crassula portulacea
Crassula Portulacea è il nome scientifico di una pianta succulenta che fa parte della famiglia delle Crassulaceae. La sua origine è riconducibile alle zone aride dell'Africa meridionale ma è altrettanto diffusa nella coltivazione domestica anche in Europa.
Il nome "Crassus" significa grasso proprio a voler sottolineare la peculiarità della pianta.
Si presenta con un habitus cespitoso in cui si distinguono due porzioni, il fuso liscio e privo di foglie e quello frondoso dotato di foglie. Esso presenta diverse linee che rappresentno i punti in cui erano inserite le foglie nei primi rami. Queste ultime sono alterne e si mostrano abbastanza spesse, data la carattestistiche di tutte le piante succulente di immagazzinare acqua nel parenchima acquifero, e di colore verde intenso. La forma varia soprattutto in base all'esposizione al sole e oscilla da quella a goccia semplice per arrivare ad avere una punta anche sul margine globoso. La loro superficie è liscia e lucida grazie alla presenza nella epidermide esterna di cuticola con funzione isolante. Per quanto riguarda la colorazione essa è caratterizzata da una sottile lunetta rossa sul margine esterno della foglia che può espandersi a seconda delle condizioni ambientali in cui si trova la pianta. Anche la consistenza non è la medesima in ognuna di esse; quelle più esposte al sole presentano foglie più turgide mentre quelle sofferenti o che non godono di buona illuminazione sono più magre e raggrinzite.
Il terreno in cui si possono coltivare deve rispettare le classiche esigenze di una pianta succulenta, mirate soprattutto ad evitare i ristagni d'acqua all'interno del vaso.
Il periodo di fioritura inizia nei primi giorni d'autunno per andare avanti durante tutto il periodo invernale. I fiori sono raccolti in semplici infiorescenze in cui i colori predominanti sono il bianco dei petali, il rosa delle venature di questi e infine il rosso dei pistilli che può diventare molto intenso con il grado di maturazione del fiore.
La riproduzione può essere effettuata semplicemente per talea.
La Crassula portulacea si presta bene alla coltivazione in ambito domestico come la maggior parte delle sue simili succulente.
Per poter avere il massimo da questa pianta il consiglio è quello di non tenerla dentro casa ma è preferibile permetterle di vivere in giardino o comunque all'aria aperta.
Se si ha a disposizione una talea la si deve piantare nel periodo estivo in un vaso, con una base di sabbia e poca torba per avere migliori capacità di filtrazione dell'acqua. Per la somministrazione di questa è meglio utilizzare uno spruzzino per dosarla meglio piuttosto che versarla in grandi quantità all'interno del vaso. Bisogna poi attendere che attecchista e inizi a sviluppare il fusticino e le piccole foglioline. Riporla a questo punto in un ambiente molto luminoso e bagnare la terra ogni volta che la si sente troppo secca.
In generale la Crassula
portulacea non richiede grandi cure e si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno anche se non viene coltivata in vaso. Bisogna però controllare spesso che non si verifichino dei ristagni di acqua nel vaso che porterebbero la pianta a marcire. Può raggiungere, se in perfetta salute, dimensioni notevoli sia in altezza sia per quanto riguarda la superficie interessata della chioma.
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Il primo rischio a cui va incontro molto spesso la pianta succulenta in generale è di essere rifornita di acqua troppo di frequente e la Crassula portulacea non è da meno.
Ci si accorge che essa sta soffrendo a causa della troppa irrigazione grazie al repentino cambiamento del colore delle foglie che appaiono di colore scuro tendente al marrone e iniziano a perdere il loro fisiologico turgore. Qualora dovesse capitare è necessario immediatamente cambiare vaso e terra, che dovrà essere asciutta, e rimuovendo le parti interessate dal processo di scurimento.
Un altro problema che le piante possono incontrare è la presenza e l'attacco di piccoli artropodi parassiti come le Cocciniglie, il Ragnetto rosso e gli Afidi. Tutti questi piccoli organismi agiscono pressocchè alla stessa maniera, cioè perforando le parti molli della pianta per succhiarne i liquidi e iniettando sostanze dannose per essa. I rifiuti lasciati sulle superfici delle foglie dai parassiti richiamano insetti e funghi che colonizzano quell'ambiente togliendo la luce alla pianta e impedendole così di compiere la fotosintesi. Il consiglio volto ad evitare l'arrivo e l'annidamento di questi organismi è quello di pulire periodicamente gli spazi compresi tra le foglie per evitare il deposito di rifiuti. Per eliminare direttamente i parassiti usare un batuffolo di cotone imbevuto di olio da cucina e rimuoverli manualmente.
Prima di piantare una Crassula portulacea è necessario vagliare tutte le caratteristiche dell'ambiente che la ospiterà per constatare se esso sia più o meno adatto a questo scopo. Gli elementi più importanti sono la luce, che non deve mai mancare, l'ossigeno e l'acqua. Proprio per questi motivi la pianta cresce meglio in ambienti aperti e non in appartamento anche se alcuni ne riconoscono proprietà depurative dell'aria e assorbimento delle radiazioni rilasciate dagli elettrodomestici. Se si sceglie di inserirla in un vaso è preferibile quello in terracotta e soprattutto non ci si deve dimenticare che l'apparato radicale necessita di spazio quindi si deve cambiare il vaso ogni volta che le radici fuoriescono da suoi fori.
Attenzione: evitare di farle subire le gelate che potrebbero esserle molto dannose.
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