Parco Circeo

Caratteristiche principali del parco nazionale del Circeo

Il parco nazionale del Circeo è stato proclamato tale nel 1934 e costituisce una delle aree naturali più antiche presenti sul territorio italiano. Si estende su una superficie di oltre 5mila ettari ed è ubicato sulla costa tirrenica compresa tra Anzio e la città di Terracina. Si tratta dell’unico parco che occupa solamente una zona pianeggiante nei pressi del mare. All’interno di esso convivono cinque diversi habitat naturali che sono la foresta, il promontorio, la duna litoranea, le zone umide e l’isola di Zannone. Ciascuna di queste aree ospita numerose specie animali di media o piccola taglia e un gran quantitativo di varietà arboree. Alcune piante sono estremamente rare e difficilmente possono essere trovate in altri luoghi come ad esempio le preziose querce da sughero.
Vista della zona dei laghi

Bollettino del R. Orto Botanico di Palermo, 1917, Vol. 2: Fasc. I (Classic Reprint)

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La foresta

Grotta all'interno del parco Nel parco nazionale del Circeo c’è un’estesa foresta costituita da quello che è rimasto della vecchia selva tipica di Terracina. Oltre a numerose sughere, sono presenti pini e lecci di ogni età. È una delle più estese foreste di pianura presenti sul territorio italiano e può vantare un ecosistema estremamente ricco. Tutta la zona può essere visitata grazie a un intricato sistema di sentieri ciclabili e pedonali. Durante la visita si possono incontrare arbusti tipici della macchia mediterranea come l’alloro affiancati da altri più propri delle aree continentali come la farnia o il cerro. Il sottobosco è costellato di piantine di piccoli frutti fra i quali i più apprezzati sono il prugnolo e il pero selvatico e molti uccelli arrivano dalle zone attigue per cibarsene.

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La Reggia di Caserta. Il palazzo, il parco

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Il promontorio del Circeo

Palme nane alle pendici del promontorio Il parco nazionale del Circeo deve il suo nome alla cima del monte che lo sovrasta con un'altitudine pari a 541 metri. In realtà è un massiccio di tipo calcareo che si è formato in era mesozoica. Secondo una leggenda narrata nell’Odissea, lì viveva la maga che ebbe il potere di trasformare Ulisse e tutti i suoi compagni in un branco di porci. Il promontorio è diviso in due versanti molto diversi fra di loro dal punto di vista naturalistico. Il versante cosiddetto quarto freddo presenta un clima piuttosto umido e ospita roverelle, carpini neri e numerosi lecci. L’altro versante invece è più soleggiato ed è ricoperto interamente di sughere, mirto e eriche. Per quanto riguarda la fauna, sul promontorio ci sono molte coppie di cinghiali con la prole al seguito e falchi pellegrini.


Parco Circeo: La duna litoranea

Duna litoranea La zona costiera del parco del Circeo è caratterizzata da un susseguirsi di dune che si estendono per oltre venti chilometri. La zona più prossima al mare è costituita da sabbie sottili mentre alle sue spalle si innalza il cordone delle dune che raggiunge quasi i trenta metri d’altezza. Al di sopra di queste sabbie cresce una vegetazione prospera formata da cespugli e arbusti che ben sopportano la siccità e i venti forti. Il terreno non è dei più fertili e le piante che vi crescono, per resistere ad una condizione così estrema, hanno sviluppato foglie piccole oppure aghiformi in modo tale da disperdere poca acqua e, al contempo oppongono poca resistenza al vento. Se si ha un po' di fortuna, si possono avvistare tassi, conigli selvatici e volpi alla ricerca di qualcosa da mangiare.



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