Acetosella

Quando e quanto irrigare l'acetosella

Il genere denominato Acetosella comprende diverse specie e varietà di piante bulbose che crescono spontaneamente nelle regioni settentrionali e nel restante continente europeo. In autunno entrano in riposo vegetativo e in inverno non richiedono irrigazioni periodiche. Tuttavia, occorre fare attenzione alle piogge troppo frequenti che potrebbero inzuppare eccessivamente il terreno, danneggiando il rizoma sotterraneo. Con l'arrivo della stagione primaverile è sufficiente annaffiare i vegetali di Acetosella una volta alla settimana. Durante i mesi estivi l'apporto idrico da dispensare aumenta e può diventare quotidiano, soprattutto nelle zone meridionali e costiere. Garantire un'irrigazione regolare è fondamentale per ottenere sempre fioriture abbondanti e prolungate di colore rosa oppure bianco.
Fiori pianta acetosella

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Come prendersi cura dell'acetosella

Fiori melagra Le specie di Acetosella non richiedono particolari cure colturali per crescere e fiorire in modo rigoglioso. Infatti, sono piante che si adattano facilmente a diversi contesti ambientali, vengono coltivate a scopo ornamentale e sono utilizzate anche in cucina, dato il gusto limonaceo e fresco delle foglie. Non temono le stagioni invernali rigide ma possono risentire delle gelate prolungate, che a lungo andare ledono l'apparato radicale. Il terreno più indicato per questo genere di vegetali è soffice, drenante e ricco di humus, anche se possono vivere senza troppe difficoltà in contesti sassosi e aridi. È possibile ricavare nuovi esemplari attraverso la divisione del rizoma sotterraneo: è consigliabile effettuare l'operazione in primavera oppure dopo l'estate, con l'arrivo dei mesi autunnali.

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Quando e come concimare la pianta

Fiori pancuculo Il genere di piante Acetosella non ha bisogno di concimazioni frequenti per crescere e fiorire in maniera copiosa. Tuttavia, per ottenere una fioritura sempre abbondante e prolungata, è consigliabile somministrare periodicamente del fertilizzante liquido per piante bulbose, a partire dal mese primaverile di marzo. L'operazione viene ripetuta all'incirca ogni due settimane fino al termine della produzione floreale. In alternativa, è possibile optare per un concime granulare completo a lenta cessione, da mescolare agli strati superficiali del terreno in primavera e in autunno. Oppure si può scegliere di utilizzare dello stallatico maturo da cospargere intorno al colletto delle piante di Acetosella all'inizio della stagione autunnale e nel mese primaverile di marzo. In inverno, non sono necessarie ulteriori concimazioni.


Acetosella: Esposizione, malattie e possibili rimedi

Pianta aromatica Gli esemplari di Acetosella che vivono nelle regioni settentrionali devono essere posizionati in zone soleggiate e molto luminose. Al contrario, le piante che vengono coltivate nelle zone meridionali hanno bisogno di un'esposizione riparata dai raggi solari nelle ore più calde della giornata. Una malattia fungina che può colpire questa tipologia di erbacee è l'oidio anche detto mal bianco. La patologia è riconoscibile dalla muffa bianca che ricopre le foglie dell'Acetosella. Gli interventi sono mirati e a base di zolfo, in questo caso le piante trattate non sono più commestibili. Un'altra problematica è la ruggine, l'intervento tempestivo è fondamentale per non portare al deperimento i vegetali. Per scegliere i prodotti specifici più indicati è consigliabile rivolgersi presso i rivenditori autorizzati.



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