Rabarbaro
Per la coltivazione del rabarbaro non occorreranno particolari interventi di annaffiatura. Nelle fasi iniziali di sviluppo il terreno dovrà comunque essere costantemente umido favorendo la crescita della piantina. A seconda della regione dove lo coltiviamo, possono essere più che sufficienti le normali precipitazioni atmosferiche. Durante le stagioni piovose non occorrerà intervenire affatto ma se la siccità si prolunga per diversi giorni la pianta gradisce essere bagnata alla base. L'importante è evitare i bruschi sbalzi idrici esagerando con le annaffiature e lasciando il rabarbaro a secco per troppo tempo. La frequenza degli interventi manuali deve essere proporzionale all'assenza di piogge. Ovviamente durante la stagione estiva opereremo maggiormente, con l'impiego dell'annaffiatoio se disponiamo di poche piante o con un impianto di irrigazione per coltivazioni più grandi.
Ci si può prendere cura della pianta di rabarbaro per ottenere un ortaggio da utilizzare in cucina o semplicemente per scopi ornamentali. La pianta, infatti, si presenta con un aspetto estetico molto bello, caratterizzato da una colorazione verde delle foglie e rosso intenso nel picciolo. La vegetazione è prorompente subito appena trascorsa la stagione invernale. Lo stelo fiorale biancastro che spunta in primavera o in estate può raggiungere addirittura i due metri di altezza. Il rabarbaro può essere moltiplicato per seme come tutte le altre piante. Più di frequente, tuttavia, si ricorre alla divisione del rizoma per ottenere più esemplari della stessa specie. La pianta da cui si preleverà il rizoma, comprensiva dell'apparato radicale, dovrebbe avere almeno 4-5 anni di età per svilupparsi con successo.
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Premettendo che la coltivazione di rabarbaro rimarrà nella stessa collocazione per molto tempo, è opportuno scegliere bene il tipo di terreno su cui farlo crescere. Sarebbe buona norma preparare preventivamente la terra con una vangatura e una zappatura per almeno 40 cm di profondità. Cercheremo in questa fase di evitare la formazione di zolle e renderemo il terreno il più possibile friabile. Per uno sviluppo corretto della pianta di rabarbaro è necessario che il terreno assicuri un ottimo drenaggio filtrando completamente l'acqua piovana in eccesso. La terra verrà arricchita con del fertilizzante organico e del compost naturale. Questa operazione si potrà ripetere preferibilmente ogni autunno. Nel caso in cui la pianta non si sviluppi adeguatamente si può ricorrere anche a prodotti specifici reperibili nei negozi di giardinaggio e fai da te.
Il rabarbaro può stare in una zona dell'orto soleggiata ma se abitiamo in una regione calda o in pianura è meglio scegliere una postazione a mezz'ombra che eviterà alla pianta l'irraggiamento diretto del sole nei periodi di caldo intenso. Il clima prediletto dal rabarbaro è mite e la pianta si sviluppa al meglio tra 2°C e 20°C. Le precipitazioni possono essere anche abbondanti ma la posizione della pianta deve garantire il deflusso dell'acqua in eccesso. La pianta di rabarbaro non dovrebbe essere attaccata da patologie. Nel caso in cui si notino anomalie sulla parte aerea del nostro rabarbaro sarà necessario sradicare la pianta. La parte del rabarbaro che interessa dal punto di vista culinario è il picciolo. Il rizoma è impiegato soltanto per scopi erboristici. Per la raccolta bisogna staccare il picciolo operando un taglio alla base della pianta con un attrezzo ben affilato e pulito.
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Per la coltivazione del rabarbaro potremo partire dal seme o dalla suddivisione dei cespi. Sicuramente operare a partire
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