Chiodini

Caratteristiche principali e diffusione

I funghi chiodini si presentano in molteplici forme raggruppate sotto il nome scientifico di "Armillaria mellea". Sono funghi "parassiti" che possono danneggiare boschi e foreste, ma anche giardini e frutteti se si sviluppano sugli alberi attaccandosi ai tronchi per mezzo dei "fili miceliari" che sono simili a radici. I chiodini, diffusi in tutta Europa e in molte altre aree del mondo tra cui il Nord America, hanno branchie che emettono una tenue luce, difficilmente visibile all'occhio umano in un ambiente boschivo normale, anche in una notte senza luna. Per tentare di vedere questo effetto occorre osservare i chiodini in una stanza completamente oscurata, dopo avere abituato gli occhi al buio e le pupille si siano completamente dilatate. Il più noto fungo luminescente è "Illudens Omphalotus", comunemente noto anche come "Jack O 'Lantern".
Tronco funghi chiodini

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Storia tassonomica e loro varietà

Funghi chiodini falsi I funghi chiodini sono stati descritti per la prima volta nel 1790 dal micologo danese Martin Vahl, che li classificò come "Agaricus mellea", in seguito furono spostati nell'attuale genere "Armillaria mellea" dal famoso micologo tedesco Paul Kummer. Gli esperti suddividono i funghi chiodini, detti anche "funghi di miele", per il colore caratteristico piuttosto che per il loro sapore tutt'altro che dolce, in diverse varietà. Ci sono ad esempio chiodini con tappi molto squamosi e anelli staminali piccoli, o quasi privi di scaglie con grandi anelli bianchi. Poi ci sono le specie di funghi che sono simili ai chiodini nell'aspetto generale ma distinguibili per alcuni dettagli, come ad esempio gli "Hypholoma Sublateritium", denominati falsi chiodini, molto amari e non commestibili ma molto efficaci per terapie antireumatiche.

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Caratteristiche morfologiche

Branchie fungo chiodino Per riconoscere i chiodini si possono prendere in considerazione il berretto (o tappo), le branchie e lo stelo, tenendo presente che possono presentarsi con forme e sfumature di colore diversi in relazione al periodo stagionale e all'ambiente. Il berretto ha un diametro variabile da 5 a 10 cm, con un colore che varia dal giallo-miele al rosso-marrone, inizialmente molto convesso che in seguito appiattisce, con carne bianca o chiara. Le branchie, debolmente decorrenti, sono fitte, inizialmente di color carne, diventano più gialle e con l'invecchiamento sviluppano macchie di ruggine. Gli steli, inizialmente di colore bianco, virano al giallo e al bruno-giallastro, la carne è bianca e abbastanza soda. Il diametro dello stelo può variare da 5 a 15 mm e la sua altezza da 6 a 15 cm, con una superficie finemente lanosa.


Chiodini: Guida alla coltivazione domestica

Coltivazione funghi chiodini È possibile far crescere i chiodini in casa procurandosi le spore ed un adeguato terreno di coltura. Le spore sono disponibili nei negozi di funghi alimentari e per quanto concerne il terreno di coltura si consiglia di usare segatura sterilizzata di legno duro, come rovere. Posizionare quindi il terreno di coltura in un contenitore, una scatola di cartone o una vaschetta di plastica, per una profondità di 5-6 cm. Seminare le spore ed inumidire a spruzzo tutto il recipiente e mettere il contenitore in un luogo buio a 20 °C, per almeno tre settimane. Abbassare la temperatura a 13°C, stendere 2-3 cm di compost sulla superficie del terreno di coltura e sistemare sopra un panno umido. Mantenere il tessuto e il terreno costantemente umidi finché si vedono crescere i chiodini, ai quali occorrono altre 2-3 settimane per giungere a maturità.