Come potare le piante

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Come potare le piante

La potatura delle piante è un processo molto delicato. Si tratta di una ferita che influisce sulle condizioni energetiche e può modificare il processo di crescita, per cui va eseguita con cura e per valide ragioni, eliminando per esempio rami che ostacolano la crescita o comportano pericoli strutturali, o ancora che non consentono una corretta illuminazione della chioma. Il periodo di intervento dipende dal risultato desiderato: la potatura invernale, prima della ripresa vegetativa, favorisce al massimo la crescita successiva di rami e fogliame, mentre quella primaverile, dopo l'attività di crescita, deprime il successivo sviluppo. Quest'ultima è indicata per allevare piante in forma obbligata, oppure per quelle che tollerano male la potatura, in quanto reagiscono meglio alle ferite. Piccoli interventi possono essere eseguiti durante tutto l'anno, ma bisogna evitare le fasi di emissione e di caduta delle foglie. La potatura ha importanti risvolti sul bilancio energetico di un albero: asportando troppe foglie si riduce la capacità di fotosintesi da parte della pianta e di conseguenza si ha un minore accumulo energetico, che viene ulteriormente disperso per sanare le ferite da potatura. Una potatura eccessiva può quindi avere conseguenze drastiche, fino alla morte della pianta. Come indicazione generale vale l'asportazione di circa il 30% della massa fogliare, tenendo ovviamente conto delle condizioni generali dell'albero. Le stesse indicazioni valgono per il singolo ramo che va considerato come una pianta a sé. Quando eseguite una potatura tenete presente i seguenti accorgimenti: eseguite tagli il più possibile netti e di piccole dimensioni, evitando tagli sui nodi. Potate sempre il ramo poco sopra l'inserzione di un altro che possa fungere da cima di sostituzione e, se un ramo va eliminato completamente, rispettatene il collare in modo che non danneggi anche il tronco. I rami più pesanti vanno tagliati in tre riprese, per evitare “strappi” dovuti al peso. Ricordatevi sempre inoltre di disinfettare gli arnesi da taglio. Negli alberi giovani la potatura tende ad indirizzarne correttamente lo sviluppo, sopratutto per quello apicale. Dato il ridotto apparato radicale, infatti, gli alberi di allevamento possono sviluppare molti rami secondari che entrano in competizione con la cima principale: essi andranno potati per favorire il corretto sviluppo del tronco. Negli alberi adulti, invece, cambiano le esigenze, e la potatura serve soprattutto al diradamento della chioma per favorire l'illuminazione, e l'eliminazione delle parti secche, oltre che eventualmente per l'innalzamento della chioma con l'eliminazione dei rami più bassi. Evitate potature a coda di cane, con il mantenimento delle sole diramazioni terminali e le scalvature, cioè i tagli che lasciano un moncone.
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