decotto di alloro

vedi anche: Laurus nobilis

decotto di alloro

Tra le erbe aromatiche più conosciute e più utilizzate in cucina c’è senza dubbio l’alloro, il cui nome scientifico è “Laurus nobilis”, una pianta diffusa in tutte le zone del mediterraneo caratterizzate da un clima mite. Si trova però soprattutto nelle zone costiere, in Spagna, Grecia e in alcune regioni dell’Asia Minore. L’alloro appartiene alla famiglia delle Lauraceae ed ha un fusto spesso ed eretto caratterizzato da una corteccia color verde scuro. Quello che in pochi sanno è che in realtà l’alloro è un albero che può crescere fino ai dieci metri, ma che viene accorciato tramite potatura, presentandosi sotto forma di arbusto. Le foglie – che siamo abituali a vedere in cucina, usate soprattutto per insaporire piatti a base di pesce – sono anch’esse color verde scuro, piuttosto spesse e lucide, dal sapore particolarmente intenso. Inserito dal ministero dell’agricoltura nella lista di prodotti agroalimentari appartenenti alla tradizione italiana, l’alloro non richiede particolari accortezze nella coltura: cresce su qualsiasi terreno e richiede poche cure; mal tollera il freddo e le gelate (la regione in cui è più diffuso non a caso è l’assolata Sicilia). La parte utilizzata in cucina è la foglia di alloro, che può essere utilizzata anche per preparare liquori e soprattutto decotti utilissimi per prevenire e curare una serie di patologie intestinali e da raffreddamento. L’alloro, infatti, possiede notevoli proprietà benefiche conosciute e sfruttate anche dagli antichi. Ne è prova il fatto che Greci e Romani consideravano sacra questa pianta che per loro simboleggiava vittoria e onore: questa tradizione si è mantenuta nei secoli, visto che ancora oggi la corona d’alloro viene usata per premiare un successo di vari tipi, una laurea o la vittoria in una gara sportiva. In passato, infatti, la corona d’alloro era la massima onorificenza concessa a un poeta, ed era sempre una corono d’alloro quella posta sul capo di chi vinceva i giochi Pitici o Delfici.

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Le proprietà dell’alloro

polvere di alloroL’alloro presenta notevoli proprietà digestive che vengono sfruttate sia mediante la realizzazione di decotti (da bere caldi in inverno e freschi in estate, poiché possiedono anche un discreto potere dissetante), sia nella preparazione di liquori digestivi e aromatici da sorseggiare a fine pasto. Stimolando la digestione aiuta anche la regolarità intestinale. Grazie alle sue proprietà depurative e antisettiche, poi, si rivela molto utile nei casi di tosse, mal di gola, bronchite e in genere in tutte le forme di raffreddamento. L’alloro è inoltre in grado di svolgere un’azione antisettica ed espettorante, ragion per cui soprattutto chi soffre di tosse grassa trae giovamento dall’assunzione di decotto di alloro. La pianta d’alloro gode di queste proprietà grazie agli oli essenziali che contiene e che possono essere impiegati anche per curare mal di testa e nevralgie; il potere lenitivo di piante e bacche da alloro si rivela molto utile inoltre nel trattamento di lombalgie, reumatismi e torcicollo. Quello che molti non sanno è che, oltre agli effetti elencati che ineriscono l’organismo, l’alloro agisce efficacemente anche a livello cerebrale e psicologico: aiuta a combattere l’ipocondria, i disturbi ansiosi derivanti dallo stress e la gastrite di origine nervosa. Dal punto di vista strettamente estetico l’alloro viene impiegato con successo nei pediluvi, per lenire i piedi provati da corse, lunghe camminate o magari dall’eccessiva produzione di sudore. L’alloro, infatti, oltre a essere lenitivo e rinfrescante (molte creme per i piedi sono a base di alloro) è ottimo per arginare l’eccessiva sudorazione: basta far bollire delle bacche di alloro e versare l’acqua in una bacinella dove tenere a mollo i piedi per almeno dieci minuti.

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Come preparare il decotto di alloro

Il decotto di alloro è semplicissimo da preparare e gli ingredienti si trovano in qualsiasi erboristeria oppure nei negozi di alimenti biologici. Le dosi tradizionali sono di cinque grammi di foglie d’alloro (anche le bacche d’alloro possono fare al caso nostro) e duecento millilitri d’acqua; per esaltare ulteriormente il potere digestivo di questo preparato si possono aggiungere anche cinque grammi di buccia d’arancia essiccata. In un pentolino si versano l’acqua, l’alloro e la scorza d’arancia e lo si mette a bollire sul fuoco. Una volta raggiunta la temperatura di ebollizione, si lascia bollire il decotto per un quarto d’ora circa. Dopo aver spento si lascia intiepidire per una decina di minuti. Successivamente si passa alla fase di filtraggio: con un colino si filtra il decotto e lo si versa in un tazzone. Questo decotto può essere consumato fino a due volte al giorno ed è ottimo per favorire la digestione. Se non si soffre di diabete lo si può addolcire con un cucchiaino di miele, o ancora meglio, di zucchero di canna grezzo.


Altri usi dell’alloro

foglie di alloroNon tutti sanno che questa pianta può essere usata anche per lenire le scottature, gli eritemi e tutti i problemi della pelle derivanti da una prolungata esposizione al sole: in questo caso il decotto di alloro va versato su apposite garze sterili da utilizzare per dei veri e propri impacchi lenitivi. Non solo: il decotto può anche essere versato nella vasca dive si fa il bagno, in cui restare a mollo più a lungo possibile. Non vi sono particolari controindicazioni all’uso dell’alloro, anche se secondo alcuni l’olio essenziale di questa pianta può provocare sonnolenza e dermatiti; il buonsenso impone di non farne un uso eccessivo, soprattutto in gravidanza, ma per ogni altro problema è sempre utile chiedere maggiorni informazioni al medico o all’erborista.



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