Rose da siepe

vedi anche: Le siepi

Rose da siepe

Le siepi sono un elemento decorativo piuttosto comune, soprattutto se si ha a disposizione un giardino dalle grandi dimensioni.

Anticamente i giardini dei vasti palazzi signorili, utilizzavano le siepi per formare labirinti o per delimitare le zone adibite al passeggio. Attualmente questa forma di coltivazione, oltre che delimitare uno spazio, viene usata anche per creare zone d'ombra e per ripararsi da vento e rumori circostanti. Le piante impiegate per il suo sviluppo possono essere le più svariate: dalle sempre verdi, alle piante a foglie caduca, alle piante da fiore.

Le rose da siepe sono il classico esempio di pianta utilizzata nella realizzazione di questi particolari ornamenti da giardino, in quanto malleabili nella forma e di grande bellezza. Grazie ad una leggera potatura infatti, è possibile dare alla pianta la forma che si preferisce, anche se non lineare. Inoltre queste piante generano un profumo molto gradevole, e l'ampia varietà di colore presente in natura permette al giardiniere di spaziare con la fantasia.

rosa da siepe

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Varietà di rose da siepe

Queen of Sweden Le varietà di questo genere sono numerose, ma non tutte si prestano per questo particolare scopo. Le specie più utilizzate sono le varietà di provenienza britannica, in quanto più profumate ed in grado di originare siepi piuttosto fitte. La Wild Edric ad esempio è la varietà che meglio si presta a questo tipo di coltivazione. I fiori hanno il classico aspetto della rosa rugosa, e richiedono poche attenzioni in quanto molto resistenti ad attacchi parassitari. Questa pianta si caratterizza da steli fitti e spinosi in grado di generare in poco tempo siepi impenetrabili. Se invece si desidera creare siepi basse o di piccole dimensioni, la Harlow Carr è la specie da prediligere. La pianta non supera i 135 cm di altezza e genera fiori piccoli, dal colore rosa e dal classico profumo intenso. I fiori di questa varietà di rosa tendono ad appassire precocemente. E' quindi bene eliminare le parti disseccate per garantirne il vigore. Un'altra varietà che va nominata tra le migliori per questo impiego, è la Queen of Sweden. Questa rosa ha una particolare profumazione di mirra ed ha un fogliame muschiato che viene generalmente usato per giardini di minore importanza.

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Come coltivare le rose da siepe

Harlow Carr Per coltivare queste piante bisogna per prima cosa preparare adeguatamente il terreno. Questo infatti va vangato inizialmente per renderlo morbido, in modo tale da favorire l'attecchimento delle radici. Tutte le varietà per questo utilizzo, prediligono un terreno concimato con materiale organico e quindi altamente fertile. Questo va sparso per 3 o 4 giorni prima dell'impianto, proprio per garantire la massima fertilizzazione. Il periodo migliore per la messa a dimora è Ottobre, quando il clima non è ancora particolarmente rigido. Molto importante è anche l'esposizione e lo spazio disponibile. Questi parametri infatti sono il metro di misura per scegliere la varietà che è meglio impiantare. Ovviamente si preferisce utilizzare piante già sviluppate in modo tale da dimezzare i tempi di crescita. A questo punto si possono scavare dei solchi profondi dando la giusta distanza alle piantine per lo sviluppo. Le prospettive di crescita variano a seconda della specie che si sta trapiantando, quindi è bene accertarsi prima dello scavo dei solchi quale sia l'espansione approssimativa della pianta.


Storia delle rose da siepe

Rosa chinensis Le rose da siepe fanno parte delle circa 250 specie di rosa, alcune naturali altre create dall'uomo sotto forma di ibrido. Questa specie di rosa viene chiamata da siepe in quanto in grado di creare cespugli molto fitti e mantenere la forma che le viene assegnata durante la potatura. La rosa ha origine asiatica e si è particolarmente diffusa nel Vecchio Continente a partire dal diciannovesimo secolo. Ma la sua storia inizia nel medioevo quando dalla rosa gallica venne ottenuta la varietà officinalis, la famosa rosa rossa che divenne il simbolo della storica famiglia inglese dei Lancaster. Fino a quel momento le varietà coltivate erano: gallica, canina e centifoglia. Fu poi nel '900 quando dall'Oriente arrivò la rosa chinensis che modificò gli ibridi fino ad allora conosciuti. Il primo ibrido creato fu presumibilmente la rosa chiamata La France, dal profumo intenso e dal colore rosa argenteo. Da queste creazioni si svilupparono in seguito tutte le specie moderne conosciute: dagli ibridi floribunda, alle rose rampicanti fino alle specie da siepe.



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