pepper tree

Il Pepper tree

Da alcuni anni nei vivai, ma soprattutto nei negozi non specializzati in piante, troviamo dei piccoli bonsai, chiamati pepper tree; ovvero in italiano albero del pepe. In Italia con il termine pepe si intendono i semi ed i frutti di un particolare albero tropicale, chiamato in botanica piper nigrum; tale albero non viene coltivato come bonsai o per scopi ornamentali, quindi il pepper tree bonsai non è un albero di pepe, ma un piccolo alberello di una pianta che, per fogliame, per infiorescenza o per frutti, ricorda il pepe; in altri casi si intende con il termine pepper tree, l’albero del pepe di sichuan, che ha delle bacche simili a quelle del pepe come lo intendiamo in Italia, ma dall’aroma differente, molto più utilizzato in Asia.

In Giappone e in Cina, con il termine pepper tree si intende quindi un piccolo albero di pepe dello sichuan, o zanthoxylum piperitum, in Italia e in Europa, con il termine pepper tree, si indicano alcuni alberi, molto diversi tra loro, accomunati da una somiglianza con lo zanthoxylum, che però spesso si esaurisce nell’avere foglie pennate. Quindi, nei negozi italiani (e ripeto: spesso non in vivai, ma in negozi di mobili o di bricolage, nella zona dedicata alle piante) troviamo vari tipi di pepper tree; rarissimamente si tratta di zanthoxylum piperitum, raramente si tratta di schinus molle (che in Italia viene detto falso pepe), più speso si tratta di sophora prostrata “little baby” o di operculicaria decaryi.

Queste quattro essenze sono ben diverse tra di loro, visto che andiamo da piante adatte a vivere all’aperto fino a una pianta semi succulenta, dotata di caudex; prima di poter decide come coltivare il nostro pepper tree, è allora fondamentale cercare di capire che pianta abbiamo in effetti acquistato, per poterla poi allevare nel modo migliore.

Zanthoxylum piperitum

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Zanthoxylum piperitum, o pepe di sichuan

Schinus molleQuesto bonsai viene in genere considerato una pianta da interno, e come tale durante l’inverno soffre assai per le condizioni calde e secche presenti nelle nostre case; per farla sopravvivere all’inverno è consigliabile conservare la pianta in una zona poco riscaldata della casa, e vaporizzarne spesso la chioma; in alternativa, e avendone gli strumenti, si può coltivare per tutto ‘l’inverno in serra fredda, dove però le temperature minime non scendano mai al di sotto dei 5°C; è un piccolo albero a foglie caduche, quindi non spaventiamoci se perde le foglie in autunno, le produrrà tutte nuove in primavera.

Come per molte altre piante, evitiamo di posizionare il nostro bonsai nei pressi di fonti di calore diretto, o vicino a correnti d’aria, e annaffiamo il terreno solo quando tende ad asciugarsi, quindi più la temperatura è alta e l’aria è secca, e più spesso dovremo annaffiarlo e viceversa.

Si tratta di una bella pianta, di coltivazione non facilissima per i principianti, in primavera produce lunghe pannocchie di piccoli fiori, seguite dai frutticini decorativi; teniamolo in una zona molto luminosa, con qualche ora di sole diretto, ma solo nelle ore più fresche del giorno.

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Schinus molle, o falso pepe

Sophora prostrataLa schinus molle è un albero sempreverde, originario delle zone aride dell’America centrale e meridionale, le piccole bacche vengono utilizzate in cucina, e chiamate pepe rosa; ha un portamento elegante, e grandi foglie pennate, con le foglioline che lo compongono lanceolate. La corteccia, anche negli esemplari giovani, tende e divenire grigia e fessurata, particolare che li rende molto interessanti come bonsai, oltre ai frutti di dimensioni minuscole, che risultano molto decorativi già nei bonsai giovani.

Si coltiva all’aperto, occasionalmente, solo in caso di temperature minime molto basse, si ripara con agritessuto, coprendo sia la pianta, sia il vaso, per evitare che la chioma venga rovinata dal freddo.

Si tratta di una pianta molto resistente alla siccità, che necessita di un terriccio particolarmente ben drenato, in quanto lo schinus non ama gli eccessi di annaffiature, e i ristagni idrici.

Si posiziona in una zona molto luminosa, con una buona dose di ore di sole diretto ogni giorno, salvo nelle stagioni torride e nelle ore più calde del giorno. Non si tratta di un bonsai per principianti, in quanto l’albero si manifesta molto vigoroso e le foglie sono molto grandi, motivo per cui è necessario seguire attentamente lo sviluppo del bonsai, correggendolo varie volte all’anno.


Sophora prostrata “little baby”

OperculicariaLa sophora prostrata è un arbusto sempreverde originario della Nuova Zelanda, ha piccole foglie pennate, costituite da piccolissime foglioline tondeggianti; i rami sono di colore marrone chiaro, e hanno aspetto setoso; l’arbusto è di dimensioni contenute e sviluppa un portamento particolare, molto ramificato, con i rami nuovi rivolti verso il basso; l’aspetto complessivo della pianta è decisamente molto gradevole; in particolare, la varietà cultivar “little baby” ha foglie particolarmente minute, che la rendono decisamente un ottimo arbusto per preparare dei bonsai, in quanto anche esemplari molto giovani possono ricordare alberi vetusti, senza che il coltivatore debba dedicare alla pianta mesi e mesi di lavoro per la bonsaizzazione.

Si tratta di bonsai da interno, sempreverdi, decisamente adatti anche ai principianti, in quanto spesso capita che esemplari ben formati inizialmente, necessitino negli anni di poche cure.

Prediligono posizioni ben luminose, anche soleggiate, ma non nelle ore più calde del giorno; sopportano benissimo la siccità, e temono il ristagno idrico, che può portare molto rapidamente alla morte della pianta, o ad una completa defogliazione.

Come avviene per moltissime piante, anche la sophora prostrata non ama l’aria decisamente molto asciutta presente in casa, quindi durante l’inverno va periodicamente vaporizzata, per aumentare l’umidità ambientale.


pepper tree: Operculicaria decaryi

L’operculicaria è una pianta semi succulenta, con fusto caudiciforme, originaria del Madagascar; si coltiva in appartamento o in serra fredda, con temperature minime che non si abbassino mai al di sotto dei 10°C. Viene coltivata in zone luminose, anche in sole pieno, e ben sopporta la siccità; teme invece gli eccessi di annaffiature, anche in estate, quindi si annaffia solo quando il terreno è asciutto. Tale terreno deve essere molto ben drenato.

L’operculicaria e la sophora prostrata sono piante dall’aspetto molto simile, e per un non esperto è assai facile scambiare una pianta per l’altra, in quanto hanno fogliame e portamento decisamente molto simile; diverso è sicuramente il fusto, che nell’operculicaria ha venature molto evidenti, e rugosità profonde, oltre a questo, anche gli esemplari giovani, tendono a produrre un fusto dall’aspetto nodoso e intricato.

Anche l’operculicaria è adatta ad essere coltivata da un principiante, anche perché sopporta al meglio le condizioni caratterizzate dall’aria asciutta presente in casa.


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