Felci

Le felci in giardino

Nonostante popolino il sottobosco, le felci sembra riscuotano più successo come piante da appartamento piuttosto che in giardino; in realtà esistono numerosissime specie di questa pianta che possono trovare tranquillamente posto nei luoghi più umidi, freddi e bui dei nostri giardini o terrazzi, senza temere il gelo o le intemperie. Queste sono piante molto antiche, che producono particolari foglie, dette fronde, lunghi piccioli portano un'unica foglia allungata, a margine frastagliato; le contraddistingue la particolarità di non avere organi sessuali, quindi non producono fiori e nemmeno frutti, invece producono, sulla pagina inferiore delle fronde, delle piccole spore scure, da cui avranno origine le nuove piante. Gran parte delle varietà di questo genere hanno sviluppo globoso, quasi prive di fusto, le fronde più esterni disseccano, mentre la pianta ne produce sempre di nuove, dapprima completamente arrotolate, si svolgono nell'arco di alcuni giorni. Alcune invece hanno sviluppo arbustivo, si tratta delle varietà arboree, tipiche delle foreste tropicali, alcune specie di arboree trovano spazio anche in Europa.
Felci

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Caratteristiche delle felci

Le felci sono le prime piante ad essersi sviluppate sulla terra ferma, circa 400 milioni di anni fa.

Vengono definite tecnicamente piante crittogame vascolari e si differenziano dalle altre per alcune caratteristiche peculiari. Sono totalmente prive di fiori, frutti e semi, ma (a differenza di muschi e licheni) sono dotate di tutti gli altri organi che contraddistinguono il mondo vegetale: radici, fusti, foglie (dette in questo caso “fronde”) e vasi linfatici.

Il loro ciclo riproduttivo è molto particolare ed è paragonabile a quello dei funghi: viene infatti reso possibile dalle spore. Queste maturano sul retro delle fronde e si raccolgono in capsule, dette sporangi.

Vengono trasportate dal vento e germinano quando si depositano sul terreno. A quel punto si sviluppa un cosiddetto “protallo” che può essere dotato di organi solo maschili, solo femminili o di entrambi i generi. L’acqua è essenziale perché i gameti maschili riescano in questa fase ad entrare in quelli femminili: è per questa ragione che le felci si sviluppano esclusivamente nei pressi di corsi d’acqua o in ambienti molto umidi.

In Europa e nelle aree temperate sono generalmente di dimensioni contenute (raramente superano i due metri di altezza). Nelle foreste tropicali sono al contrario molto comuni le specie arboree, davvero gigantesche, che ci ricordano la preistoria, quando queste piante erano le incontrastate dominatrici del nostro pianeta.

LE FELCI IN BREVE
Tipo di pianta Erbacee a foglia persistente o decidua
Altezza a maturità Fino a 2 m
Coltivazione Facile
Manutenzione Bassa
Crescita Media
Rusticità Alcune molto rustiche, altre delicate (da interni)
Esposizione Generalmente ombra, mezz’ombra/ alcune anche pieno sole
Terreno Ricco, leggero, fresco, ben drenato
pH Acido, subacido neutro
Irrigazioni medie
Umidità del suolo Sempre fresco e leggermente umido, no ristagni
Propagazione Spora, divisione
Impiego Piena terra o vaso, anche da interni


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Cure colturali

Felci Le varietà di questo genere adatte alla piantumazione all'esterno sono piante di coltivazione abbastanza facile; prediligono posizioni ombreggiate e fresche, con terreno soffice e ben drenato, ma sempre leggermente umido. Non temono il freddo, mentre temono il caldo afoso e la siccità; durante tutto l'arco dell'anno è bene controllare che non ricevano i raggi solari diretti per periodi di tempo prolungati.

Le annaffiature andranno effettuate con grande regolarità, evitando di lasciare il terreno costantemente inzuppato d'acqua ed evitando i ristagni idrici. Per aumentare l'umidità ambientale, durante i mesi più caldi dell'anno, ricordiamo di vaporizzare frequentemente le felci, utilizzando acqua demineralizzata.

E' bene controllare la formazione di ristagni d'acqua, perchè essa può provocare danni alla pianta.


Concimazioni e parassiti

Felci La gran parte delle felci prediligono terreni leggermente acidi, freschi e profondi; si pongono a dimora nella comune terra da giardino, mescolata con torba, sabbia e pezzetti di corteccia sminuzzata, in modo da garantire un substrato sufficientemente acido e soffice, ed anche un buon drenaggio. In autunno è possibile sradicare le piante e dividere i cespi di radici, ponendo subito a dimora le porzioni ottenute, in modo che ricominciano a svilupparsi prima dell'arrivo dell'inverno.

