Siepi da recinzione

vedi anche: Siepi

Siepi da recinzione

Le siepi da recinzione vengono posizionate dove si desidera schermare il giardino dall'esterno, senza dover per forza posizionare una struttura in metallo, o in legno, lungo il confine. Tipicamente si pongono a dimora piante sempreverdi, con vegetazione compatta per tutto l'arco dell'anno, in modo che la siepe svolga la sua funzione costantemente nel tempo. Per avere una siepe sempre fitta e folta è opportuno prima di tutto scegliere le piante più adatte, e secondariamente sarà necessario controllare lo sviluppo degli arbusti, per evitare che tendano a svuotarsi nella parte bassa, vicino al terreno. Questo tipo di siepi, prive di altro tipo di recinzione, possono venire anche utilizzate per delimitare alcune zone del giardino, o per suddividerlo in due distinte proprietà; in questo caso non svolgono una funzione di difesa dall'esterno, e quindi è possibile utilizzare anche piante basse o non particolarmente compatte, come avviene con i bossi nei giardini all'italiana.
Siepe di bosso

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Porre a dimora una siepe

Alte siepi da recinzione Le siepi da recinzione si pongono a dimora in genere lungo il confine della proprietà; prima di farlo è bene lavorare accuratamente il terreno, per fare in modo che le piante attecchiscano senza problemi, e comincino subito a svilupparsi. La striscia di terreno va prima arricchita con dello stallatico sfarinato, che va sparso sulla superficie, che andrà in seguito lavorata, utilizzando un forcone, una vanga o una motozappa, se la futura siepe sarà molto lunga. Se il terreno presente è eccessivamente compatto o argilloso, è consigliabile mescolarlo a sabbia, torba o terriccio universale, per migliorarne la tessitura. Quindi si compatta leggermente e si traccia una linea retta, posizionando due paletti alle estremità, tra cui si stende un filo. Ogni 75-100 cm si preparano le buche di impianto, in cui si posizioneranno le piantine, interrandole alla stessa profondità a cui erano in vaso. Quindi si compatta bene il terreno attorno ai fusti e si annaffia.

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Scegliere le piante

Siepe di evonimo a foglie colorate Sono tantissime le piante adatte a formare una recinzione; se desiderate una struttura sempre compatta e schermante, è opportuno scegliere delle piante sempreverdi; nel caso invece di una semplice delimitazione del confine, potrete porre a dimora delle piante che perdono le foglie in inverno, o piante da fiore. Le siepi vengono spesso preparate con piante tutte identiche, in modo da formare un muro continuo; ma non è obbligatorio, è anche possibile porre a dimora piante con fogliame leggermente diverso, in modo da ottenere un gradevole effetto cromatico. Si scelgono piante esenti da malattie e a bassa manutenzione, per evitare così di dover lavorare eccessivamente per mantenere la siepe in vita. Tra le piante più utilizzate ricordiamo photinia x fraseri, dalle foglie rosse, bosso, viburno, pittosporo, oleandro, prunus, cotoneaster, alloro, evonimo. Se desiderate piante spinose potete scegliere dei berberis, o le tipiche pyracanthe. Piante piccole vi garantiscono una spesa più bassa e maggiori probabilità di attecchimento; chiaro che per qualche mese la siepe mostrerà ampie lacune.


Cure colturali

Siepe di photinia Le piante in natura si sviluppano ben spaziate tra di loro, in modo che i loro rami non si intreccino; in una siepe abbiamo forzatamente uno sviluppo delle piante intrecciato e molto fitto, che va controllato e curato, per evitare che qualche esemplare prenda il sopravvento, crescendo molto più degli altri e soffocandoli. Una siepe lasciata allo stato naturale può diventare profonda alcuni metri, andando ad occupare anche il suolo al di fuori del nostro confine. Dopo che le piante sono attecchite, dovremo periodicamente annaffiarle, soprattutto durante la bella stagione, ogni volta che il terreno ci appare ben asciutto. A fine inverno e in autunno, spargiamo sul terreno attorno ai fusti qualche manciata di concime granulare a lenta cessione, specifico per piante da siepe. La potatura si effettua in momenti diversi dell'anno, a seconda delle piante scelte; in genere a fine inverno, o dopo la fioritura primaverile. Si staccano i rami nella parte alta e lateralmente, per infoltire le piante, evitando che si spoglino nella zona vicino al terreno.