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La Balsamita

Chiamata comunemente col nome di Erba di San Pietro o Erba amara, la Balsamita fa parte della famiglia delle Composite. Ha radici striscianti ma il fusto si presenta eretto e le foglie sono ovali e possono essere lunghe anche 20 centimetri . La loro colorazione è caratteristica perché tende all’argenteo. Il profumo molto intenso della pianta, è dovuta a delle ghiandole che si trovano all’interno delle foglie che emanano un aroma simile a quello della menta. La fioritura avviene nel mese di Luglio e i fiori si presentano molto piccoli.
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Coltivazione della Balsamita

La pianta predilige le temperature temperate e non resiste sia a temperature caldissime che a temperature che scendono sotto lo zero. La Balsamita va coltivata sotto qualche albero o pianta più alta che la possa proteggere durante le giornate troppo soleggiate. Ha infatti bisogno di sole, solo per poche ore e poi richiede penombra e frescura. La pianta ama i terreni rocciosi e calcarei mentre non trova il suo habitat nei terreni compatti perché facilmente tendenti al ristagno idrico che ammuffirebbe le radici. La pianta cresce soprattutto in Asia ma si trova anche nelle zone mediterranee e nell’America Settentrionale. Frammentando il rizoma della balsamita, si ottiene la sua propagazione ma anche mediante la semina e con la suddivisione in cespi. La famosa erba di San Pietro, si può coltivare negli orti, nei giardini e nei vasi molto grossi.

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Principi terapeutici della Balsamita

balsamitaLe proprietà terapeutiche della pianta, si trovano soprattutto nelle foglie e nella sommità dei fiori ma anche negli oli essenziali da essa ricavati. La pianta è ottima anche per diverse preparazioni culinarie infatti si usa per preparare delle gustose frittate e per dare sapore alle pietanze. Dai fiori e dalle foglie della balsamita, si realizza un olio dai principi digestivi e diuretici. Le foglie di balsamita macerate in olio di oliva, sono utilizzate per le scottature e per le feriti lievi o le escoriazioni. I cataplasmi effettuati con queste foglie, leniscono in maniera notevole il mal di testa. Sembra che la famosa Erba di San Pietro, abbia delle proprietà notevoli contro le malattie da raffreddamento, il vomito, l’aerofagia ed i dolori intestinali.

La pianta stimola inoltre le funzioni epatiche permettendo di secernere più bile del solito ed è usata anche per lenire il bruciore provocato dalle punture degli insetti ed il conseguente gonfiore. Se l’erba viene essiccata e posta in sacchettini di tela, può essere usata come profuma biancheria e tiene lontani gli insetti.


Utilizzo della Balsamita

balsamita Già nel Medio Evo la Balsamita veniva largamente utilizzata perché si pensava fosse utile a qualsiasi tipo di patologia. Con l’andar degli anni, ci si rese conto che la pianta era di notevole importanza per le bronchiti, gli stati febbrili, le coliche e i disturbi gastrointestinali. Impropriamente veniva usata dai popolani, per curare quegli stati depressivi acuti che portavano ad attacchi di panico. Dopo approfonditi studi invece si cominciò a capire le vere virtù della pianta che pare venisse usata anche per sconfiggere quei disturbi mestruali che rendono il ciclo mensile doloroso ed abbondante. Ancora oggi il suo utilizzo viene effettuato in tal senso. L’azione emmenagoga della pianta, sembra essere veramente efficace per questo scopo. A Firenze nelle officine di Santa Maria Novella, vengono realizzati dei composti odorosi mentre nelle erboristerie troviamo l’erba di San Pietro essiccata e pronta per preparare tisane e decotti. Gli studi approfonditi che si stanno facendo su questa pianta, sembra non abbiano rilevato nessun tipo di controindicazioni a parte qualche piccolo effetto collaterale dovuto ad una ipersensibilità individuale. Naturalmente come per tutte le erbe officinali, è indispensabile chiedere consiglio ad un esperto prima di assumere preparati realizzati con questa pianta.


balsamita: Come preparare un infuso di Balsamita

infuso di BalsamitaIn erboristeria si trova la Balsamita molto facilmente. Se avete tosse, aerofagia, disturbi intestinali o disturbi legati all’apparato respiratorio, potete preparare in maniera casalinga, un ottimo infuso da bere per tre o quattro volte al giorno. Fate bollire in una pentola di acciaio inox, un litro di acqua e poi versatela in un contenitore nel quale avete messo 20 grammi di fiori secchi. Lasciate riposare l’infuso per 10 minuti ben coperto per non disperdere le virtù. Bevete il composto più volte al giorno dolcificato possibilmente con del miele grezzo.

Con l’erba di San Pietro, si può preparare un ottimo liquore che ha le stesse proprietà terapeutiche sopra indicate. Si mettono 500 grammi di alcool in un barattolo di vetro ben sterilizzato e ad esso si uniscono 7 foglie di Erba di San Pietro ben lavate ed asciugate. Si unisce anche la scorza di un limone non trattato chiuso in una reticella e poi si chiude ermeticamente il barattolo. Il barattolo deve essere posto al buio in una stanza con temperatura non troppo calda. Dopo 8 giorni, l’alcool si può filtrare. In una pentola di acciaio inox fate bollire 600 grammi di acqua con 300 grammi di zucchero. Appena lo zucchero si è sciolto e l’acqua si è intiepidita, potete aggiungerla all’alcool. Il liquore va fatto stagionare per sei mesi ed è anche un ottimo digestivo.



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