i bulbi in autunno in vasi di 15-20 cm, ponendoli ben in profondità per favorire il completo sviluppo delle radici. Dopo l'invasatura teneteli in ambiente fresco, umido e buio finché non spuntano i germogli, poi riportateli alla luce. L'innaffiatura dev'essere frequente per evitare che i bulbi si secchino, ma non eccessiva per non rischiare il ristagno dell'acqua. Per i gigli si usano concimi minerali che abbiano però un maggior contenuto di fosforo e potassio rispetto all'azoto. Evitate di utilizzare concimi alcalini con i gigli che non sopportano il calcare.
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