Uva

Coltivazione dell'uva: le annaffiature

Nella coltivazione dell'uva, le operazioni di annaffiatura assumono un'importanza fondamentale. Pochissimo apporto idrico, così come quello eccessivo, influisce, infatti, negativamente sullo sviluppo della pianta e, conseguentemente, del frutto. E' importantissimo riuscire a capire quando la pianta ha reale necessità di acqua, in maniera da procedere con l'irrigazione solamente quando serve. Troppa poca acqua è praticamente inutile perché non riuscirebbe a raggiungere le radici in profondità o evaporerebbe immediatamente. Generalmente, 25 l per pianta rappresentano un apporto corretto (in pieno terreno). Non bisogna assolutamente mai esagerare perché elevate dosi idriche stressano non poco la pianta con conseguenze gravissime. Le annaffiature possono avvenire tranquillamente ogni 8-10 giorni.
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Come coltivare la pianta dell'uva

Uva bianca e rossa Benché la coltivazione migliore per l'uva sia quella in terreno aperto, non è impossibile coltivarla in vaso con buone soddisfazioni. Importantissime sono le dimensioni del vaso che deve avere un diametro di almeno 50 cm. Le radici della vite, infatti, necessitano assolutamente di moltissimo spazio. Maggiore è quest'ultimo, migliori saranno i risultati nella coltivazione. Laddove sussiste un clima mite, gli impianti si eseguono agli inizi della stagione invernale. Dove fa più freddo, invece, è consigliabile attendere il termine dell'inverno. Comunque, quest'operazione si effettua esclusivamente durante il riposo vegetativo. Il terriccio utilizzato deve risultare ricchissimo di letame ad elevata maturazione a cui occorre aggiungere un po' di pomice per ottenere un terreno realmente drenante, condizione, questa, indispensabile per la vite.

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Concimazione della vite

Piante di vite con frutto La pianta di vite deve assolutamente essere intrattenuta nella maniera corretta per scongiurare al massimo il rischio di eventuali malattie. La concimazione è sicuramente una tra le operazioni immancabili, da eseguire scrupolosamente. Prima dell'inverno è, innanzitutto, necessario integrare le sostanze nel terreno con buone quantità di letame maturo. Qualora sia necessario, occorrerà intervenire alla stessa maniera anche successivamente, dopo la formazione eventuale dei frutti. E' certo che non bisogna assolutamente eccedere perché il troppo nutrimento non corrisponde ad una migliorata produzione. Calcio e potassio sono gli elementi indispensabili per la vite. Anche l'azoto e il fosforo sono importanti, ma di meno. Il fertilizzante va interrato lievemente e fatto penetrare nel terreno con una leggera innaffiatura. Il sovescio di leguminose è perfetto.


Uva: L'esposizione le possibili malattie della vite

grappoli d'uva La vite è una pianta dalle pochissime pretese. Per ottenere una buona uva un fattore indispensabile è l'esposizione della pianta. Questa deve essere assolutamente in un terreno perfettamente soleggiato. Il sole, infatti, influenza positivamente la vita della pianta ed anche il sapore dei suoi frutti. Non vanno affatto bene, invece, nè le zone d'ombra nè quelle in cui è presente eccessiva umidità dell'aria. Indispensabile anche una corretta ventilazione. La vite è una pianta che purtroppo risulta spessissimo vittima di malattie o parassiti. Tra le malattie più frequenti, si ricordano le cosiddette "peronospora" e "botrite". Entrambi scaturiscono da un apporto idrico eccessivo. Si combattono con appositi prodotti chimici. Tra i parassiti, uno dei peggiori è il "ragno rosso", caratterizzato dall'altissimo potere infestante, da eliminare anch'esso chimicamente.