Olmo albero

vedi anche: Alberi

Come annaffiarlo nel modo migliore

L'Olmo albero è di grandi dimensioni e di origine europea, ma anche asiatica o nordamericana a seconda delle specie. Nei nostri territori si trovano specialmente di tipo montano o campestre. Dotato di una grande chioma di forma ovale o conica è un albero dalla corteccia grigia e dalla superficie liscia per quanto riguarda i giovani esemplari. Con il tempo e l'età il suo tronco genera sottili fenditure e il colore tende al bruno. Viene utilizzato a livello ornamentale da solo o accompagnato da altri alberi per costeggiare ed alberare giardini. Tuttavia la chioma non è molto fitta e per questo motivo predilige luoghi luminosi ma non troppo esposti ai raggi solari per garantire una buona crescita. Sopporta anche i luoghi con una forte escursione termica ed è resistente in quelli parecchio inquinati. È una pianta che necessita dell'irrigazione in quantità ridotta: infatti verrà innaffiata solo quando necessario e nel periodo estivo. Sopporta una temperatura fino a -20° e insieme alle querce sono gli alberi che formavano le più antiche foreste del mondo.
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Impianto e tecniche di coltivazione

foglie Olmo L'Olmo è un albero che quando gode di ottima salute presenta foglie di un verde scuro, ovali/ellittiche, ruvide e seghettate. La moltiplicazione avviene per seme o tramite polloni. Tramite innesto o talea si propagano le specie ornamentali. Nel medesimo giorno della dispersione del seme deve avvenire la semina dello stesso attraverso la tecnica dell'immersione in acqua. Eventualmente si possono anche provare ad essiccare i semi fino al 10%. Il passo successivo è mantenere un'umidità superficiale del terreno, dove nel giro di pochi giorni si potranno avvistare i primi germogli. Le talee vengono invece prelevate da polloni o rami giovani (un anno) durante il periodo di riposo vegetativo. Nella stagione autunnale vengono posti in filari dalla distanza di 8/10 metri l'uno e ad una distanza di 4/5 metri da un albero all'altro. È un albero che si adatta abbastanza bene a qualunque terreno prediligendo quelli fertili e ben drenanti, in quanto eventuali ristagni idrici potrebbero comprometterne le radici e causare infezioni o deterioramento. Per la manutenzione dell'Olmo si deve operare la potatura solo in presenza di rami rotti o danneggiati.

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Tecniche e somministrazione dei concimi

Olmi parco Il periodo ideale per concimare quest'albero è in primavera con l'ausilio di concime organico per piante giovani. La concimazione, quando viene operata, ha principalmente lo scopo di preparare le piante alla rigidità delle temperature della stagione invernale. In genere si effettua una sola volta utilizzando un concime a lenta cessione, specifico per intervenire sulle piante verdi e non troppo ricco d'azoto, che come sappiamo, utilizzato in quantità eccessive provoca un maggiore sviluppo della pianta e la conseguente diminuzione della resistenza alle malattie. Trattandosi di un albero che vive su terreno si auto procura le sostanze nutritive di cui necessita e la concimazione diventa solo di contorno. La maniera migliore per somministrare il concime è nel periodo vegetativo (marzo/giugno e settembre/ottobre): infatti, quando le piante sono in stasi vegetativa (periodi troppo caldi o troppo freddi) non riescono ad assimilarlo.


Olmo albero: Principali malattie e parassiti

Olmo grafiosi I parassiti rappresentano uno dei principali pericoli per quest'albero, i quali vengono attaccati da bruchi, larve, afidi e coleotteri scolitidi (causa della gravissima grafiosi). I funghi lignifori attaccano e consumano l'albero entrando attraverso le fenditure ed intervenendo sul legno. Spesso ad essere colpiti dalla malattia più temuta, la grafiosi, sono gli esemplari più giovani. Essi vengono attaccati da un fungo trasportato da insetti (scolitidi) che agisce a livello interno colonizzando la pianta attraverso il sistema linfatico e procurandole la precoce morte per tracheomicosi e quindi il disseccamento rapido. Il fenomeno è visibile quindi anche esternamente attraverso l'ingiallimento e l'avvizzimento delle foglie che seccano piegandosi ad uncino. Questa malattia è difficile da fermare in quanto il fungo tende a trasmettersi da una pianta all'altra tramite radici e l'unica soluzione è una forma di prevenzione. Per intervenire sulle piante malate si devono recidere le parti infette, che successivamente devono essere bruciale per evitare il proliferarsi della malattia.


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