Oidio

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Oidio

Si sviluppa soprattutto in presenza di condizioni climatiche umide, mediamente calde.

L'Oidio, detto anche “mal bianco” è un fungo che colpisce molte piante di origine forestale oppure ornamentali e da frutto. I sintomi sono facilmente riconoscibili: le piante colpite da Oidio si ricoprono sugli organi verdi di una muffa biancastra di consistenza polverosa, costituita dal micelio del fungo, mentre le foglie prima si decolorano in alcune aree poi si accartocciano e si staccano dal ramo. I fiori non hanno sorte migliore: i boccioli stentano ad aprirsi e a svilupparsi correttamente, mentre i rami arrestano lo sviluppo e si ricoprono di rametti laterali molto vicini tra loro detti scopazzi. La pianta viene danneggiata non solo dal punto di vista estetico, ma viene anche compromessa la capacità di fotosintesi e quindi lo stesso sviluppo. La malattia si diffonde più facilmente in climi caldi e umidi e con scarsa aereazione, anche se la pioggia battente ne ostacola il diffondersi. Le specie più colpite sono le rose, le begonie, i platani, le querce e gli aceri. Per ridurre gli effetti dell'Oidio limitate lo sviluppo eccessivamente lussureggiante della pianta e riducete quindi le concimazioni azotate, le potature di sviluppo e le irrigazioni. Rimuovete, se possibile, gli organi infetti. Nei vivai, infine, in primavera e in autunno si possono inoltre effettuare trattamenti preventivi a base di zolfo bagnabile. Nel caso di un infestazione di oidio procederemo innanzitutto eliminando le parti malate, se possibile, dopodiché con un appropriato fungicida effettueremo trattamenti avendo cura di irrorare la parte infetta con una pompa irroratrice ponendo attenzione a non tralasciare nessuna parte della pianta. Si effettueranno trattamenti con scadenza quindicinale finché non scompariranno le condizioni favorevoli allo sviluppo del fungo.

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