Villa Este

Nozioni generali relative al parco di villa d’Este

Il parco di villa d’Este fu commissionato da Ippolito II d’Este e venne realizzato su un sito già edificato in epoca romana. Fu Pirro Ligorio l’architetto che si occupò sia del progetto del grande giardino decorato con statue, fontane e percorsi nel verde tutti da scoprire. Ligorio sfruttò le mura romane preesistenti come contrafforti e per alimentare le fontane che aveva in mente di installare, ideò un complesso sistema di tubazioni atto a convogliare in loco l'acqua dall’Aniene. Il giardino è dislocato su una superficie di 35.000 metri quadrati e comprende un numero elevato di vasche, fontane e giochi d’acqua. Per quanto riguarda le piante, il parco può vantare di avere 15mila alberi e piante perenni ornamentali e oltre 30mila piante stagionali messe a rotazione.
Vista sul parco di villa d'Este

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La grotta di Diana

La grotta di Diana si trova nei pressi dell’entrata odierna del parco di villa d’Este. L'interno è decorato con stucchi a basso e alto rilievo e mosaici di pietre colorate. Venne realizzata da Paolo e Lola Calandrino con la preziosa collaborazione di Curzio Maccarone. Purtroppo del pavimento originale di maioliche variopinte è rimasto ben poco e si può intuire quanto fosse bello tramite alcune tracce ancora visibili. Le tre statue di Diana, Minerva e delle Amazzoni furono acquistate nei secoli scorsi da Papa Benedetto XIV e oggi possono esser ammirate all’interno dei Musei Capitolini. Alle pareti sono dipinte cinque scene mitologiche riprese dalle celeberrime Metamorfosi di Ovidio. Comprendono la trasformazione di Dafne inseguita da Apollo e Perseo che libera Andromeda.

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Le fontane

Le fontane nel parco di villa d’Este sono numerose ed è difficile poter scegliere la più stupefacente. Al di sotto della loggia di Pandora c’è il bicchierone realizzato da Gian Lorenzo Bernini. E' un calice sorretto da una conchiglia dalla quale zampilla acqua. La fontana del Pegaso invece è caratterizzata da una vasca circolare che ospita una roccia sulla quale troneggia il cavallo alato. Il viale delle cento fontane è una delle parti più caratteristiche dell'intero complesso. E' un viale costellato da zampilli dislocati su tre diversi livelli: una rappresentazione allegorica dei tre principali affluenti del Tevere. Fra le più apprezzabili c’è anche quella dell’Ovato a forma di esedra ovale. Ai due lati è sorvegliata da divinità e la sua struttura ha anticipato le forme del barocco.


Villa Este: Le peschiere

Le peschiere Le peschiere sono le vasche che si trovano dinnanzi alla grande fontana del Nettuno. Sono circondate da una florida vegetazione prospera e sempre verde di bosso e altri arbusti di media grandezza. Si tratta di tre bacini di forma rettangolare messi in sequenza e animati da numerosi zampilli che sgorgano dai vasi collocati ai bordi. L’acqua zampillante ricade all’interno delle peschiere increspando la loro superficie facendogli assumere riflessi cangianti. Un tempo in questi bacini venivano allevate specie esotiche di pesci che gli ospiti della villa potevano dilettarsi a pescare e gustare in banchetti sopraffini. Nei pressi di questo spazio c’erano dei chioschi nei quali gli improvvisati pescatori potevano riposare e al contempo riporre tutta l’attrezzatura al loro seguito.


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