Origano raccolta
Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, l'origano è una pianta perenne composta da fusti di altezza variabile, che va dai 25 cm a quasi un metro, foglioline e fiori. Le foglie, piccole e verdi, sono quelle utilizzate in cucina. Fresche o essiccate, trovano applicazione in moltissime ricette regionali della cucina italiana e mediterranea. La fioritura avviene, in genere, durante l'estate e fino all'inizio dell'autunno. I fiori, di colore porpora, sono in genere disposti a mo' di pannocchia. L'origano è una pianta con alte capacità antiossidanti. Oltre alle sue applicazioni culinarie, è nota anche per alcune sue proprietà officinali. Ricca di minerali e vitamine, ha anche un alto contenuto di fenoli, considerati un antisettico naturale. L'origano può essere assunto in forma di infuso o di tisana.
L'origano è una pianta piuttosto comune, resistente e adattabile, che non richiede cure troppo particolari. Tuttavia, alcuni accorgimenti permettono di ottenere piante più sane e più robuste. Iniziamo col dire che l'origano non richiede terreni specifici, anche se preferisce quelli calcarei, permeabili e asciutti. La posizione di semina ideale dovrebbe essere soleggiata e areata. Il periodo di semina ideale è verso la fine dell'inverno e, data la sua resistenza, la pianta non richiede innaffiature abbondanti. Bisognerà, anzi, evitare che si formino ristagni d'acqua nel terreno in cui cresce. Sempre per la sua resistenza, l'origano è poco soggetto all'aggressione da parte di parassiti e afidi. Si consiglia, comunque, un trattamento preventivo con alcuni antiparassitari specifici per i quali si potrà chiedere consiglio ad un fiorista o in un negozio specializzato.
E' bene ricordare che l'origano, a seconda dell'uso che si intende farne, può essere raccolto sia in forma di foglioline, sia come rametti interi, inclusi i fiori. Le singole foglioline, da usare fresche in cucina, possono essere raccolte al bisogno. I rametti interi, invece, andrebbero raccolti all'inizio della fioritura. Se la pianta ha un solo anno di vita, si consiglia di evitare più di un taglio nell'arco di un anno. Se, invece, la pianta è più vecchia, si può fare una raccolta a luglio e una verso fine settembre. I rami, una volta raccolti, vanno essiccati entro breve, appendendoli a testa in giù in ambienti scuri e areati. Completata l'essiccazione, foglie e fiori andranno separati dai rami, sbriciolati e, infine, conservati i barattoli di vetro. L'essiccazione tempestiva e la corretta conservazione garantiscono la persistenza dell'aroma.
L'essiccazione dell'origano non è un processo complesso. Tuttavia, alcuni accorgimenti possono migliorare il risultato finale. La raccolta dei rami andrebbe effettuata in giornate umide. Questi vanno tagliati in modo netto tramite delle forbici da giardiniere oppure con un coltello bene affilato. Oltre alla classica conservazione in luogo buio e ventilato, ci sono alcune alternative. Una di queste consiste nell'infilare i rametti dentro delle buste di carta accuratamente chiuse con dello spago. I rami così conservati possono essere appesi in terrazze esposte al sole. Si deve, però, avere cura di portarli all'interno alla sera e lasciarli esposti solo durante il giorno. Una settimana di essiccazione con questo procedimento dovrebbe essere sufficiente. Basterà, infine, sbriciolare fiori e foglie secchi e conservare il tutto in contenitori di vetro.
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L'Origano, dal greco "gioia della montagna" perché colora i pendii con i suoi fiori, è una pianta cespugliosa tipica dei
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