Non ti scordar di me - Myosotis

Generalità

pianta erbacea perenne originaria dell'Europa, del nord America e della Nuova Zelanda. Sono piccole piante con foglioline oblunghe e fiorellini caratteristici, blu intenso, che sbocciano a profusione in primavera e all'inizio dell'estate riuniti in grappoli. E' una pianta molto rustica, che si può trovare anche allo stato selvatico, solitamente si sviluppa lentamente, ma tende ad occupare tutto lo spazio disponibile.
Myosotis

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Non ti scordar di me

I myosotis, o non ti scordar di me, sono piante erbacee da annuali a perenni. Fanno parte della famiglia delle Borraginaceae e sono comuni allo stato spontaneo in Europa, in Asia e nelle aree temperate dell’Africa e del Continente americano. Il genere comprende circa 50 specie, quattro delle quali possono considerarsi endemiche dell’Italia: il myosotis palustris, il myosotis pulsatilla, il myosotis arvensis, e il myosotis alpestris.

Si trovano con una certa facilità nei prati, lungo i corsi d’acqua e in ambiente montano.

In questo articolo parleremo in particolare dei myosotis utilizzati come annuali o biennali, in particolare il sylvatica (venduto molto comunemente in primavera nei vivai) e l’azorica.

Il nome botanico di questa piantina (conosciuta da tutti in realtà come nontiscordardime) deriva dal greco e significa “orecchio di topo” per una presunta somiglianza tra queste e la forma delle corolle.

Il nome popolare è invece legato ad un gran numero di favole e leggende.

Famiglia e genere  Borraginaceae, gen. Myosotis, sp. sylvatica
Tipo di pianta Erbacea, annuale o biennale
Esposizione Pieno sole, mezz’ombra
Rustico rustica
Terreno Ricco, ben drenato
Colori Azzurro, blu, bianco, rosa, malva
Irrigazione Regolare senza ristagni
Fioritura primavera-estate
Concimazione Ogni 10 giorni
Altezza Da 15 a 30 cm

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Esposizione

Myosotis Gradisce le posizioni soleggiate, ma si adatta alla mezzombra; l'ombra totale inibisce la produzione di fiori. Non teme il freddo, anche se gli inverni troppo rigidi possono rovinare alcune piantine e limitarne la crescita.

Il myosotis richiede un’esposizione da completamente soleggiata alla mezz’ombra.

Tendenzialmente possiamo dire che in tutto in Centro-Nord e nelle aree montane e pedemontane è meglio garantire un maggior numero di ore di sole diretto. Nelle regioni meridionali e nelle zone costiere, invece, la mezz’ombra sarà senz’altro più gradita. Il caldo eccessivo infatti può causare un veloce disseccamento del terreno oltre a favorire la comparsa di patologie quali l’oidio (soprattutto se abbinato ad una forte umidità) oppure ragnetto rosso.

Nel caso di piante coltivate in vaso (specialmente su balconi o terrazze) è bene dare un’esposizione un po’ più riparata dai raggi solari.


Myosotis caratteristiche

Myosotis Il mysotis sylvatica è un’erbacea vivace originaria dell’Europa. È tendenzialmente una pianta biennale o comunque una perenne dalla vita breve la cui altezza può andare da 15 ad al massimo 40 cm. Il suo portamento è cespuglioso e compatto, con foglie sottili e appuntite, lievemente pelosette e con infiorescenze a mazzetti. I singoli fiori, prodotti da aprile a giugno, sono piccolissimi, generalmente di un azzurro molto vivace e con la parte centrale gialla. È comunque possibile, anche in natura, rivenirne esemplari con colorazioni tendenti al malva, al rosa o al bianco. Il suo habitat ideale sono i boschi e le praterie fresche.

È stato utilizzato per ottenere varie cultivar ibride ampiamente utilizzate in ambito orticolo. Queste, per dare lunghe e abbondanti fioriture, richiedono terreni più ricchi in humus rispetto a quelli adatti alla specie, oltre ad esposizioni piuttosto soleggiate.

