rampicanti NON velenosi

Domanda : rampicanti NON velenosi

Buongiorno, volevo chiedere se esistono e quali sono tipi di pianta rampicante sempreverde con pochi fiori ma soprattutto non velenosa per i cani.

Ho un giardino con un muro lungo circa 12 mt e alto 2mt che vorrei ricoprire con rampicanti ma avendo un cane che ha l'abitudine di mangiare foglie tutto il giorno libero e da solo nel giardino non vorrei che si avvelenasse!

Con pochi fiori poi perchè non vorremmo attirare sciami di api e vespe in quanto il giardino è di modeste dimensioni e vorremmo poterci stare senza dover ingaggiare continue battaglie aeree!!

Grazie per la risposta

Pyracantha

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Risposta : rampicanti NON velenosi

Gentile Massimo,

purtroppo non ci dici in che zona d’Italia vivi, quindi non è possibile indicarti se le piante che possiamo suggerirti si comporteranno da sempreverdi anche nel tuo giardino: alcune piante infatti vengono considerate semi sempreverdi, ovvero se l’inverno è mite mantengono il fogliame, se invece in inverno le temperature scendono per molti giorni al di sotto dello zero, perdono tutto il fogliame, per riprodurne di nuovo in primavera. La gran parte dei rampicanti utilizzati nei giardini italiani sono a foglie decidue: vite americana, campsis, glicine, sono tutte piante che in inverno si spogliano completamente del loro fogliame. Altre, sono invece decisamente tossiche, come l’edera, molto diffusa e di facile coltivazione, sarebbe anche perfetta per la sua produzione di fiori poco appariscenti, ma foglie, rami, frutti, fiori risultano tossici per i piccoli animali e anche per gli esseri umani. Anche le clematis sono tossiche, mentre la passiflora, pianta molto bella, di coltivazione facilissima, purtroppo produce fior enormi, che attirano api, bombi, vespe, calabroni, per tutta l’estate. Molto utilizzati in tutta la penisola i falsi gelsomini, ovvero trachelospermum jasminoides: ha un bel fogliame sempreverde, scuro, con chioma fitta, sviluppo rampicante e abbastanza rapido; purtroppo i gelsomini fioriscono, e il trachelospermum produce una vera e propria cascata di fiori in giugno, proprio quando viene voglia di cominciare ad uscire in giardino. Ma la fioritura nei seguenti mesi estivi è solo sporadica, e quindi in effetti questa pianta renderebbe difficile stare in giardino solo per qualche settimana. Se vivi in una zona d’Italia con clima invernale mite puoi anche pensare ai gelsomini, quelli veri, del genere jasminum, che hanno una fioritura molto abbondante tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera; mentre nei mesi seguenti producono un fiore qua e là, senza attirare sciami di api. Se hai la fortuna di vivere in una zona costiera del centro sud, puoi anche valutare l’idea di una siepe di dipladenia: pianta bellissima, con grandi fiori colorati, nei toni del rosa e del rosso; i fiori non sono mai così tanti da attirare tanti insetti volanti. Oppure puoi pensare alle piante tradizionalmente utilizzate nei giardini italiani, come la pyracantha, o le varietà semi rampicanti di cotoneaster; si tratta di piante dallo sviluppo rapido, e facili da coltivare, della famiglia delle rosacee, del tutto non tossiche (anzi, anticamente i piccoli frutti venivano consumati anche dagli esseri umani, e persino utilizzati per marmellate). La fioritura di queste piante è abbondante, ma avviene a inizio primavera, e dura qualche giorno, per lasciare posto ai piccoli frutti. In vivaio puoi trovare molte varietà rampicanti di pyracantha, mentre di cotoneaster si trovano più spesso le varietà prostrate o arbustive, ma chiedendo ad un bravo vivaista può mostrarci anche gli esemplari rampicanti, o procurarceli. Se vuoi qualcosa di più esotico, prova con akebia quinata, rampicante dall’aspetto molto esotico, resistente al freddo, che produce qualche fiorellino, ma non cascate immense di fiori. Dopo aver scelto la pianta, consiglio comunque di cercare di abituare il cane a non assaggiare le piante del giardino; anche perché non potete costringere i vostri vicini di casa ad informarsi sulla tossicità delle piante che pongono a dimora, e moltissime piante comunemente utilizzate sono tossiche per i cani (forse non mortali, ma sufficienti per causare qualche disagio), e alcune piante sono molto diffuse come l’oleandro o l’edera. Oltre a questo, anche molte piante insospettabili non sono commestibili per i nostri animali, come l’aloe o i pieris, o tantissime piante da appartamento, come gli Amaryllis, le kalanchoe, le dracene.


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