piante grasse coltivazione

vedi anche: Piante Grasse

Piante grasse coltivazione

Le piante grasse, più propriamente dette “succulente”, ci offrono fioriture brevissime, in alcuni casi della durata di una sola notte, ma le loro forme carnose e decisamente bizzarre le rendono ugualmente assai decorative. Queste piante sono longeve e non difficili da coltivare, purché soddisfiamo con attenzione tutte le loro esigenze.

piante grasse

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Dove si coltivano le piante grasse

piante grasseLe piante grasse in natura hanno la peculiarità di immagazzinare i liquidi prelevati dall’ambiente circostante nelle stagioni piovose all’interno dei fusti o delle foglie, per poi consumarli a poco a poco nei periodi siccitosi e prediligono climi semi-desertici, con scarsa piovosità ma al contempo abbastanza umidi da ricoprirle di una buona dose di rugiada durante la notte . La cera ed i peli che ricoprono i fusti di queste piante servono proprio a ridurre l’evaporazione.

Per ricreare alle nostre latitudini l’ambiente ideale alla crescita delle piante grasse la cosa migliore sarebbe di coltivarle in una serra riscaldata la cui temperatura non scenda mai al di sotto dei 5 gradi, spostandole in giardino solo durante l’estate ben esposte al sole ma al riparo dalla pioggia.

In appartamento possiamo tenere le piante grasse davanti ad una finestra che venga inondata dal sole il più a lungo possibile, ma al riparo da spifferi nei giorni più freddi. Durante l’inverno l’aria riscaldata dai termosifoni è troppo secca per queste piante, quindi in questa stagione dovremmo spostarle in un ambiente fuori dall'appartamento in un luogo con temperatura a 5-10 gradi come può essere il pianerottolo condominiale o in un cassone a vetri sul balcone piuttosto che tenerle in casa.

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Come si coltivano le piante grasse

piante grasseDopo avere acquistato le piante, le cui dimensioni possono variare da 2 centimetri a qualche metro, estraiamole dai vasi e controlliamo che le radici non siano infestate da parassiti, inconveniente molto frequente. Per maneggiare le specie provviste di aculei avvolgiamole in carta in modo da non ferirci. Tocchiamo il meno possibile le radici e se qualcuna di queste si spezza mettiamo le piante svasate appoggiate su di un foglio di giornale per una settimana in modo da favorirne la cicatrizzazione. Avendo le piante grasse un apparato radicolare che si sviluppa molto in profondità, procuriamoci vasi abbastanza alti. I nuovi contenitori vanno disinfestati prima dell’uso e dovrebbero essere di plastica perché le radici delle piante grasse crescendo tendono ad ancorarsi alla terracotta rendendo difficoltoso il successivo rinvaso che va eseguito ogni due primavere, controllando sempre che non ci sia la presenza di formiche, coccidi, tripidi e afidi su fusto e radici.

Dopo ogni rinvaso, in un contenitore sempre più grande del precedente, non bagnamo le piante grasse per alcuni giorni. In generale l’annaffiatura va eseguita solo quando il terriccio è completamente secco, con acqua di rubinetto e non piovana in quanto quest’ultima può contenere microrganismi dannosi.

Durante l'inverno le piante grasse hanno un periodo di riposo durante il quale non vegetano e non vanno annaffiate.

Al rinvaso, prima del terriccio poniamo un coccio sul foro alla base del vaso e ricopriamo con un bello strato di ghiaietto per favorire il drenaggio. Il terriccio deve essere specifico, con aggiunta di sabbia di fiume ben lavata e pietra pomice triturata.

Periodicamente è necessario nutrire la pianta con fertilizzante senza investirla direttamente con il getto e rimuovere dalle foglie polvere e smog con un batuffolo di cotone umido. Durante l’inverno sarebbe bene spruzzare le piante grasse con un prodotto antifungino.


Inconvenienti nella coltivazione

Se sulla superficie delle piante grasse compaiono chiazze spugnose di colore marrone, significa che è in corso una seria infestazione da parassiti senza rimedio, ed anche un rammollimento da marciume è senza rimedio.

La crescita ad anelli sempre più stretti è sintomo di denutrizione a cui si può ovviare con l'aggiunta di fertilizzanti, mentre una crescita pallida è dovuta a mancanza di sole.

Una crescita scarsa o nulla è dovuta ad irrrigazione troppo esigua.

Le macchie pelose biancastre sono dovute all'infestazione da cimici e quelle gialle alla presenza di acari, a cui si può ovviare irrorando con antiparassitari.


piante grasse coltivazione: Moltiplicazione delle piante grasse

piante grasse Queste operazioni vanno eseguite tra maggio e agosto, in giorni secchi e a temperatura superiore ai venti gradi.

Il sistema più semplice per ottenere nuove piantine da una pianta grassa è la moltiplicazione per talea, tagliando una parte di fusto o una foglia con una lametta da barba e facendo radicare le talee in un apposito composto dopo averle fatte cicatrizzare all'aria in luogo caldo e asciutto.

La propagazione può avvenire anche per semina. Quando i frutti sono vicini alla maturazione vanno rivestiti di una rete di nylon per evitare che i semi cadano e si disperdano, oppure vanno asportati con una pinzetta e adagiati per un giorno su di un foglio di carta assorbente per poi estrarre i semi.

La moltiplicazione delle piante grasse può avvenire anche per innesto congiungendo la parte superiore di una pianta con quella inferiore di un'altra.


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