Giacinto - Hyacinthus orientalis

I Giacinti

I giacinti sono bulbose diffuse in natura in Europa e in Asia; in Italia sono presenti alcune specie endemiche, con fiori bianchi e profumati. I giacinti producono a fine inverno alcune sottili foglie carnose, nastriformi, erette, di colore verde scuro, e uno scapo floreale carnoso, cilindrico, ricoperto da innumerevoli fiori a stella, intensamente profumati. Le piante non superano i 20-30 cm di altezza; nelle specie botaniche, diffuse in natura, lo scapo floreale porta alcuni fiori, 7-10, a volte anche soltanto 3-5; nelle specie ibride invece i fiori sono ammassati gli uni vicini agli altri, a formare una pannocchia compatta, con innumerevoli fiori, anche più di 25-30.

Come avviene per altre bulbose, anche i giacinti sono stati negli anni ibridati, in particolare da parte dei produttori di bulbi olandesi, a partire dalla specie Hyacinthus orientalis, diffusa in Asia. In commercio esistono innumerevoli varietà di giacinto, con i fiori dai colori più vari, dal bianco candido al verde, dal giallo al rosso vivo, dal rosa confetto al viola porpora.

Giacinto

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Come coltivarli

Giacinto  I Hyacinthus orientalis sono bulbose di facile coltivazione, molto adatte all'inselvatichimento in giardino, ma anche alla coltivazione in acqua o alla forzatura invernale.

Si coltivano in luogo molto luminoso, anche soleggiato, in vaso o in piena terra; prediligono terreni abbastanza freschi e sciolti, anche se non disdegnano la comune terra da giardino. I fiori cominciano a sbocciare a fine inverno, in genere nel mese di marzo; se il terreno è asciutto annaffiamo, mantenendo i bulbi in un substrato fresco fino a fine fioritura.

Generalmente il periodo di fioritura dei giacinti è umido e fresco, cosa che ci evita le annaffiature, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari coltivati in giardino.

Quando i fiori di Hyacinthus orientalis cominciano ad appassire asportiamo il grosso scapo floreale, e continuiamo ad annaffiare, quando necessario, fino a che il fogliame non comincia ad appassire; sospendiamo quindi le annaffiature. A questo punto se lo desideriamo possiamo dissotterrare i bulbi e riporli in luogo fresco, buio ed asciutto fino all'autunno; questa pratica è particolarmente utile se coltiviamo i giacinti in vaso; se invece li coltiviamo in piena terra in giardino possiamo lasciarli a dimora per l'inselvatichimento. Tipicamente i giacinti lasciati a dimora in un terreno che diviene via via più compatto tendono con il tempo a produrre infiorescenze meno compatte e ricche di fiori, ma sempre di colore intenso e profumate.

Se desideriamo che ogni anno i nostri giacinti producano molti fiori è necessario fornire poco concime durante la fioritura, del tipo indicato per le bulbose, ma in dose dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione; inoltre è buona norma dissotterrare almeno ogni due anni i bulbi, asportare eventuali bulbilli, e riporre a dimora i bulbi più grossi, dopo aver ben lavorato il terreno per renderlo soffice e drenante.

IL GIACINTO IN BREVE
Famiglia e genere  Liliaceae, gen. Hyacinthus, più di 30 specie di cui 5 endemiche del nostro paese
Tipo di pianta Bulbosa
Altezza a maturità Da 15 a 45 cm
Crescita Rapida
Manutenzione Bassa
Necessità idrica Media
Terreno Ricco, ma ben drenato
pH del suolo Da neutro ad alcalino
Rusticità Molto rustica
Propagazione Divisione dei bulbilli
Esposizione Sole, mezz’ombra
Rusticità Molto rustica
Densità di impianto 30 al mq
Colore dei fiori Bianco, rosa, fucsia, rosso, giallo, viola, azzurro
Utilizzi Aiuole, bordure, vasi e composizioni per la casa

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Mettere a dimora i bulbi

Giacinto  In linea generale le bulbose si dividono in due grandi gruppi: quelle che fioriscono tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, e quelle che fioriscono tra la primavera inoltrata e l'estate.

La gran parte delle bulbose appartenenti al primo gruppo non teme il freddo, e può restare a dimora in giardino per tutto l'arco dell'anno, ed è quindi adatta all'inselvatichimento. I giacinti fanno parte di questo gruppo; generalmente queste bulbose sono disponibili in vivaio, o dai rivenditori specializzati, a partire dall'estate inoltrata, e possono venire poste a dimora a partire dall'inizio dell'autunno.

In questo modo i bulbi in primavera sono già ben radicati e la fioritura è molto precoce. Se posti a dimora a fine inverno si rischia di perdere la fioritura dell'anno in corso.

