Geranio - Pelargonium

Generalità

Il pelargonium è da sempre il re indiscusso dei balconi e delle terrazze, sia per la facilità di coltivazione, sia per la quantità incredibile di fiori che può produrre in un anno. Le prime piante di geranio coltivate in Europa provenivano dall'Africa meridionale, al giorno d'oggi si coltivano varietà selezionate, che appartengono alla famiglia dei Pelargonium. Sono disponibili numerose tipologie di gerani, che differiscono per il tipo di fioritura e per le caratteristiche peculiari che li rendono adatti alla coltivazione in differenti condizioni ambientali.
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Geranio Zonale

geranio zonale Questa è la varietà più diffusa; è facilmente riconoscibile in quanto caratterizzata da portamento eretto, fusti tondi e carnosi con foglie grandi e tondeggianti, che presentano al loro interno una zona più scura, da cui deriva il nome “zonale”.

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Geranio Edera semplice

pelargonium grandiflorum Questa varietà è molto utilizzata per l’arredo di balconi e terrazze, proprio perché, anche in condizioni estreme (poca terra, esposizione a sole pieno e frequenza non ottimale delle irrigazioni), essa riesce a darci delle splendide fioriture. Il nome “edera” è da attribuire a due motivi: il primo è relativo al portamento pendente che assume la pianta; il secondo, invece, è dovuto alla somiglianza della foglia, anche se questa, nel caso del pelargonium, è più piccola e più tondeggiante. Le colorazioni classiche sono il rosso, il rosa ed il lilla; ultimamente in commercio ci sono delle varietà che hanno il fiore bianco e bianco screziato di rosa. Questo geranio rimane sicuramente una delle piante più belle e “generose” per i nostri balconi.


Geranio Edera doppio

pelargonium lord bute Molto simile a quello semplice, sia per portamento che per esigenze, il Geranio Edera doppio è ottenuto con un incrocio tra quello edera semplice e quello zonale. A seconda della varietà, si possono trovare piante più simili a una o all’altra specie. Meno vigoroso dell’edera semplice, il G. Edera doppio presenta fiori doppi con una gamma di colori veramente vasta; le foglie sono più carnose e presentano delle zone più scure come lo zonale.


Geranio Imperiale

Geranio Imperiale Questo pelargonium si sviluppa soprattutto in altezza e presenta un portamento eretto, una grande quantità di foglie (molto fitte) ed una fioritura abbondante. I fiori sono molto grossi ed il loro colore varia dal bianco al viola; il fiore è, inoltre, screziato e presenta molte sfumature.


Geranio Odoroso

Geranio Odoroso Queste piante si contraddistinguono per il profumo che emanano; il portamento, che generalmente è eretto, non è però compatto come nello zonale. La colorazione della foglia dipende dal tipo di varietà. La fioritura è meno generosa rispetto alle altre specie. Per quanto riguarda le profumazioni possiamo dire che solitamente esse variano dalla menta al limone, ma ultimamente se ne sono state selezionate anche delle altre.


Esposizione

Tutti i gerani vegetano bene al sole ma le varietà imperiali e zonali anche all’ombra, in zone però molto luminose. Uno dei principali sintomi della mancanza di luce è la formazione di una grande quantità di foglie e fusti a discapito della fioritura. L’esposizione va scelta in base alla posizione geografica in cui ci troviamo. Più esattamente, nelle regioni di montagna l’ideale è l’esposizione a sud; nel resto d’Italia è opportuno, invece, prediligere zone a sud-est, per evitare che il sole del pomeriggio ustioni le foglie. Nelle regioni meridionali si consiglia, inoltre, di prediligere varietà edera, che, come abbiamo già detto, presentano una maggiore resistenza alla siccità.


Vasche

vasi I vasi devono essere scelti in relazione al tipo di geranio che andremo a piantare. Per le varietà zonali è consigliato una vaso che rispetti la forma della pianta, quindi cassette ovali o vasi rotondi; le dimensioni variano in base alla pianta, da un minimo di 16-18 cm di diametro fino a oltre 35 cm per le piante più grandi. Per le varietà pendenti sono consigliate delle cassette che abbiano una profondità di almeno 18-20 cm, le piante andranno collocate a distanza di circa 20 cm le une dalle altre (cassette 40cm 2 gerani, cassette 60cm 3 gerani). Nei vasi penduli, che non devono essere inferiori ai 16 cm, va messa a dimora una sola pianta.


Terreno

In commercio ci sono ormai una grande quantità di terricci, più o meno specifici per gerani. Il terriccio ideale per il pelargonium è composto da un miscuglio di torba bionda e torba bruna, debitamente corrette, per portare il ph del terriccio attorno a 6.2; con l’aggiunta di argilla, inoltre, si fa in modo che, anche nei periodi più caldi, la pianta abbia una buona riserva d’acqua.


Concimazione

La concimazione di base è molto importante per il geranio. Le migliori soluzioni derivano da un giusto rapporto tra sostanza organica (humus, letame molto vecchio) e un concime a cessione controllata (es. osmocote). E’ opportuno ripetere la somministrazione di sostanza organica anche a metà del ciclo vegetativo, dopo circa 3-4 mesi. La frequenza delle concimazioni liquide è fondamentale; per avere dei bei gerani, l’ideale sarebbe apportare il giusto nutrimento ogni volta che si annaffiano le piante, questo per dare loro una continuità nella crescita e nella fioritura e per evitare il rischio di procurare stress alla pianta a causa di un’eccessiva concimazione. E’ importante, infine, prediligere concimi con una bassa concentrazione d’azoto, diluire il concime, in modo che risulti meno concentrato rispetto alle indicazioni riportate sulla confezione, ed aumentare la frequenza delle concimazioni.


