Rodilegno giallo

Rodilegno giallo

Il rodilegno giallo (falena leopardo) è un insetto, dell'ordine dei lepidotteri, che appartiene alla famiglia delle Cossidae con una larga diffusione in Europa. Le larve sono in grado di nutrirsi del legno di numerose specie di piante tra le quali molti alberi da frutto come il susino, l'albicocco, il mandorlo, il pesco, il ciliegio, il melo, il pero e l'ulivo. La farfalla adulta ha una dimensione media con un'apertura alare che arriva a 70 millimetri nelle femmine e 40 nei maschi. La colorazione delle ali è bianca con chiazze nere. Il torace è ricoperto da una peluria biancastra, mentre l'addome è scuro. Le uova sono di colorazione gialla inizialmente e rosa verso la fine della incubazione. Le larve passano da una colorazione rosata a quella gialla con punti neri sul dorso. La crisalide invece è bruna.
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Ciclo biologico

Rodilegno giallo Il rodilegno giallo è una specie di insetto che ha azione fitofaga potendo sopravvivere a danno delle piante che infesta. Le larve sono in grado di svernare all'interno delle gallerie che scavano nella zona del midollo del tronco e dei rami. Le uova possono essere deposte all'interno della screpolatura della corteccia, o all'interno delle ferite dove siano stati effettuati degli innesti. Le larve inizialmente si nutrono solamente delle parti terminali dei germogli e delle foglie, passando successivamente a scavare i rami, provocando numerosi danni. La larva una volta uscita dall'uovo è in grado di scavare un foro e di crearsi una camera sotto la corteccia. La presenza dell'insetto potrebbe essere accertata dalla fuoriuscita di un liquido dai fori praticati nella corteccia, oppure dalla colorazione più scura della parte interessata.

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Lotta al rodilegno giallo

Rodilegno giallo bruco La lotta a questo tipo di insetto potrebbe avvenire con metodologie molto diversificate e mutevoli a seconda della situazione. La lotta chimica potrebbe essere effettuata in primavera, quando potrebbero comparire i primi sintomi dell'infestazione sui germogli. Si potrebbe agire somministrando degli insetticidi endoterapici oppure dei chitino-inibitori. La lotta guidata potrebbe essere svolta monitorando l'ambiente utilizzando trappole sessuali per riuscire a controllare il numero di insetti e poter effettuare trattamenti che distruggano le uova o le larve. Questo trattamento dovrebbe essere messo in atto dopo 3 settimane che gli insetti abbiano effettuato lo sfarfallamento. In caso di infestazione in atto sarebbe opportuno provvedere all'eliminazione delle larve sia con mezzi meccanici sia con mezzi chimici.


Lotta biologica

Larva di rodilegno giallo La lotta biologica e biotecnologica contro questa specie di insetto prevede l'utilizzo di microorganismi come i Nematodi entomoparassiti oppure di feromoni. Una cattura degli esemplari potrebbe avvenire utilizzando trappole sessuali che attirino i maschi, bloccando così la fecondazione delle uova. L'utilizzo di funghi entomopatogeni, per esempio la Beauveria bassiana, potrebbero consentire il blocco della proliferazione degli insetti. Per contrastare adeguatamente il rodilegno giallo si potrebbero anche impiegare insetti antagonisti, i migliori per questo scopo potrebbero essere i itteri Larvevoridi oppure alcuni imenotteri. Il metodo migliore comunque di lotta contro questo parassita si può attuare quando sia all'esterno della pianta, data la difficoltà di individuarlo esattamente una volta all'interno della pianta.