Queste varietà di piante si possono coltivare anche in vaso, ponendole a dimora però in un contenitore di buone dimensioni e ricordando che il terreno contenuto nel vaso tenderà a disseccare abbastanza rapidamente e quindi la nostra felce avrà un poco più sete rispetto ad una felce coltivata in piena terra.

Ogni 15-20 giorni forniamo alle felci del concime per piante verdi, mescolato all'acqua delle annaffiature; se le coltiviamo in giardino possiamo spargere, ogni 4.6 mesi, ai piedi delle piante del concime granulare a lenta cessione. Evitiamo di concimare durante il periodo autunnale ed invernale; spesso durante i mesi freddi non sarà neppure necessario annaffiare.


Coltivare felci in giardino

Le felci, grazie al loro fogliame decorativo, possono contribuire in modo determinante al fascino di un giardino. Danno vivacità alle aree ombrose e umide e crescono meravigliosamente lungo i corsi d’acqua.

Le varietà sono innumerevoli e vanno incontro ai gusti di tutti. Si tratta per di più di piante resistenti, che richiedono poca manutenzione, adatte anche ai neofiti.


Terreno felci

felci Il substrato ideale per le felci deve essere leggero, fresco e ben drenato. È però essenziale che il pH risulti da subacido ad acido. La terra di bosco è ideale; se il nostro appezzamento risultasse all'opposto pesante e argilloso, sarà bene estrarlo e sostituirlo completamente con un prodotto per acidofile o mescolandolo con abbondante torba.

Molte crescono bene anche in spazi ristretti come vasi o nelle crepe dei muri creando begli effetti decorativi.


Esposizione e clima

Le felci rustiche prediligono in linea generale un posizionamento in ombra o mezz’ombra. L’ideale è quella prodotta da alberi a foglia caduca, in un ambiente boschivo.

È però possibile, soprattutto al Centro-Nord e nelle aree montane, inserirle in pieno sole a condizione che il terreno risulti fresco e non vengano mai a mancare le irrigazioni e le vaporizzazioni fogliari.

Ve ne sono di decidue, sempreverdi e semisempreverdi: il loro comportamento varia anche a seconda delle temperature invernali.


Messa a dimora

felce È un’operazione molto semplice, da eseguire all’inizio della primavera. Prima di tutto si tiene il vaso in una bacinella piena d’acqua per circa 10 minuti: in questa maniera l’estrazione risulterà più semplice e meno rischiosa per le fragili radici rizomatose.

Si scava una buca ampia circa il triplo del pane di terra, vi si pone l’esemplare e si riempie con una mistura ottenuta con 1/3 di sabbia, 1/3 di terra di giardino e 1/3 di terra di bosco. Compattiamo bene e irrighiamo. Molto utile è predisporre una spessa pacciamatura a base di foglie, corteccia e aghi di conifere. Nutrirà il terreno e contribuirà a mantenerlo acido.

Per avere un bell’effetto pieno è bene mescolare diverse varietà, magari con fronde di colori differenti, accostando almeno 3-5 esemplari (sempre in numero dispari).


Irrigazioni

Le felci amano i terreni sempre freschi: bisogna tuttavia evitare assolutamente gli eccessi che potrebbero causare marciumi.

Se la posizione è giustamente ombreggiata e il substrato adatto, nel Centro-Nord raramente è richiesto l’intervento durante la primavera e l’autunno. Ad ogni modo la tecnica migliore per testare l’umidità dell’area ed evitare eccessi è quella di inserire un dito in profondità e agire poi di conseguenza.

Sicuramente si dovrà essere più assidui nei mesi caldi e nelle regioni meridionali. In quel caso un aiuto può venire dalla frequente vaporizzazione delle foglie e da una buona pacciamatura.

Preferiamo sempre, se possibile, acqua piovana o almeno decantata, in maniera da apportare meno calcio possibile.


Concimazioni

Apprezzano particolarmente i suoli ricchi in sostanza organica. È quindi consigliabile spargere in autunno e in primavera abbondante stallatico sfarinato stagionato, inglobandolo al terreno. Vanno invece evitati o ridotti al massimo i concimi di sintesi perché, solitamente, risultano troppo ricchi in azoto. Questo elemento stimola troppo la crescita vegetativa e, di conseguenza, le fronde diventeranno enormi, ma molto deboli e sottili.


