Fotinia
Con questo nome si indica un ibrido da giardino, di origine Australiana e neozelandese, il cui nome botanico è PhotiniaXfraseri; si sviluppa come un arbusto sempreverde, vigoroso e con chioma densa; ne esistono anche alcune varietà, in particolare la più conosciuta è “Red Robin”, con fogliame dal colore brillante.
Il successo della
fotinia in giardino è dovuto sicuramente all’assenza di problemi colturali ed alla vigoria della pianta, ma soprattutto al particolare fogliame: i germogli e le foglie giovani sono di colore rosso o bronzo, divengono verdi sono nel corso dello sviluppo.
Quindi l’effetto primaverile è quello di un arbusto con gli apici rosso vivo, si tramuta poi in un arbusto di colore verde scuro, con qualche foglia bronzea; in primavera le
fotinie producono anche ampie infiorescenze ad ombrello, costituite da piccoli fiori bianchi, profumati, ma la pianta viene coltivata soprattutto per le foglie.
La maggior parte delle Fotinie messe dimora in Italia sono state utilizzate per comporre siepi dense e fitte, ma questo arbusto da il meglio di sé anche quando viene coltivato come esemplare singolo, sviluppando un’ampia palla fitta di vegetazione.
Quando un arbusto ottiene il successo della fotinia in diffusione, sicuramente si deve trattare di un arbusto di facile coltivazione, considerando che viene utilizzata anche per l’arredo urbano, nelle aiole spartitraffico.
In effetti tutte le varietà di fotinia non richiedono grandi cure, e una volta messe a dimora in genere tendono ad avere pochi problemi.
Sicuramente una delle poche cose a cui dovremo fare attenzione è la qualità del terreno in cui porre la nostra fotinia: è fondamentale che il substrato sia molto ben drenato, privo di ristagni idrici, molto dannosi per l’apparato radicale. Quindi lavoriamo bene il terreno, arricchendolo con del terriccio fresco, e con dello stallatico; aggiungiamo della sabbia o della pietra pomice, in modo da aumentare le porosità del terreno e di migliorarne il drenaggio.
- La Photinia x fraseri è un arbusto, o piccolo albero, sempreverde, che può raggiungere i 3-4 metri di altezza; si tratta di un ibrido, le piante utilizzate per l'ibridazione sono la P. glabra, origina...
- vorrei sapere se è normale una considerevole perdita di foglie rosse nella parte medio-inferiore delle mie photinie. Aggiungo che mi sono state appena interrate e che mi trovo nel mese di marzo.gi...
- fhotigna le foglie sono diventate giallastre...
- volevo sapere,i confini dei fossi per la piantumata di siepi è 1,5 dal centro del fosso.quanto mi consigliate di stare per la crescita??per il fatto che si allarga anche verso l' esterno...e a che dis...
Se desideriamo preparare una siepe di fotinia, ricordiamo che si tratta di arbusti vigorosi, che tendono ad allargarsi molto, quindi possiamo distanziare le piante di circa 85-100 cm le une dalle altre. Le giovani piante, soprattutto se poste a dimora in primavera, necessitano nelle prime settimane di qualche annaffiatura, per evitare che il nuovo apparato radicale venga a trovarsi in un terreno completamente asciutto; in generale le piante di questo tipo si pongono a dimora in primavera o in autunno, stagioni durante le quali le precipitazioni ci aiutano con le annaffiature; quindi nell’arco del primo anno dopo l’impianto annaffiamo le piante solo in caso di siccità, durante la bella stagione, insistendo in particolare in estate, ed attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra due annaffiature.
Se abbiamo deciso di coltivare la nostra fotinia in vaso, da marzo a settembre le annaffiature saranno regolari, ogni volta che il terreno nel vaso è completamente asciutto.
Nella stagione vegetativa ricordiamoci anche delle concimazioni, se abbiamo una siepe risulta più semplice spargere ai piedi dei fusti del concime granulare a lenta cessione; se invece abbiamo un esemplare singolo possiamo fornire del fertilizzante mescolandolo all’acqua delle annaffiature. Nei mesi freddi le piante non necessitano di concime o di acqua.
Gli esemplari da alcuni anni a dimora tendono ad accontentarsi dell’acqua delle precipitazioni, annaffieremo solo in caso di siccità prolungata.
Le Fotinie quindi presentano una fioritura primaverile e i nuovi germogli di colore rosso vivo; quindi se amiamo il colore acceso delle foglie, più potiamo la pianta e più germogli nuovi emetterà, producendo molto fogliame colorato. Se potiamo la pianta a fine inverno, come accade per gran parte delle piante da siepe, perderemo però la fioritura, andando ad asportare i germogli fioriferi già pronti sulla pianta.
In generale le Fotinie si potano dopo la fioritura, asportando le ramificazioni più esterne; e una seconda potatura si pratica in estate inoltrata, ad agosto per intenderci, in modo da favorire lo sviluppo di nuovi germogli rossi già in autunno.
All’arrivo del freddo possiamo contenere la pianta, accorciandone i fusti; in questo modo asporteremo un poco di foglie rosse, ma ne resteranno comunque abbastanza all’apice dei rami.
La potatura a fine inverno è sconsigliata per chi ama godere anche delle fioriture degli arbusti in giardino, anche perché una fotinia lasciata libera di fiorire si riempie di infiorescenze bianche; se potiamo a fine inverno avremo comunque qualche fiore, pochi, e moltissime foglie rosse in primavera.
In ogni caso si tratta di un arbusto vigoroso, che non risente in modo serio delle potature, anche se effettuate più volte all’anno, e anche se molto vigorose, come quelle che in genere si praticano per conformare le siepi.