Il myosotis azorica, meno diffuso in coltivazione, è invece endemico essenzialmente delle isole Azzorre. Ha un portamento più prostrato. I fiori sono portati in racemi molto densi ed è molto evidente una fitta peluria. I petali sono indaco intenso, con occhio bianco al centro. Richiede aerali più umidi. Anche questa specie è stata utilizzata per ottenere ibridi orticoli interessanti.


Annaffiature

myosotis alpestris snowsylva Gradisce una buona quantità d'acqua, senza però inzuppare il terreno; si consiglia di annaffiare almeno una volta alla settimana, sempre che la primavera non sia particolarmente siccitosa, caso in cui si consiglia di intensificare sensibilmente le annaffiature. Aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni, per favorire lo sviluppo floreale.

Le irrigazioni, per ottenere buoni e duraturi risultati, devono essere piuttosto regolari. Chiaramente dovranno essere sempre più frequenti mano a mano che ci spostiamo verso il Sud della penisola.

Evitiamo sempre che il terreno si asciughi completamente, ma cerchiamo in ogni modo di scongiurare il pericolo di ristagni idrici. La frequenza va quindi valutata tenendo in considerazione sia il clima, sia la tessitura del terreno.

In vaso teniamo il substrato sempre leggermente umido, ma evitiamo l’utilizzo di sottovasi.


Terreno

Non ha particolari esigenze anche se gradisce in particolar modo i terreni ricchi di humus e ben drenati.

Per avere piante in salute e ben fiorite è bene inserirle in un substrato fresco e ricco, ma ben drenato.

Se quello a nostra disposizione risultasse troppo compatto e argilloso sarà bene lavorarlo in profondità inglobando una buona quantità di sabbia e eventualmente un po’ di ghiaietto fine.

In caso di suolo povero invece possiamo pensare di migliorarlo aggiungendo abbondante stallatico sfarinato maturo.


Coltivare non ti scordar di me

La coltivazione dei non ti scordar di me è piuttosto semplice. Non necessitano di grandi cure e abbinano una fioritura abbondante e delicata (dal colore molto ricercato), ma allo stesso tempo piuttosto prolungata.

Si rivelano piante eclettiche e adattabili sia alle aiuole, sia alle bordure. Sono anche ottime per essere cresciute in vaso, da sole o in abbinamento ad altre erbacee o ad arbusti.

Famiglia e genere
Nome cultivarcolori
 Victoria Blue Fiore blu acceso, foglie verde grigio
 Mon Amie Blue Fiore azzurro chiaro, occhio giallo, foglie verde-grigio
 Bluesylva Fiori azzurro chiaro con occhio giallo
 Victoria Rose Fiore rosa chiaro con occhio giallo, foglie verde-grigio
 Gold ‘n’ Sapphires Fiori blu cielo e foglie dorate, con magnifico contrasto
 Snowsylva Fiori bianchi con occhio giallo, foglie verde-grigio
 Rosylva Fiori rosa-malva acceso, foglie verde-grigio


Moltiplicazione

non ti scordar di me Avviene per seme in estate, i semi vanno posti in un composto di sabbia e torba in parti uguali, che va tenuto in luogo umido e protetto dal caldo e dal sole; le piantine si pongono a dimora in autunno, produrranno fiori già la primavera successiva.

Nuove piantine di myosotis possono essere ottenute sia tramite semina, sia per talea.

Si possono acquistare bustine di semi oppure recuperarli sulle piante esauste, di solito già verso il mese di giugno. Si formano dove vi erano i fiori dei piccoli baccelli. Con il tempo si aprono rilasciando la semente.

Per ottenere nuove piantine per la primavera bisogna cominciare verso luglio, utilizzando vassoi alveolari o cassette. Vanno sparsi in maniera uniforme e coperti con un leggerissimo strato di terriccio fine o vermiculite. Si procederà alla vaporizzazione con l’acqua e in seguito si irrigherà tramite immersione, mantenendo sempre alta l’umidità ambientale usando dei film plastici per coprire. La germinazione avviene in circa due settimane e si dovrà poi procedere con diverse cimature. In inverno poniamo le piantine in un locale riparato e mettiamole a dimora definitiva da marzo in avanti.

