Orchidee Cattleya

vedi anche: Orchidee

Orchidee Cattleya

Queste orchidee possiedono degli pseudobulbi da cui si originano delle foglie e in base al numero di foglie che generano possiamo parlare di orchidea cattleya monofoliata o bifoliata.

Le piante monofoliate hanno una sola foglia e fiori molto più grandi anche se in numero inferiore rispetto alle bifoliate che, peraltro, possiedono invece almeno due foglie. Gli pseudobulbi nascono da uno stelo che cresce orizzontalmente.

La fioritura che si sviluppa all'apice dello stelo solitamente è composta da circa dieci fiori. Questi possiedono petali e sepali dello stesso colore ma il labello, invece, ha contorni frastagliati ed è macchiato di colori diversi rispetto a quelli del fiore intero.

Lo stelo fiorale viene prodotto una volta ogni anno, pertanto, una volta che i fiori appaiono sfioriti, può essere tagliato con delle forbici da giardinaggio

La cattleya è una pianta che si coltiva abbastanza facilmente ed ha necessita di un riposo vegetativo che solitamente va dal mese di ottobre al mese di aprile. In questo periodo la pianta ha ancora bisogno di essere esposta alla luce del sole, ma le annaffiature dovranno essere sospese.

Le sue radici sono molto particolari perché hanno bisogno di ariosità, pertanto è consigliabile tenerla in vasi con molti buchi, in modo che ci sia la possibilità di un buon passaggio di aria ma anche di un buon drenaggio.

Una caratteristica davvero significativa di questa orchidea è che sullo stelo possono essere ben visibili le generazioni della pianta. Andando a ritroso orizzontalmente si potrà notare uno pseudobulbo con uno stelo in fiore e prima di esso uno stelo senza fiori in quanto più vecchio e dunque, già sfiorito.

Orchidee Cattleya

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Origine orchidee cattleya

orchidea cattleya Il genere cattleya fu scoperto nel 1924 quando un ricco inglese che coltivava piante esotiche, il signor William Cattley di Barnet, trovò un giorno tra le piante che gli erano state spedite, delle foglie particolari che erano state usate come imballaggio. William, incuriosito, le piantò e non appena una piantina fiorì, non sapendo di che cosa si trattasse, la fece studiare al botanico Jhon Lindley che la classificò come un genere nuovo e mai visto, battezzandola Cattleya dal nome dello scopritore.


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Ambiente e temperature ideali per la sua prosperità

Orchidee Cattleya Il clima temperato è ideale per questa pianta; più precisamente durante l'inverno ha bisogno di temperature minime che si aggirano intorno ai 13-15 gradi e le massime intorno ai 22-23 gradi. Durante l'estete al massimo può tollerare 30-32 gradi. E' fondamentale che non subisca un eccessivo sbalzo termico tra il giorno e la notte

La cattleya ama stare all'aria ma non tollera ventilazioni esagerate, inoltre ama particolarmente la luce, proprio perché è originaria delle zone tropicali. E' consigliabile una esposizione al sole di mattina e da evitare invece le ore centrali della giornata.


terreno e annaffiatura

Essendo una pianta epifite, ha bisogno di un terreno particolare per il suo perfetto e rigoglioso accrescimento. Il substrato deve essere drenante, soffice, deve avere la capacità di trattenere umidità e deve permettere alle radici di essere areate, quindi, deve essere aggiunto al terreno del sughero oppure del polistirolo, e un mix creato da sfagno e bark. Le annaffiature devono essere regolari, quindi appena il substrato sembrerà asciutto dovrà essere nuovamente annaffiato. Oppure un'altra tecnica potrebbe essere quella di immergere il vaso in acqua tiepida e aspettare il tempo in cui il substrato avrà assorbito acqua a sufficienza. L'annaffiatura è davvero importante per offrire alla pianta la giusta quantità di sostanze nutritive di cui ha bisogno. Per questo motivo è essenziale mantenere umido anche l'ambiente nel quale la cattleya deve vivere e per ottenere facilmente questo risultato, è possibile posizionare la pianta sopra un sottovaso riempito di ghiaia o argilla espansa mantenuta costantemente bagnata. L'acqua evaporando manterrà l'ambiente umido e le radici non saranno a diretto contatto con l'acqua. Oppure potrete anche vaporizzare le foglie con dell'acqua una volta al giorno. E' necessario, dunque stare molto attenti che l'aria non sia mai troppo secca e che il terreno non si secchi troppo in quanto provocherebbe nel substrato una concentrazione delle sostanze nutritive che danneggerebbero gravemente la pianta stessa.


CONCIMAZIONE E MALATTIE

orchidea Le orchidee cattleya devono essere concimate costantemente circa ogni 20 giorni variando l'apporto di Fosforo, Potassio e Azoto in base al grado di sviluppo della pianta.

Di solito se vogliamo una ripresa vegetativa della pianta, il concime deve avere una maggiore quantità di azoto. Nel periodo della fioritura, invece, l'azoto deve essere diminuito ma aumentato il potassio. Durante tutti gli altri periodi i tre gli elementi devono essere presenti nel concime in uguali quantità. Tali concimi devono essere diluiti nell'acqua con la quale irrighiamo la pianta ed il substrato deve essere precedentemente bagnato in modo che non si creino concentrazioni di sali minerali che arrecherebbero danni alle radici. Ciclicamente, ogni circa quattro concimazioni, sarebbe opportuno sospendere la concimazione e annaffiare la cattleya solo con acqua priva di concime, per sciacquare il substrato diminuendo la concentrazione salina. E' importante ricordare anche che se la pianta viene annaffiata eccessivamente, le radici si potrebbero deteriorare. Inoltre controllate periodicamente la pianta affinché non sia attaccata pesantemente dagli afidi che creerebbero macchie gialle sulle foglie. Comunque per questo tipo di danno è necessario un insetticida da usare con scrupolo.