Potatura e pulizia

coltivare le felci Si interviene alla fine dell’inverno, verso la metà di febbraio: nelle varietà caduche si rimuovono le fronde appassite e si pulisce attentamente il cuore dell’esemplare per evitare l’insorgere di marciumi e il ristagno dell’acqua. Quelle sempreverdi richiedono invece una pulizia dalle foglie più vecchie o danneggiate: ciò stimolerà la ripresa vegetativa e il rinnovamento generale della pianta.


Periodo invernale

Le varietà considerate “da giardino” sono generalmente molto resistenti al freddo. L’ideale è comunque posizionarle in un’area riparata dal vento freddo, che tende a disidratare le foglie e può danneggiare irreparabilmente l’intera pianta.

Si consiglia di proteggere le varietà sempreverdi con del tessuto apposito solo se le temperature scendono sotto i -10°C: la copertura può infatti favorire le crittogame e impedire alla luce di raggiungere le foglie.


Parassiti e malattie

felci È molto raro che le felci si ammalino. I problemi più frequenti sono solo due.

Innanzitutto le fronde possono manifestare clorosi a causa del malassorbimento del ferro. Per rimediare è imperativo abbassare il pH del terreno apportando torba e aggiungendo solfato di ferro all’acqua di irrigazione. In casi estremi ricorriamo al ferro chelato (ma appena possibile, preferibilmente in primavera, estraiamo l’esemplare cambiamo completamente il substrato).

L’altra affezione consueta è la cocciniglia. Si può combattere con prodotti specifici se l’attacco è severo. Altrimenti è meglio ricorrere a dei lavaggi con sapone specifico e rimozione manuale.


Felci: VARIETÀ

Ecco alcune delle varietà più comuni in commercio, adatte alla coltivazione in piena terra in buona parte d’Italia.

Athyrium: a questo genere appartengono circa 200 specie di felci decidue, facili da coltivare e dal portamento aggraziato. Allo stato spontaneo crescono nei boschi umidi di tutto il mondo, ma sono particolarmente frequenti in Asia orientale. Sono per lo più rustiche, ma in coltivazione si possono trovare solo poche varietà e cultivar.In linea generale hanno belle fronde arcuate e sottili. Le spore vengono prodotte da strutture corte e diritte o a forma di J.

Le specie e cultivar più interessanti sono:

Lady in red fino a 60 cm di altezza con fronde finemente divise con nervatura centrale e stelo rosso acceso.

Bradford Rambler fronde verde-giallastro con steli rossi. Molto decorativa, rustica e compatta (alta circa 30 cm).

Filix-femina molto grande, fino a 1,5 m, ed elegante con fronde lanceolate verde medio e steli verdi o rosso opaco. Vuole luoghi umidi ed ombreggiati, ma teme il vento. È precoce nell’annata, ma si esaurisce già ad agosto. Endemica di tutta l’Europa. Le cultivar più diffuse sono: Cristatum, minutissimum (forma nana), Rostiel (con steli rossi), plumosum la fronda è divisa molto finemente e crea un aspetto piumoso.

Niponicum var. pictum ha fronde lanceolate e arcuate di un bel verde chiaro o argentate con nervatura centrale porpora. Sono tra le felci da giardino più colorate. Di facile coltivazione in ambiente fresco e umido.

Otophorum con fronde lanceolate e doppiamente divise. Le nervature centrali e laterali sono rosso-porpora. Più resistente e persistente di altre nel periodo invernale. Fino a 45 cm di altezza.

Blechnum belle felci variegate e per lo più sempreverdi, di grandi dimensioni. Le fronde sono lanceolate con una semplice disposizione di segmenti indivisi. La crescita nuova primaverile è rossastra. Sono native delle zone temperate. Consigliabili sono le resistenti B.spicant e B. penna-marina. La B. Chilense, se un po’ riparata, può diventare la più alta tra le felci sempreverdi coltivabili in giardino.

Dryopteris sono felci robuste e facili da coltivare, per lo più decidue. Il genere comprende fino a 350 specie provenienti dai boschi e dalle paludi dell’emisfero settentrionale. Sono magnifiche piante da giardino, di grande effetto e alcune resistono piuttosto bene alla siccità. Varietà: affinis, carthusiana, clintoniana, cristata, dilatata, filix-mas

Osmunda felci molto belle e adattabili, circa 15 specie di dimensioni medio-grandi,; Regalis robusta e particolare per il colore rugginoso che assume in autunno. Tollera i terreni alcalini.

Polystichum una delle felci rustiche più belle per i getti nuovi primaverili ricoperti di squame argentee o fulve. Per lo più sempreverdi. Specie: acrosticoides, manitum, polyblepharum, setiferum