Si può procedere anche con la talea (specie se si vuole mantenere una cultivar particolare). Riesce molto bene quella in acqua.

Si ottiene prelevando degli steli in piena estate ed eliminando quasi completamente le foglie. Si porranno con il fondo in una bottiglia piena di acqua. In una zona soleggiata. Radicheranno nel giro di 15-20 giorni.


Coltivazione in vaso

Per la coltivazione in vaso il consiglio è quello di impiegare un terriccio per piante fiorite, contente anche della terra di bosco. Possiamo eventualmente migliorarlo ulteriormente con qualche manciata di ammendante organico stagionato e un po’ di sabbia. Sul fondo dl contenitore è sempre importante creare uno strato drenante efficace, a base di ghiaia o argilla espansa.


Parassiti e malattie

Il non ti scordar di me teme particolarmente la muffa grigia e l'oidio; difficilmente viene attaccato da parassiti. Generalmente sono erbacee piuttosto resistenti e portano senza problemi a conclusione la loro stagione di fioritura.

In situazioni particolari, cioè soprattutto dove l’alta umidità del terreno e dell’aria risultino concomitanti ad una scarsa ventilazione, possono verificarsi attacchi di oidio. Per evitarlo è prima di tutto importante regolare le annaffiature e evitare assolutamente di bagnare le foglie e gli steli. Se il problema dovesse fare ugualmente la sua comparsa possiamo provare ad arginarlo tramite l’utilizzo di prodotti specifici anticrittogamici.

Un altro nemico di queste piantine sono sicuramente le chiocciole e le limacce. I danni sono più probabili all’inizio della primavera, durante le prime ore del mattino, e quando le piogge risultino abbondanti.

Possiamo prevenirne gli attacchi utilizzando apposite esche (prestando però la massima attenzione nel caso vi siano animali domestici o bambini).

Ottime alternative naturali sono invece le trappole a base di birra oppure lo spargere sabbia o cenere intorno alle piantine.


Piantare non ti scordar di me

non ti scordar di me I vasetti possono essere messi a dimora da ottobre a marzo. In tutto il Sud Italia le piantine spesso riescono a fiorire per tutto l’inverno. Altrove è invece consigliato acquistarle e inserirle in giardino in primavera, dopo le ultime gelate.

Prima di procedere teniamo per circa un’ora le piantine in una bacinella d’acqua. In questa maniera sarà più facile estrarle dal vaso. Una volta estratte controlliamo che le radici non risultino troppo lunghe. In quel caso spuntiamole in maniera che siano stimolate a radicare nel loro collocazione definitiva.

Creiamo delle buche larghe e profonde almeno il doppio del pane di terra. Sul fondo possiamo inserire un cucchiaino di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite.

Posizioniamo l’esemplare, copriamo e pressiamo bene.

La distanza ideale tra una e l’altra può andare dai 10 ai 30 cm, anche a seconda della dimensione della specifica cultivar e dell’effetto che vogliamo ottenere (più o meno compatto).

In vaso l’intervallo tra due esemplari deve essere di almeno 15 cm.

Irrighiamo abbondantemente.


Concimazione myosotis

Alla messa a dimora possiamo aggiungere alla composta un poco di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite.

In seguito, per coadiuvare la fioritura e rendere il colore dei petali più vivace è bene somministrare ogni dieci giorni un concime liquido (o idrosolubile) con un alto tenore di potassio.

Una buona strategia può anche essere quella di diluirlo moltissimo e distribuirlo con ogni annaffiatura. In questo modo l’apporto sarà costante.


Non ti scordar di me - Myosotis: Altre cure

Per il resto sarà necessario soltanto dedicarsi con una certa perizia alla pulizia degli steli sfioriti in maniera che la pianta sia stimolata a produrne altri. Questo inoltre aiuta a prevenire l’autodisseminazione che, con il myosotis, risulta sempre molto abbondante e potrebbe diventare un problema, laddove non risulti gradita.