Pacciamatura pomodori
La pacciamatura dei pomodori è una tecnica utilissima a favorire la crescita della pianta e la conservazione del terreno. Essa consiste nel ricoprire il terreno intorno alla pianta con uno strato di materiale naturale o prodotto artificialmente su imitazione di quanto avviene comunemente in natura: quando le foglie e i rami secchi cadono dagli alberi formano una copertura protettiva del terreno, che decomponendosi lentamente lo arricchisce di sostanze nutritive. Nonostante i benefici che porta, la pacciamatura in Italia, diversamente da quanto accade negli altri paesi europei, continua ad essere poco impiegata nella produzione industriale del pomodoro. I teli in plastica usati per questa tecnica infatti comportano delle problematiche in fase di raccolta dei frutti alle macchine adoperate. Questo problema in realtà può essere facilmente superato tramite l'impiego di teli biodegradabili che eliminano il rischio di bloccare i macchinari.

La tecnica della pacciamatura garantisce diversi benefici alle piante di pomodoro e al terreno sul quale solo coltivate. Questo è infatti protetto dall'erosione degli agenti atmosferici, si mantiene umido più a lungo, consentendo di risparmiare sull'impiego di acqua per l'irrigazione. Se lo strato pacciamante viene posizionato in primavera, il terreno resterà fresco durante la stagione estiva. Se viene invece steso durante l'estate, permetterà al substrato di trattenere il calore immagazzinato, proteggendo le radici delle piante dal gelo dei mesi freddi. L'impiego di materiali organici per la pacciamatura arricchisce inoltre il terreno di sostanze nutritive attraverso la lenta decomposizione dello strato pacciamante stesso. Infine, il materiale steso sul terreno, che deve allargarsi su una superficie più ampia di circa 30 cm rispetto alle radici della pianta, soffoca lo sviluppo delle malerbe che possono disturbare la crescita del pomodoro.
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Esistono diversi materiali naturali per la pacciamatura e la scelta dipende da diversi fattori: il costo e la reperibilità dei materiale, l'effetto che la loro decomposizione ha sull'equilibrio chimico del terreno, la loro reazione agli agenti atmosferici. Gli sfalci verdi del prato ad esempio non dovrebbero essere impiegati da soli in quanto tendono a compattarsi e producono una gran quantità di calore che disturberebbe le radici delle piante. Diversamente, la corteccia ha tempi di decomposizione più lunghi, non sottrae azoto al terreno e quindi non interferisce con la crescita della pianta, rendendosi più adeguata ad essere impiegata anche da sola. Il muschio e la torba se impiegati da soli potrebbero formare uno strato impermeabile che impedirebbe l'irrigazione della pianta. La paglia e il fieno sono invece leggeri, trattengono bene l'umidità e hanno un ph neutro; tuttavia sono potenzialmente infiammabili e possono contenere semi di piante infestanti.
I materiali prodotti dall'uomo per la pacciamatura possono essere organici e inorganici. Cartone e giornali vengono generalmente impiegati in combinazione con elementi più pesanti che impediscono che vengano asportati dal vento; essi devono ovviamente essere privi di inchiostri e componenti tossiche. I materiali più impiegati a livello industriale per la paccimatura dei pomodori sono i teli sintetici, che vengono stesi sul terreno prima dell'impianto dei pomodori e forati nei punti dove andranno inserite le piante. I vantaggi dell'utilizzo dei teli sintetici sono la loro durata nel tempo, il soffocamento delle malerbe e la protezione del terreno dal dilavamento dei nitrati, che consente di ridurre l'uso di fertilizzanti. Esistono anche teli prodotti con materiali organici biodegradabili, come il mater-Bi, che hanno una durata di 9-18 mesi. Essi presentano tutti i vantaggi dei teli sintetici e non creano problemi ai macchinari in fase di raccolta, eliminando inoltre il problema dello smaltimento.
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Per impedire la crescita di erbe infestanti, mantenere il terreno umido e protetto dagli agenti atmosferici che causano
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