Cipresso
Il Cipresso non è certamente uno degli alberi con le maggiori necessità sotto il piano dell'apporto idrico. Indispensabile è sapere che la preferenza è quella per il terreno sempre ben umido ma assolutamente mai con ristagni idrici che possono causare danni anche irrimediabili all'impianto radicale dell'albero. La siccità è un'eventualità che può anche risultare ben tollerata dal Cipresso, a patto che la stessa non risulti protratta per un periodo di tempo eccessivamente lungo. Mediamente, è consigliabile annaffiare gli esemplari di Cipresso più giovani con una cadenza bisettimanale, inumidendo bene il terreno ma senza inzupparlo. Da adulti, questi alberi sono ancora più resistenti in quanto le radici si sviluppano molto in profondità e sono, per questo, in grado di trarre la corretta umidità anche direttamente dal sottosuolo.
La coltivazione del Cipresso non è assolutamente complicata. Dopo la messa a dimora, e il conseguente attecchimento delle radici nel terreno, infatti, è una pianta che diventa quanto più possibile autonoma. Ecco perché non necessita di moltissime cure. La messa a dimora del Cipresso deve avvenire preferibilmente in primavera in modo da consentire all'albero di attecchire perfettamente prima del sopraggiungere della stagione più fredda. Non occorre una particolare tipologia di terreno. L'unica cosa cui fare attenzione è che lo stesso risulti ben drenato per evitare i ristagni d'acqua. La moltiplicazione può avvenire in primavera per seme, ma in questo caso la crescita avviene molto lentamente. Più utilizzata quella per talea. Importante potare periodicamente l'albero, eliminandone le sezioni danneggiate.
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La concimazione rappresenta, indubbiamente, un'operazione indispensabile per garantire la crescita corretta a tutti i vegetali. Gli alberi, benché possano sembrare più resistenti a causa della loro mole a volte molto grande, non fanno di certo eccezione. Per quanto riguarda in Cipresso, in particolare, occorre procedere all'interramento di una buona quantità di concime organico proprio nelle immediate vicinanze del fusto dell'albero, al fine che tutti i nutrienti ne vengano piano piano assorbiti dalla pianta. Quest'operazione va effettuata nella stagione autunnale ed in quella primaverile. Dopo l'interramento non servirà più preoccuparsi in quanto l'assorbimento sarà favorito da ogni annaffiatura successiva e sarà pienamente in grado di fornire al Cipresso tutti gli elementi indispensabili per il suo corretto sviluppo.
Il Cipresso è un albero che vive tranquillamente in moltissime zone in tutto il mondo. E', infatti, altamente resistente alle temperature fredde anche se è bene ricordare che il freddo è, sì, tollerato ma non troppo. Temperature eccessivamente basse danneggiano irrimediabilmente l'albero. L'esposizione preferita dal Cipresso è di sicuro quella soleggiata. Anche i venti eccessivi vanno, se possibile evitati. Se troppo freddi, infatti, possono portare un notevole indebolimento della pianta che può arrivare anche alla morte. Il Cipresso cade vittima di malattie e parassiti molto raramente. A volte, tra i suoi rami, possono annidarsi gli afidi, da eliminare con appositi antiparassitari. Più comune il marciume radicale, causato da un'eccessivo apporto di acqua. Il problema si risolve dall'inizio con un minore apporto idrico.
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