Eliotropio, fior di vaniglia - Heliotropium arborescens
La Vaniglia è una spezia, ottenuta dai frutti di una orchidea, che in effetti si chiama vanilla, e viene coltivata appositamente per prelevarne i lunghi baccelli scuri fortemente aromatici; in Europa, con il nome fior di vaniglia, si intende però un'altra pianta, l'Heliotropium arborescens, piccolo arbusto originario del Perù, i cui piccoli fiori di colore viola profondo emanano un intenso aroma, che ricorda la vaniglia, le ciliegie, le crostate alla marmellata, insomma un profumo goloso emanato da dei fiori bellissimi.
Questa piccola pianta viene coltivata come una perenne nelle zone più calde della penisola, e spesso come una annuale nelle zone con inverni più freddi.
In genere produce un piccolo arbusto, alto al massimo 35-55 cm, con grandi foglie rugose e ruvide, di colore verde scuro, speso con la pagina inferiore violacea, quasi nera; per tutta la bella stagione produce all'apice dei rametti grandi corimbi di fiorellini viola scuro, molto profumati; esistono varietà ibride e cultivar, anche con fiori bianchi, con lo stesso identico profumo.
Queste piante sono originarie di zone del globo più calde rispetto all'Europa, e più umide, ma leggermente montuose; necessitano quindi di essere poste a dimora in una posizione ben luminosa, possibilmente con almeno alcune ore di sole diretto ogni giorno, nella prima parte della giornata; durante le ora più calde ed afose dell'estate è consigliabile che siano all'ombra o a mezz'ombra, per evitare che vengano esposte ogni giorno alla siccità. Gli eliotropi non amano il clima ed il terreno secchi ed asciutti, quindi evitiamo di porli a dimora in un terreno sassoso o sabbioso, preferiamo un buon substrato ricco, che possa mantenere leggermente l'umidità.
Annaffiamo con grande regolarità, da aprile fino a settembre, evitando di lasciare il terreno asciutto a lungo; se decidiamo di preparare in giardino un'aiola di eliotropio, assicuriamoci se possibile di comprenderla nella zona bagnata dall'impianto di irrigazione, o altrimenti in estate dovremo intervenire con grande frequenza.
Se lasciati all'asciutto per un paio di giorni in genere non soffrono in modo irreparabile, salvo in genere perdere la gran parte dei fiori; evitiamo stress alle piante con annaffiature regolari.
Per tutta la bella stagione aggiungiamo all'acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore.
Gli eliotropi temono in gelo, anche se possono sopportare brevi gelate di lieve entità, con minime vicine ai -2/-3°C; nelle zone con clima invernale rigido vengono generalmente coltivati come annuali, oppure posti a dimora in vaso, per venire ricoverati in serra fredda durante l'inverno. Anche la sistemazione sul terrazzo può bastare, sempre che l'esposizione sia in questo caso sempre ben soleggiata.
A fine stagione possiamo raccogliere i semi, ed anche praticare talee dagli apici dei rami che non hanno fiorito, per propagare la nostra pianta.
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Il genere Heliotropium conta centinaia di specie, diffuse praticamente in tutto il globo; le specie europee sono spesso delle infestanti, e producono piccoli fiori bianchi, non particolarmente decorativi.
Molte specie di
fior di vaniglia sono particolarmente amate dalle farfalle, sono quindi decisamente adatte nei giardini fioriti dove si intende favorire la presenza di tali insetti.
La maggior parte degli eliotropi sono fortemente tossici, e sembra che alcune specie di farfalle prelevino il profumo dei fiori di
eliotropio per profumare anch'esse e minacciare i nemici naturali come se fossero esse stesse degli eliotropi, quindi tossici, e quindi immangiabili.
Il nome
eliotropio deriva dal latino, e significa in pratica girasole: le spighe floreali di eliotropio nel corso della giornata si spostano per seguire l'andamento del sole, proprio come accade al girasole (helianthus annuus).
Il nome comune inglese è turnsole, ad indicare ancora una volta questo particolare comportamento della pianta.
Anticamente le specie di eliotropio presenti in Europa venivano utilizzate per estrarne l'olio profumato, ed anche come tinture ed anche una specie di colorante alimentare, tipo lo zafferano.
A molte persone capita di chiedersi quale sia la pianta di vaniglia o meglio quale sia la pianta dalla quale vengono estratti gli aromi di vaniglia e non bisogna confondersi fra la pianta di vaniglia e la pianta dalla quale viene estratta la vaniglia vera e propria. La prima è l'eliotropio o fiori di vaniglia ed è la pianta che abbiamo descritto in questo approfondimento. Profuma di vaniglia ed ha un forte odore che ricorda molto intensamente questa pianta ma non è la pianta dalla quale viene estratta la polvere di vaniglia.
La pianta della vaniglia, intesa come pianta dalla quale viene ricavata la vaniglia, è infatti un'orchidea, la Vanilla fragrans o orchidea della vaniglia.
Dai frutti di questa orchidea infatti, detti anche capsule, viene ricavata la vaniglia dopo un processo di schiacciatura e di macinazione. Le due piante sono molto diverse in quanto hanno caratteristiche ecologiche e fisiologiche molto differenti, appartenendo ovviamente a generi diversi.