Annaffiatura

I gerani sono piante da clima arido e per questo motivo soffrono molto di più il ristagno idrico che non la siccità; evitare quindi il sottovaso sempre pieno d’acqua. Durante il periodo vegetativo irrigare in modo regolare le piante, avendo cura di far asciugare bene la terra tra un’irrigazione e l’altra. Nel periodo che va da giugno a settembre la frequenza dell’irrigazione sarà giornaliera e si prediligeranno le ore del mattino. Nel periodo autunnale si sospenderanno le annaffiature.


Parassiti e Malattie

Per meglio tenere sotto controllo le malattie, la miglior cosa sono i trattamenti preventivi, che vengono somministrati ogni 15-20 giorni ed impediscono l’insediamento del parassita. Nei periodi più caldi i gerani sono soggetti ad attacchi da parte di acari ed afidi, che si annidano sulla pagina inferiore della foglia, facendola ingiallire e poi cadere. Per la lotta contro questi parassiti è opportuno irrorare le piante con dell’insetticida acaricida al fine di eliminare entrambe i parassiti. Nei periodi primaverili ed in quelli autunnali, dato l’alto tasso di umidità e di acqua, le piante possono essere colpite da attacchi di ruggine, che si manifesta con la formazione di piccole macchie chiare sulla foglia; per eliminare questo micelio è opportuno trattare le piante con Zineb e zolfo, oppure con prodotti specifici che si possono reperire in qualsiasi garden.


Conservare i gerani nel periodo invernale

gerani rossi La scelta delle modalità per conservare i gerani va fatta in relazione alla regione nella quale si vive.

Al sud si possono lasciare all’esterno, coprendoli con un “tessuto-non-tessuto” per ripararli dalle correnti più fredde. Al nord le piante devono essere ritirate come segue: sospendere l’annaffio e la concimazione 15-20 giorni prima di ritirarli; al momento del ritiro tagliare quasi tutta la parte aerea, per facilitare la formazione di nuovi rami giovani; irrigare saltuariamente avendo cura che il terriccio non sia mai fradicio d’acqua.

Con l’inizio della bella stagione, si consiglia di tagliare le radici vecchie e rovinate, cambiare il terriccio, portare le piante all’esterno, cominciare a concimare ed irrigare e, dopo 15-20 giorni, spuntare i nuovi germogli ed eliminare i rami vecchi.


Moltiplicazione

Dopo un paio di anni le piante sono ormai esaurite e quindi è opportuno sostituire le vecchie con delle piante nuove. La cosa più semplice è quella di andare in un garden a comprarle, anche per cambiare colore e varietà. Ma, se siamo affezionati a quel colore o a quel tipo di fiore, si possono ricavare dai vecchi gerani delle talee, che riproducono delle piante uguali a quelle vecchie. Le talee di geranio radicano molto facilmente e le operazioni da effettuare sono semplici: nelle giornate miti, quando la temperatura varia dai 16 gradi ai 24 gradi, prelevare, con una forbice ben affilata, la parte apicale della pianta (la grandezza della talea deve variare tra i 5 e i 15 cm, a seconda della varietà del geranio); successivamente eliminare le foglie basali ed immergere la parte del taglio negli ormoni radicanti; collocare, poi, la talea in un terriccio ben drenato e molto leggero, che faciliterà la radicazione. E’, infine, consigliabile vaporizzare le talee appena piantate con dell’acqua, servendosi di uno spruzzino, in modo tale da diminuire l’evaporazione. Il terriccio dovrà essere sempre umido ma mai bagnato; dopo circa 20-30 giorni la piantina può essere trapiantata.


Geranio - Pelargonium: Trucchi Geranio

Ecco alcuni piccoli consigli per avere sempre dei gerani belli tutto l'anno e fare invidia ai nostri vicini di casa.

* Tagliare qualche bocciolo delle piante più fiorite, questo per non stressare troppo il geranio e prolungare il tempo della fioritura.

* Tagliare con la forbice i fiori appassiti, questo oltre per un chiaro fattore estetico, anche per evitare che la pianta sprechi molte energie nella formazione di nuovi semi.

* Non strappare le foglie secche o avvizzite, ma tagliarle lasciando il picciolo lungo circa mezzo cm. Per impedire la formazione di lacerazioni con la conseguente possibilità di attacchi patogeni.

* Con l'aiuto di un zappettino muovere periodicamente la terra per evitare la formazione di croste, che, oltre a dilavare le sostanze organiche, impedisco l'assorbimento dell'acqua e la respirazione della pianta.

* Concimare periodicamente, sembra una cosa scontata, ma la metodologia di concimazione è importantissima. Diluire il prodotto nel doppio dell'acqua ma concimare con intervalli di tempo dimezzati. Questo permetterà al geranio di assorbire quasi la totalità del prodotto, che altrimenti sarebbe dilavato alla prima irrigazione senza concimi