I giacinti si pongono a dimora dopo aver ben lavorato il terreno, a cui aggiungeremo del terriccio universale di buona qualità, e volendo poco stallatico ben maturo, o del concime granulare a lenta cessione, senza però eccedere nelle quantità.

I bulbi si pongono con l'apice verso l'alto, ad una profondità pari ad una volta e mezza il loro diametro, si coprono, si annaffia e ci si scorda dei bulbi fino a quando non si vedono i primi germogli in primavera.

I giacinti, come i tulipani e i narcisi, vengono spesso posti a dimora in file, oppure in macchie, generalmente però sempre lasciando attorno ad ogni bulbo uno spazio pari al loro diametro.


Forzatura

Giacinto  I bulbi a fioritura primaverile in inverno sono in totale riposo vegetativo, non appena le giornate si allungano e le temperature si innalzano ricominciano il loro sviluppo, producendo nuovi fiori e foglie.

Questo comportamento viene sfruttato per ottenere fiori anche in pieno inverno, posizionando i bulbi in un luogo caldo e luminoso a partire da ottobre-novembre, per ottenere i fiori in dicembre-gennaio. I bulbi forzati spesso tendono a non rifiorire l'anno successivo, anche se posti a dimora in giardino all'arrivo della primavera. Inoltre ricordiamo che coltivando un giacinto in piena luce durante l'inverno può facilmente capitare che i primi fiori cominciano a sbocciare non appena lo scapo floreale ha raggiunto i 3-4 cm di altezza. Per questo motivo i bulbi di giacinto forzati vengono forniti di un cappellino scuro, in materiale plastico, che va levato quando il fusto che porterà i fiori è alto almeno 12-15 cm.


Riposo invernale

Spesso nell'aiola delle bulbose in primavera poniamo a dimora altre piante, scalzando le bulbose, lo stesso avviene nei vasi. In questi casi, attendiamo che le bulbose abbiano smesso di produrre foglie, e cominciano a disseccare la parte aerea, quindi dissotterriamole e prepariamole per la conservazione.

Fondamentale per poter conservare i bulbi durante le stagioni è farli ben asciugare al sole, quindi si ripongono in un sacco di iuta, o in una cassetta, coperti di segatura, che assorbirà eventuale umidità, che altrimenti potrebbe favorire lo sviluppo di muffe. Volendo possiamo cospargere la segatura con un fungicida in polvere, che ci garantirà ancora di più la perfetta conservazione dei bulbi.

Il contenitore così preparato va posto in luogo ben aerato, fresco, buio ed asciutto, in modo da imitare il terreno profondo in cui i bulbi rimangono in natura di stagione in stagione.

IL CALENDARIO DEL GIACINTO
Acquisto bulbi  Da agosto a fine novembre
Messa a dimora in vaso o piena terra Ottobre-dicembre
Fioritura in vaso o piena terra Da marzo a giugno
Inizio forzatura Dicembre-marzo
Fioritura con forzatura Bassa
Estrazione e divisione Da luglio a ottobre


Come scegliere i bulbi per l'acquisto

giacinti bianchi Se avete finalmente deciso di acquistare dei bulbi e provare a coltivarli in giardino o in vaso oppure se siete degli amanti delle bulbose e volete aggiungere delle specie a quelle che avete già in casa, ecco per voi un piccolo aiuto su come scegliere i bulbi per l'acquisto.

I bulbi essendo piccoli e facili da conservare, sono venduti in moltissimi posti, dai vivai ai garden center sino ai negozi ed ai centri commerciali. Internet è un ottima risorsa per acquistare i bulbi oltre che per il prezzo, che generalmente è molto competitivo, anche per la comodità. Su internet infatti si può trovare una vasta offerta di bulbi, di gran lunga superiore a quella che possiamo trovare in qualsiasi negozio.

Generalmente parlando, i bulbi sono quasi sempre garantiti per quanto riguarda la germinazione e la data di scadenza riportata sulle confezioni è affidabile ma non significa che passata tale data i bulbi non riescano più a germinare. Significa piuttosto che la germinabilità dei bulbi, ovvero la probabilità che i bulbi riescano a germinare, è più bassa, ma non nulla.

Generalmente i bulbi vengono venduti in piccoli sacchetti di plastica ma si possono anche trovare sfusi nei grandi punti vendita, nei mercati e nei grandi centri di distribuzione. Nel caso doveste trovare dei bulbi sciolti verificate la loro integrità prima di acquistarli. E' molto importante infatti che la superficie dei bulbi non presenti evidenti abrasioni o tagli e soprattutto che sulla superficie dei bulbi non ci siano funghi altre macchie strane.


