Cura uva

Coltivazione e cura della vite

Ci sono vari metodi per coltivare la vite e per prendersi cura dell'uva. Tutto sarà determinato dalle vostre preferenze, dalle limitazioni di spazio e dalle varietà di uva che sceglierete. La vite deve essere potata ogni anno, perché i frutti si formano soltanto sui germogli nati dalla crescita della stagione precedente. Nei primi due anni, la vite non dovrebbe produrre frutti, perchè ha bisogno di rafforzare il proprio sistema di radici prima di poter sostenere il peso ulteriore della frutta. Potate le viti quando non sono nella fase della crescita, cioè all'inizio della primavera, prima che appaiano eventuali germogli verdi e prima che le gemme inizino a gonfiarsi. Di solito, i mesi per la potatura sono marzo e aprile; se invece deciderete di potare la vite in inverno, arrecherete un grande danno alla pianta. Non abbiate paura di rimuovere almeno il 90 % della crescita della stagione precedente. Ciò garantirà un prodotto di qualità superiore: ricordate che più potate, più uva avrete.
filari di viti nel campo

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Come prendersi cura della vite: come potarla

come potare la vite nel campo Anche se le viti possono sopravvivere in caso di negligenza da parte dell'uomo, esse hanno bisogno di attenzioni regolari per raggiungere la massima resa. Nel primo anno, tagliate tutti i germogli ad eccezione di 2 o 3. Quindi, selezionate un paio di rami forti e tagliate il resto. Assicuratevi che i restanti rami siano fissati al supporto. Nel secondo anno, potate tutti i rami, lasciando un paio di gemme su ciascuno. Ricordate che la potatura deve essere fatta molto attentamente: infatti, provoca più problemi alla pianta il fatto di lasciare troppi rami e foglie piuttosto che una potatura totale. Non concimate la vite durante il primo anno se non si dispone del suolo adatto, ma fertilizzatela leggermente nel secondo anno di crescita utilizzando la pacciamatura per mantenere la stessa percentuale di umidità intorno alle vigne. Una rete potrebbe essere utile per mantenere gli uccelli lontano dall'uva.

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Cura uva: il fertilizzante

grappoli d'uva maturi Fertilizzate leggermente la vite: a meno che il terreno non sia particolarmente povero, le viti hanno bisogno di poca alimentazione. I viticoltori incontrano alcuni problemi comuni: ad esempio, se si pianta una varietà senza semi, si potrebbe scoprire che gli acini d'uva sono più piccoli di quelli che si trovano nei supermercati. Gli acini d'uva producono un ormone vegetale che causa il loro aumento di dimensione. Nelle varietà senza semi manca questo ormone e quindi producono acini più piccoli. Se li volete più grandi, mantenete più gemme durante la potatura e sfoltite un grappolo ogni tre poco prima della fioritura primaverile. Se l'uva ha le giuste dimensioni, ma non riesce a maturare sulla pianta, può significare che è sopraggiunto un problema: ad esempio, molte volte accade che le grandi foglie creano fin troppa ombra sulla pianta, impedendo ai frutti di maturare.


Combattere le malattie, gli insetti e i parassiti

foglia di vite malata La vostra prima vite potrà anche sfuggire agli attacchi degli insetti o delle malattie per un po', ma alla fine qualche problema di solito arriva. Nelle zone umide, la muffa può essere un problema. I tipi di uva europei sono molto sensibili alla peronospora, per esempio, che è causata da un fungo e si sviluppa in climi caldi e umidi degli stati orientali: questa di solito fa marcire la pianta. L'antracnosi per esempio, un'altra malattia di origine fungina, fiorisce nel clima umido primaverile. Poi, i coleotteri giapponesi, gli afidi e gli acari sono insetti molto comuni all'interno dei giardini e dei campi. Le larve del lepidottero si nutrono dei fiori e dei frutti della vite, legandoli insieme con i fili di seta. In autunno, pulite le foglie della vite per ridurre il numero di parassiti durante lo svernamento. La fillossera è un parassita molto comune: in California, attacca le radici fino a succhiare tutta la parte liquida, formando delle galle; in Oriente, invece, attacca sia le foglie che le radici, anche qui formando galle grandi quanto un pisello.



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