Potatura Kiwi corretta

Domanda : Potatura Kiwi corretta

Salve,la domanda che vi pongo, mi serve per saper dare un informazione più giusta a mio futuro suocero, bravissimo nei lavori nell'orto, ma che a mio parere fa qualche errore nel potare il kiwi.Io a casa dei miei, ho sempre visto potare le piante togliendo semplicemente i rami secondari,quelli aggrovigliati,tenendo quelli principali dove poi ricresceranno nuove gemme e rami,insomma una potatura abbondante, ma non eccesivamente drastica. e inoltre da terra la tengo abbastanza alta almeno 2 metri, e di frutti ne fanno sempre abbastanza. Invece mio suocero, si lamenta la moglie,ha l'abitudine di tagliarli troppo come se fosse una vite, lasciando poche decine di cm di altezza da terra o poco più di mezzo metro, e ha paura che sia per questo che non producono tanti frutti.

Può essere vero?E qual è il metodo più giusto per curare queste piante?

grazie mille per l'attenzione.

Kiwi

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Risposta : Potatura Kiwi corretta

Gentile Elena,

il Kiwi è il frutto dell’actinidia chinensis, pianta rampicante molto vigorosa, diffusa in Asia e in gran parte della Nuova Zelanda e dell’Australia, zone da cui è arrivato fino a noi l’utilizzo di questo frutto, verso la fine del XX secolo, quando in tutto il mondo si diffusero i kiwi di origine neozelandese; la coltivazione dell’actinidia in Italia ha preso molto piede, tanto che oggi l’Italia è il maggior produttore mondiale di kiwi. Le prime coltivazioni cominciarono in Trentino, oggi i kiwi si coltivano anche in Veneto, Piemonte, Friuli, Lazio, Puglia e Campania. Si tratta di una pianta rampicante molto fruttifera e vigorosa, e come ormai tutti sanno è una pianta dioica, ovvero i fiori maschili ed i fiori femminili sono presenti su piante diverse; per avere un buon raccolto occorre almeno una pianta maschile ogni 5-6 piante femminili.

Come giustamente fa il tuo futuro suocero, sono piante che vanno potate come le viti; bisogna però ben capire cosa significa questa frase; infatti se la tecnica di potatura ed il periodo sono decisamente simili a quelle attuate per la vite, in effetti l’actinidia si lascia un poco più lunga e con più rami e gemme, perché una singola pianta può sopportare più rami e frutti rispetto a quanti ne sopporta una vite (quindi in effetti avete ragione entrambi).

Quindi si potano le actinidie in febbraio-marzo (a fine inverno, quando non c’è più rischio di gelate intense); si procede potando vicino alla base i rami che hanno fruttificato l’anno precedete, e sui restanti rami si lasciano circa 5-6 gemme; se alla base della pianta si formano dei succhioni vigorosi, li si elimina; allo stesso modo si eliminano rami rovinati o intrecciati o che si sviluppano troppo fitti.

In molte zone, ogni 2-3 anni si pratica una potatura di svecchiamento, ovvero si accorciano tutti i rami, lasciandone solo un paio con almeno 3-4 gemme, per favorire lo sviluppo di una vegetazione più forte; questo tipo di potatura può portare ad uno scarso raccolto nell’anno in corso, ma favorisce raccolti più abbondanti negli anni a venire.

Quando sulla pianta sono già presenti i frutti, in genere si cimano i rami che portano i frutti, fino a 2-3 foglie dopo l’ultimo frutto, e si accorciano leggermente i rami che non portano frutti.

I kiwi sono piante resistenti, una volta a dimora da tempo, anche se è bene posizionarli in una zona del giardino riparata dal vento; necessitano di una concimazione a base di stallatico da fornire a ogni anno, a fine inverno; le annaffiature sono importanti, soprattutto quando la bella stagione si presenta siccitosa, ma evitiamo di lasciare le piante costantemente in un terreno umido o con acqua stagnante. Queste piante non amano terreni con ph molto alti, superiori a 7, dove spesso producono scarsi raccolti.

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Attrezzi per potare il kiwi

kiwi Come per tutti i tipi di potature, anche per potare il kiwi è consigliabile utilizzare degli strumenti affilati e in grado di produrre tagli netti e precisi. Forbici, cesoie e forbicioni da potatura sono l'ideale per la potatura di queste piante rampicanti in quanto i tagli devono essere netti e precisi e non slabrati, seghettati.

Per questo motivo si sconsiglia vivamente di utilizzare seghetti, segacci e motoseghe da potatura perchè sono tutti strumenti con dei denti che lacerano la corteccia e quindi producono dei tagli sfilacciati che aumentano la superficie d'ingresso dei patogeni come per esempio funghi e batteri.

Quindi prima di potare il kiwi assicuriamoci che le nostre forbici o gli strumenti a lama che abbiamo intenzione di utilizzare siano ben affilati, dopo di che procediamo con mano ferma e decisa e potiamo i rami.

Prima di iniziare le operazioni di potatura e sopratutto dopo aver tagliato piante infette o ammalate, è sempre una buona norma pulire le lame e disinfettarle con dell'alcol o con del disinfettante per uccidere eventuali spore o batteri che possono essere rimasti sulle lame.



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