Coltivazione dei giacinti in caraffe o bicchieri

La coltivazione senza substrato, impiegando solamente un contenitore pieno di acqua, può essere effettuata sia in inverno sia in primavera. Nel primo caso inseriremo i bulbi in un sacchetto di plastica nera e li porremo in frigorifero o all’esterno (la temperatura minima deve mantenersi il più possibile costante, intorno ai 5°C). Questo trattamento durerà circa un mese e mezzo; passato questo periodo li estrarremo e li metteremo su di un contenitore riempito di sola acqua (magari con disciolto pochissimo concime per piante fiorite, con un buon tenore di potassio), da tenersi in un ambiente completamente buio e ad una temperatura di circa 12°C. Attendiamo che lo stelo raggiunga almeno gli 8 cm di altezza; a quel punto potremo spostarlo in un ambiente più luminoso, riscaldato a circa 20°C (con temperature più alte la fioritura sarà meno duratura).

La scelta del contenitore è molto importante. Il bulbo, infatti, non deve mai essere direttamente a contatto con l’acqua perché potrebbero insorgere dei marciumi. Manteniamo sempre almeno 2 mm di distanza tra la base e la superficie del liquido. L’ideale è procurarsi dei vasi, disponibili in commercio in inverno, nei vivai o nei grandi magazzini, studiati appositamente per questo uso.


Malattie del giacinto

giacinto Il giacinto è un bulbo piuttosto sano, specialmente se viene coltivato in un terreno sufficientemente drenante e non si esagera con le irrigazioni.

L’avversità più frequente è rappresentata dalle limacce e dalle chiocciole che si cibano delle foglie particolarmente tenere, compromettendone l’ornamentalità. Si può prevenire eliminandole manualmente la mattina presto oppure predisponendo trappole di birra. In casi estremi impieghiamo un apposito lumachicida.

Altro problema piuttosto comune è la muffa grigia, botrytis hyacinthi. È favorita dal ristagno idrico e provoca la comparsa di macchie grigie sulle foglie e sul bulbo. Contrastarla è difficile. Si può provare ad estrarre dal terreno, eliminare le parti compromesse ed effettuare dei lavaggi e delle irrigazioni con prodotti appositi.

Meno usuali sono invece le batteriosi:comportano marcescenze e comparsa di macchie dal giallo al bruno. In quel caso è bene eliminare completamente tutti gli esemplari compromessi.


Storia del giacinto

Il giacinto era già conosciuto nell’antichità, al punto che viene citato più volte da Ovidio, da Virgilio, da Plinio e Teocrito.

Le specie endemiche del nostro paese sono il fastigiatus, il ciliatus, il romanus e il dubius.

I giacinti orientali, da cui derivano quelli che si trovano oggi in commercio, giunsero in Veneto verso al fine del 1500 dall’Asia Occidentale. Fu grazie ad alcune navi genovesi che arrivarono nel Nord dell’Europa dove ebbero da subito un enorme successo diventando il centro dell’attenzione degli ibridatori, specialmente olandesi. Si ottennero da subito belle varietà (a fiore semplice): un grande appassionato fu Cosimo de’Medici, che ne comperò moltissimi per adornare i suoi giardini. Il culmine del successo di questo fiore si ebbe verso il 1730, quando le quotazioni di alcune cultivar innovative (nel rosso e nell’arancio) raggiunsero livelli altissimi e solo persone molto agiate potevano permettersene l’acquisto.


Giacinto - Hyacinthus orientalis: Favole e leggende sul giacinto

Era già popolare nell’antica Grecia e a Sparta, in suo onore, venivano organizzate delle feste, dette “Hyacinthia pompa”. Celebravano l’arrivo della primavera, l’amore, l’eleganza e la freschezza della giovinezza. Nell’iconografia era comunemente impiegato per adornare gli Dei o fanciulli e fanciulle al massimo del loro splendore. Ovidio riporta, nelle sue Metamorfosi, diverse favole legate a questo fiore.

La più nota racconta di un ragazzo molto bello, di nome appunto Giacinto, che, mentre giocava con Apollo, morì in seguito ad un incidente. Il dio, molto addolorato per l’accaduto, lo trasformò in un fiore delicato e profumato.

Un’altra invece lega la bulbosa ad Ajace Telamonio. Questi si uccise per non aver saputo strappare ad Ulisse le armi che Achille gli aveva lasciato in eredità. Dal suo sangue prese vita uno di questi fiori, dalle sfumature rosate. Ai nostri giorni il giacinto è divenuto il simbolo della gioia d’amare, ma anche della semplicità, della spensieratezza e della speranza di ritrovare la felicità.