Pino argentato

Pino artgentato: le irrigazioni

Il Pino argentato è una conifera originaria del nord America; ama terreni freschi e umidi, quindi necessita di annaffiature regolari, soprattutto durante la stagione estiva e nel caso di esemplari particolarmente giovani, o a dimora da breve tempo. Sono alberi che con il passare del tempo possono diventare maestosi, anche se in Italia tendono a mantenersi entro dimensioni abbastanza contenute, non superando quasi mai i 3-4 metri di altezza. Gli alberi a dimora da lungo tempo possono sopportare brevi periodi di siccità, ma è sempre consigliabile vigilare che il terreno non rimanga mai secco a lungo. Da aprile fino a settembre è opportuno annaffiare ogni volta che il terreno è ben asciutto, evitando però di bagnare in modo eccessivo. Durante i mesi freddi non è necessario irrigare, in quanto le piante sono in parziale riposo vegetativo e il clima è comunque fresco e umido.
Pino argentato

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La coltivazione del pino argentato

Aghi pino argentato Il Pino argentato è particolarmente apprezzato nei giardini di tutto il mondo, grazie alle sue foglie che mostrano un colore grigio-argento, che sotto la luce del sole sembrano quasi azzurre, il Pino argentato è infatti conosciuto anche come Abete blu. Si tratta di una pianta molto decorativa, che mantiene il fogliame per tutto l'arco dell'anno. Si coltiva in un terreno molto ben drenato e, dopo alcuni anni dalla messa a dimora, tende a non necessitare di grandi cure. Le potature devono essere ridotte al minimo, rimuovendo periodicamente solo i rami rotti o rovinati dalle intemperie. Le conifere infatti non amano alcun tipo di potatura e tendono, con il tempo, a mantenere un portamento aggraziato e piacevole, costituendo un fitto cono con ramificazioni orizzontali, a volte leggermente rivolte verso il basso. In commercio esistono diverse varietà di Pino argentato, alcune delle quali particolarmente compatte, che non superano il metro di altezza. Le varietà nane sono utilizzate anche nel bordo misto o nelle aiuole.

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Concimare l'albero

Abete argentato prostrato Il Pino argentato è una conifera a sviluppo molto lento, che in genere non necessita di una concimazione regolare. Quando si pone a dimora un Pino argentato si mescola dello stallatico pellettato al terreno di coltivazione, in modo da stimolare lo sviluppo delle radici e da fornire un terreno con un impasto morbido e abbastanza friabile. Nel corso dello sviluppo dell'albero, che può durare vari decenni, si forniscono piccole dosi di concime granulare a lenta cessione, da spargere alla base del fusto una volta all'anno, a fine inverno. Altri tipi di concimazioni non sono necessarie anche se il Pino argentato tende a prediligere terreni abbastanza acidi; per questo motivo può essere utile mescolare al terreno alla base della pianta del terriccio specifico per piante acidofile, che aiuta ad abbassare il ph del suolo.


Pino argentato: Parassiti e malattie

Abete pianta Se coltivato in condizioni ideali per il suo sviluppo il Pino argentato tende a non essere attaccato da alcun tipo di parassita. Si tratta di una conifera che ama un clima fresco e posizioni ben soleggiate. Per ottenere questo tipo di condizioni ambientali in Italia è consigliabile porre a dimora il Pino argentato in un terreno posto a mezz'ombra, riparato dal sole nelle ore più calde del giorno. Il clima estivo favorisce la diffusione sulla pianta di acari e cocciniglie, che possono portare all'ingiallimento di alcuni aghi. Per debellare questi parassiti occorre vaporizzare l'intera chioma con appositi prodotti insetticidi e acaricidi, cosa possibile solo con gli esemplari giovani o con le varietà nane. Il Pino argentato può essere colpito anche dalla ruggine, cosa che necessita di trattamenti con prodotti antifungini a base di rame.